PREDESTINATO agg./s.m.

0.1 perdestinai,predestinà , predestinadi, predestinado, predestinata, predestinate, predestinati, predestinato, predistinadi, predistinata, predistinidi; a: predistinate.

0.2 V. predestinare.

0.3 Elucidario, XIV in. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); f Bianco da Siena, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. non predestinato 1, 1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Relig.] Nella teologia cattolica, destinato da Dio alla salvezza o alla dannazione. 1.1 Sost. 1.2 [Con rif. al giorno del Giudizio universale]. 1.3 Stabilito e disposto in anticipo (dalla provvidenza di Dio).

0.8 Diego Dotto 09.03.2015.

1 [Relig.] Nella teologia cattolica, destinato da Dio alla salvezza o alla dannazione.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 106, pag. 113.24: M. El deveva in tal maynera venzere lo diavolo como el fo venzuto da luy e restituire si medesmo e tuti quilli k'ereno predestinadi a vita eterna in tal stado e in tal conditione como illi devevano esse s'el no avesse peccado.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.256, pag. 448: largui, umel e ordenai, / e tuti in De' perdestinai / per veraxe devocion / e monto gran perfecion.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 2, pag. 35r.3: Le ragioni di queste distinctioni non hanno luogo nella creatura predestinata e perfecta...

[4] f Bianco da Siena, XIV sm. (sen.), CXII.51: Peccato ho contra la sua madre pura, / la quale è madre d'ogni creatura, / predestinato alla pena ventura / perch'i' son vano. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[5] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 75.29: Polla [[scil. l'anima]] in del numero de le predistinate de tuoe elette, sì che s'attuffi in nello abisso de la tua beatitudine...

- Locuz. agg. Non predestinato.

[6] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 464.17: Così l'uomo non predestinato alla gloria di Dio, non si puote lamentare di Dio.

1.1 Sost.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 29, pag. 148.23: M. Se li predestinadi fazano zo k'illi voleno, illi no pòn perire perzò ke «tute cosse a loro se convertisse in ben»...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 130-138, pag. 682, col. 2.7: E cussí in proposito avemo che le sedie di predestinadi sono determinade, ma ène incognito lo numero...

[3] Gl ? Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 2, pag. 36v.13: Nel vocabulo nel quale scrivo predestinato o suo simile sia sempre inteso electione ad etternale salute. Nel vocabolo nel quale scrivo prescito o suo simile sia sempre inteso dannatione ad eternale pena. || Non escludibile un'interpretazione come agg.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 85-93, pag. 388.5: però finge l'autore ch'ella stia chiusa, a significare la malagevolezza dell' uscire ai peccatori, e la impossibilità dell'entrare alli preservati o predestinati...

- Locuz. nom. Non predestinato.

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 464.10: E non possono però li non predestinati a cotale regno lamentarsi...

1.2 [Con rif. al giorno del Giudizio universale].

[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. X, cap. 29, pag. 452.24: Quale diremo noi che sia il tempo stanziato, overo ordinato, di questa lampada dispregiata, se non il giorno predestinato di quello ultimo giudicio, nel quale si dimostrerrà apertamente di quanta podestade risplenda ciascheduno di questi giusti... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.3 Stabilito e disposto in anticipo (dalla provvidenza di Dio).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 182.20: Le quali per amor di ciò quello sguardo della Providenza - da etternalmente guardando - discerne, e a' lor meriti tutte le cose predestinate dispone. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., V, 2: «suis quaeque meritis praedestinata disponit».

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 8, pag. 22.3: ma chillj cosi ky se impetranu per orationj de li sancti, Deu cussì li avi ordinati, lj cosi predestinati, a zo ki vegnano per orationi de li sancti...

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 8, pag. 38.2: Quelle cose, Pietro, che non sono predestinate, mai non si possono impetrare; onde quelle cose che li santi impetrano sono predestinate in tal modo, che orando si debbano impetrare.

[4] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. V, cap. 2, pag. 67r.4: Le qua' cosse niente meno vede quello guardo che vede tute le cose ab eterno e despone le cosse predestinade ali soi meriti. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 8, pag. 94.3: Quelle cose, Pero, chi né sum predestinae mai no se pùm inpetrà'. Unde quelle cose che li santi inpetram sum predesti[n]à in tar modo che orando se dém inpetrà'.

1.3.1 [Rif. a persona:] destinato (dalla provvidenza di Dio) a assolvere un det. compito.

[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Prologo Mc, vol. 9, pag. 175.12: acciò che egli predicante il predestinato Ioanne, figliuolo di Zacaria, mandato per la voce dell'annunciante angelo, dimostrasse nel cominciamento della evangelica predicazione, non solamente il verbo esser fatto carne, ma etiam il corpo del Signore per il verbo della divina voce esser animato...

[u.r. 03.06.2016]