UNICORNO s.m.

0.1 lunicorni, lunicornio, lunicorno, uncorno, unichorno, unicorn, unicorni, unicornio, unicorno.

0.2 Lat. unicornus (DEI s.v. unicorno).

0.3 Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.); Pallamidesse Bellindote (ed. Monaci), a. 1280 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); San Brendano ven., XIV.

0.5 Nota lunicorno in Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Zool.] Animale favoloso, descritto come simile al cavallo con un lungo corno sulla fronte e con singole parti del corpo identiche a quelle di vari altri animali, dal temperamento molto feroce (gen. ricordato per essere ammansito da una pulzella). 2 [Zool.] Rinoceronte (v. rinoceron).

0.8 Cosimo Burgassi 10.12.2014.

1 [Zool.] Animale favoloso, descritto come simile al cavallo con un lungo corno sulla fronte e con singole parti del corpo identiche a quelle di vari altri animali, dal temperamento molto feroce (gen. ricordato per essere ammansito da una pulzella).

[1] Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.), canz. 3.35, pag. 138: Non doveria dottare / d'Amor veracemente, / [[...]] che m'à distrettamente / tutto legato intorno: / come fa l'unicorno / una pulcella vergine dicata...

[2] Pallamidesse Bellindote (ed. Monaci), a. 1280 (fior.), 44, pag. 293: Fa come a la donzella, / ch'à l'unicorno preso, / che 'n sua ballia è auciso / ed e' more per ella, / cotanto sembiò bella.

[3] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 4.2, pag. 746: Signore, porrai me dare dotrina, / k'a l'unicorno desti volentate / d'umilïare la sua gram ruina / ver', si è, beleççe cun verginitate...

[4] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 49.6, pag. 561: La bella donna dove Amor si mostra, / [[...]] tragge lo cor della persona vostra: / e' prende vita in far co· llei soggiorno, / perc' ha sì dolce guardia la sua chiostra, / che 'l sente in India ciascun lunicorno, / e la vertude l' arma a fera giostra...

[5] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 65, pag. 188.7: Dell'unicorno voglio dire, il quale è bestia fiera, ed ha il corpo simigliante al cavallo, ed ha li piedi del leofante e coda di cervio, e la sua boce è fieramente ispaventevole, e nel mezzo della sua testa si ha un corno di maraviglioso splendore, ch'è lungo ben quattro piedi.

[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 20, pag. 41.18: L'unicorno si è una bestia delle più crudele che sia, e à uno cornu in mezzo della fronte, e è sì forte che non è armatura alcuna che sse lli difendesse; [[...]] Ma sua propria natura si è che quando elli vede una pulcella virgene, sì li vene sì grande ulimento della virginitade che se lli adormenta a piede...

[7] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 95, pag. 350.21: Unicorno sì ène una bestia la più crudele che sia al mondo et alquanto somegla cavallo di suo corpo. Li suoi piedi sono fatti come quelli delo alifante, et la sua coda ène fatta come quella del cervio, et sua voce fieramente spettevile, et nelo meçço di suo capo, intra 'menduni li orecchi, si esce uno corno sença più...

[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 175, Ss. Barlaam e Josafat, vol. 3, pag. 1536.22: L'unicornio tiene figura de la morte, la quale sempre perseguita l'uomo e disidera di prenderlo...

2 [Zool.] Rinoceronte (v. rinoceron).

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 171.23: Rinoceron, zo è l'unicorn, è una bestia crudelixema, e ha un corn grandixem in meza la front long per IIII braza, e fort e sì agud, che zo ch'el fer, el fora; zo dis Ysidor. [[...]] Et è tanta la soa vertù, ch'alcun cazador no 'l pò prender per forza; ma questa è la natura de l'unicorn: che il log ó l'usa, fi metuda una fant zovenzella virgen...

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 162, pag. 245.10: Elli ànno leofanti assai salvatichi e unicorni, che no son guari minori d'elefanti...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 15.2945, pag. 303: O quanto è l'unicorno fiero e forte / Che l'elefante combatte e inimica / E molte volte lo conduce a morte!

[4] San Brendano ven., XIV, pag. 248.15: E como nu' avesemo ben vezudo queste cose e volevemose partir, elo zonse una gran conpagna de piegore grande como buò, e agneli e cavre e cavrioli e zervi et unicorni, bolpe, lievori, cani, tuti pascolando e zugando...

[u.r. 10.10.2022]