0.1 sagacità , sagacitade, sagacitadi, sagacitata, sagacitate, saghacità , segacità , segacitade, ssagacità .
0.2 Lat. sagacitas, sagacitatem (DELI 2 s.v. sagace).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 [Con connotazione pos.:] sottigliezza d'ingegno o saggezza, in partic. capacità di previsione. 2 [Con connotazione neg.:] astuzia e furbizia, allo scopo di trarre vantaggio dalle situazioni o recare un danno a qno con l'inganno. 2.1 Azione condotta con astuzia e furbizia.
0.8 Diego Dotto 09.03.2015.
1 [Con connotazione pos.:] sottigliezza d'ingegno o saggezza, in partic. capacità di previsione.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 21, pag. 85.17: D[e'] avere in te questa sagacità , e osservalla solicitamente, che tu discerni buoni amici da rei et da nemici...
[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 40.2: Et però in delle buone operationi et quando l'omo opera bene sempre lo de' fare con sagacitade et con timore di Dio, acciò che non possa essere ingannato dal demonio.
[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 4, 121-129, pag. 129, col. 2.9: questo Salladino fo uomo de grande sagacitade e d'unica vita...
[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 3, pag. 3: Lo cunto serrà d'Aquila, magnifica citade, / Et de quilli che la ficero con grande sagacitade...
[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 36.8: Questa corona fece fare, perché abbe intenzione de farse incoronare re de Lommardia, e de fierro la fece de fatto, per industria e per sagacitate de sio pietto, a dare a intennere che per fierro de arme avea guadagnato sio reame.
[6] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 65.9: S(et) lu abbate vigilantemente deve avere sollicitudine, (et) o(mn)i sagacitate (et) i(n)dustria curr(er)e, ne perda alcuna de le pecore che ly sone (com)misse.
[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 80.15: Li quali sì lle fece venire da diversi payse, huomini de grande industria e sagacitate...
[8] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 113.2: Hec sagacitas, hec solertia, hec astutia id est la sagacità .
- [Rif. a animali].
[9] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 30, pag. 291.7: Et quando ella àne ispeççato suo beccho ed elli comincia a rinovellare et diviene bello sì come era di prima, sì che ella si puote poscia pascere di qualunque ucello ella si vuole pascere. Et ciò adiviene per l'astutia et segacità dela quale ène in lei.
- [Personificata].
[10] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.43, pag. 124: E dietro a ley venia, come suo figlio, / lo diritto Consiglio / e Providença con Sagacitate...
2 [Con connotazione neg.:] astuzia e furbizia, allo scopo di trarre vantaggio dalle situazioni o recare un danno a qno con l'inganno.
[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 154, pag. 78: perché si disonora il Creatore / quando s'adora creatura humana; / e tu se' chiaro certo, imperadore, / che Giove con Mercurio, ancor Dÿana, / fu creatura disonesta e vana, / e per lor forsa, co sagacitade, / in fra lla deitade / questo nome divino ànno usurpato.
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 106-123, pag. 433, col. 2.3: Per questa corda intende D. la fraudulenza, la quale è agropada e involta de sagacità ed ingigni...
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 367.20: Chi s'arma con la moneta, sì come con pantiere d' argento, poco teme lo impeto del fiume di Tulio, cioè della eloquenzia; poco teme lo incorrimento della folgore d'Ettore, cioè l' ardire de' cavalieri; poco teme le malizie della segacità d'Ulisse.
[4] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. V, cap. 1, pag. 79v.16: Certo egli ingannò coloro per africana sagacitade, ma egli li onorò con romanesca mansuetudine. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Val. Max.,V, 1.ext., 6: «Punico astu» e Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): «per malizia d' Africa».
[5] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XXI, cap. 6, vol. 9, pag. 28.23: Ma innanzi che sieno allacciati dalli uomini, prima l'ingannano con astutissima sagacità , ovvero spirando nelli cuori loro l'occulto veleno, ovvero apparendo con fallaci amicizie... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[6] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] ball.126.6, pag. 224: né potra' mai con tua sagacitate / pigliarmi, po' ch'io conosco il rapace / tuo pelago, le reti e la fallace / esca, ché, come suoi, / essalti e tuoi aversi e abassi e tuoi.
- [Rif. a animali].
[7] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 32.1, pag. 804: Lo ragnio per la sua sagacitade / tende li lacci sotili e asai...
[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 18.49, pag. 236: mi disse a parte a parte / quanto là vive la pernice attenta, / la sua sagacità , gl'ingegni e l'arte, / le gran lusinghe, i nidi forti e fui...
[9] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. VI, allegoria P, pag. 304.13: perciò che la sagacità delle vecchie è simigliata alla sagacità del serpente. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
2.1 Azione condotta con astuzia e furbizia.
[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 26, pag. 191.9: Onde per cotale isconsolazione e inganno che Deidamia per Acchille da loro ricevette, qui cosí si ragiona, e simigliantemente per la tolta di Pallade, idolo de' Troiani, cioè iddio di sapienza, che per loro sagacitadi e malizie si fece...
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 63, vol. 2, pag. 211.23: I Pisani avendo provato e riprovato per molte riprese che né per loro armate, né per impedimenti di mare, né per lega che tacitamente avessono col doge di Genova, né per qualunque altri loro argomenti o sagacità , usando larghe promesse di nuove franchigie e più utole a' Fiorentini, non avieno potuto rimuovere il Comune di Firenze dal suo fermo proponimento del non tornare di fare porto a Pisa...