0.1 presaga, presaghe, presago.
0.2 Lat. praesagus (DELI 2 s.v. presago).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
N L'att. in Francesco da Buti è una cit. dantesca.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 In grado di prevedere o avvertire in anticipo il futuro.
0.8 Diego Dotto 09.03.2015.
1 In grado di prevedere o avvertire in anticipo il futuro.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.16, vol. 3, pag. 190: e fanno qui la gente esser presaga, / per lo patto che Dio con Noè puose, / del mondo che già mai più non s'allaga...
[2] Gl F Lancia, Chiose alla Commedia, 1341/43 (fior.), Par. 12.10-21: Et dice che quelli archi fanno in questo mondo la gente esser presaga, cioè congetturante del tempo a venire, per lo patto che Dio con Noè puose. || Azzetta, Lancia. Chiose, p. 1007.
[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 101.14, pag. 134: La voglia et la ragion combattuto ànno / sette et sette anni; et vincerà il migliore, / s'anime son qua giù del ben presaghe.
[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 10-21, pag. 362.8: la gente esser presaga; cioè essere indivinatrice, Del mondo; cioè di questo mondo...