PRESCIO agg.

0.1 f: prescio.

0.2 Lat. praescius.

0.3 f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Rif. a Dio:] che sa e conosce in anticipo.

0.8 Diego Dotto 09.03.2015.

1 [Rif. a Dio:] che sa e conosce in anticipo.

[1] Gl f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XX, cap. 33, pag. 834.37: È detto prescio, cioè che inanzi sa la cosa che ella sia, come dice la Scrittura... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XX, cap. 33, pag. 835.21: Come è prescio e antiveduto, con ciò sia cosa che nulla si può sapere inanzi, se non quello che non è ancora fatto e debbesi fare? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.