0.1 trabocco, trabuco.
0.2 Da traboccare 2.
0.3 Ristoro Canigiani, 1363 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Ristoro Canigiani, 1363 (fior.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Superficie mobile che all'occorrenza può aprirsi per far precipitare chi vi si trovi sopra, lo stesso che trabocchetto 2. [In contesto fig.:] trappola, inganno. 1.1 Fras. Stare sul trabocco: trovarsi in punto di morte. 2 Locuz. avv. A trabocco: in grande quantità, abbondantemente.
0.8 Cosimo Burgassi 10.12.2014.
1 Superficie mobile che all'occorrenza può aprirsi per far precipitare chi vi si trovi sopra, lo stesso che trabocchetto 2. [In contesto fig.:] trappola, inganno.
[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 36.5: O solitario vago ignoto cuco, / tuba d'amor che per li verde prati / gli amanti svegli e fai tutti avisati / quando incomincia il dolce badaluco, / ben ch'io non sia caduto nel trabuco / di quei che sonno a morte confinati, / quand'io rimenbro e' compagni passati, / odendo il canto tuo tutto me struco...
1.1 Fras. Stare sul trabocco: trovarsi in punto di morte.
[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 43.117, pag. 124: Con quella tenerezza, che si cria / Nel cor del buon figliuol, quando per pena / Sente che 'l padre sul trabocco stia, / Priego la tuo perpetua e serena...
2 Locuz. avv. A trabocco: in grande quantità, abbondantemente.
[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 105, pag. 244.26: qui semo stati veduti da ogni gente molto volentieri, e fattoci molto onore; e così per tutto il camino, avendo continuo da vivare a trabocco, e stiamo qui largamente e bene, secondo il nostro bisogno.