0.1 prescita, prescito.
0.2 V. prescire.
0.3 Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.): 1.
0.4 Att. nel corpus solo in Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 [Relig.] Nella teologia cattolica, conosciuto in anticipo (da parte di Dio). 1.1 Sost. Essere umano di cui Dio conosce in anticipo il destino.
0.8 Diego Dotto 09.03.2015.
1 [Relig.] Nella teologia cattolica, conosciuto in anticipo (da parte di Dio).
[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 2, pag. 33v.20: Gli sentimenti si danno alla creatura a salute predestinata e alla prescita a dannatione per quattro ragioni principali e per sedici universali.
1.1 Sost. Essere umano di cui Dio conosce in anticipo il destino.
[1] Gl ? Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 2, pag. 36v.15: Nel vocabulo nel quale scrivo predestinato o suo simile sia sempre inteso electione ad etternale salute. Nel vocabolo nel quale scrivo prescito o suo simile sia sempre inteso dannatione ad eternale pena. || Non escludibile un'interpretazione come agg.
[3] f Rinieri de' Rinaldeschi, 1397: Puotesi [[...]] il predestinato dannare e 'l prescito salvare. || GDLI s.v. prescito.
[u.r. 03.06.2016]