0.1 esmemorata, ismemorando, ismémorano, ismemorare, ismemorata, ismemorati, ismemorato, ismemoro, ismemoròno, smammorata, smemora, smemorado, smémorano, smemorare, smemorata, smemorate, smemorati, smemorato, smemorava, smemori, smemoro, smemororono, smemorresti, smimorata, smimurati.
0.2 Da memorare o da memoria.
0.3 Neri de' Visdomini (ed. Contini), XIII sm. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Neri de' Visdomini (ed. Contini), XIII sm. (fior.); Palamedés pis., c. 1300.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Passare a una condizione (transitoria o permanente) di offuscamento delle facoltà intellettive, di confusione mentale o di profondo turbamento dell'animo. 1.1 Meravigliarsi o stupirsi profondamente; sbalordire. 2 Lasciare confuso o specif. attonito (qno). 2.1 Fare perdere lucidità e efficienza (alle facoltà mentali di qno). 3 Perdere la memoria (di qsa); non ricordare (qsa). Anche assol. 3.1 Non prendersi cura (di qsa), non prestare attenzione o specif. non fare la guardia (a qsa). 4 Fare perdere la memoria (a qno).
0.8 Diego Dotto 09.03.2015.
1 Passare a una condizione (transitoria o permanente) di offuscamento delle facoltà intellettive, di confusione mentale o di profondo turbamento dell'animo.
[1] Neri de' Visdomini (ed. Contini), XIII sm. (fior.), 22, pag. 368: Quando ben pogno cura, / ismemoro in pensare, / e però dimostrar - voglio cum' ria / la gelosia - malvagia e scanoscente.
[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 23, pag. 29.34: [D]isse lo cavalieri: - Se Dio mi salvi, voi m'avete fatto tutto ismemorare di quello che voi m'avete ditto; come puete essere questo?
[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 80, pag. 389.17: E però non te ne curi, e se tti ne curi si è poco, e poco ti ne duoli; ma se bene il conoscessi, quasi smemorresti.
[4] Poes. an. (ed. Panvini), XIV pm. (tosc.), 126.4, pag. 630: Gran disianza aio lungamente / di volere innalzar vostro valore, / e, s'eo ci penso, moro incontanente / [di] mia vertu[te] e smemoro 'n quell'ore, / perché non son tanto sofficïente / che saccia di vo[i] dir che si' onore...
[5] F Lett. comm., 1392 (tosc.): E dissigliele [[scil. le ambasciate]] con tanta efficacia, ch'io la feci ismemorare... || Guasti, Lapo Mazzei, vol. I, p. 34.
[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 175, pag. 433.7: Udendo costoro tanto e per prosa e per versi dire ad Antonio di questo orto, si posono in cuore di mettervi una notte certe bestie dentro che 'l pascessono, e Antonio facessono smemorare...
- Pron.
[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 147, pag. 339.36: e ancora non apparirei mai tra persona: quanto più vi penso, tanto più mi smemoro, che per due dinari tu se' vituperato per sempre mai...
1.1 Meravigliarsi o stupirsi profondamente; sbalordire.
[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 92, pag. 159.16: ciascuno la [[scil. la donzella]] cumincia a riguardare sì fieramente che tutti ismemoròno de la grande bellessa ch'ella avea e non sapiano che ssi dovesseno dire.
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 110, pag. 367.8: Perché si maraviglia l' uomo, e smemora di queste cose? || Cfr. Sen., Ep., XIX, 110, 17: «quid miraris? quid stupes?».
2 Lasciare confuso o specif. attonito (qno).
[1] f Poes. cod. Lucca, XIV/XV (tosc./ven.), Spinato intorno....4: Spinato intorno al cor come spinoso / M'à una spina, et tanto me punge: / Prima deposta a prima fine giunge; / Ismemorato m'à quel fior gioioso. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
2.1 Fare perdere lucidità e efficienza (alle facoltà mentali di qno).
[1] f Poes. an. Chig. L.VIII.305 (ed. Gualdo), 1261/1300 (tosc.), son. 98.4: Gran disïanza aggio lungamente / di volere innalzar vostro valore, / e ss'eo ci penso, moro incontanente, / mïa vertù esmemoro 'n quell'ore... || LirIO; cfr. qui 1 [4].
3 Perdere la memoria (di qsa); non ricordare (qsa). Anche assol.
[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 349, pag. 751.19: E se io non mi ricordasse ch' io questo odio chiosai nel principio del libro, dove fa menzione d' Ottaviano Agusto, anche qui il poeta e tu, lettore, ti stavi cheto ismemorando.
[2] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 5, pag. 145.3: E se fosse stata la persona più tempo che non si fosse confessata, e dubitasse di non ricordarsene bene nell' ora della confessione, quando molte persone per vergogna o per temenza ismémorano...
- Pron.
[3] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 21.64, pag. 47: e s'el pur vien, trovar potrà da bevere / del vin del vostro Henrico, non è dubio, / o del suo sangue rubio / versar, come ad Grosseto, non te smemori, / fuggendo infame ei maremmani nemori.
3.1 Non prendersi cura (di qsa), non prestare attenzione o specif. non fare la guardia (a qsa).
[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 916, pag. 407.15: onde incontanente si fuggirono questi sbanditi al Poggio alla porta a S. Giorgio, e già per uscire fuori cominciavano a smemorare la porta.
4 Fare perdere la memoria (a qno).
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 31, 1-12, pag. 661, col. 1.7: La seconda, passa lo fiume de Lete lo quale glie smemora e desmentega omne vizio e peccado...