VATICINARE v.

0.1 vaticina, vaticinando, vaticinano, vaticinare, vaticino, vatigina, vatiginar, vatiginava, vattiçina.

0.2 Lat. vaticinari (DELI 2 s.v. vate).

0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Prevedere e riferire eventi futuri di norma sulla base di un'ispirazione divina. Anche assol. 1.1 Estens. Essere fuori di sé e specif. parlare in uno stato di delirio; vaneggiare.

0.8 Diego Dotto 09.03.2015.

1 Prevedere e riferire eventi futuri di norma sulla base di un'ispirazione divina. Anche assol.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 10, 61-72, pag. 298, col. 1.5: «io dubiai adesso come questo non sano costoro, chi è vivo e chi è morto, e, come apareràe, elli vaticinano de quello che de' vignire molte volte»...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 8, 133-139, pag. 149, col. 1.1: Qui pronosticha e vattiçina...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 93.9: Compuose Virgilio [uno volume], nel quale è la Bucolica; tratta di morale filosofia, e vaticina secondo alcuna arte, e disegna alcune pontificali essenzie...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 46, pag. 569.36: Dalla quale zuffa fuggendo pauroso Nesso, gli disse un de' suoi compagni chiamato Astilo, il quale sapeva vaticinare: - Nesso, non ti bisogna così frettolosamente fuggire, per ciò che la tua morte è riservata da' fati alle mani d'Ercule.

[5] f Bernardo da Canatro, XIV (tosc.), 3: Quando 'l turbato volto al bel Pallante / rivolse l'aola sua con pio riguardo / vaticinando morte, men gagliardo / nol fece alla sua impresa, o men costante... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Estens. Essere fuori di sé e specif. parlare in uno stato di delirio; vaneggiare.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, pag. 773.17: Deh, perché mi distendo io più a vaticinare i danni miei?

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IX.13], vol. 6, pag. 352.26: Gli uomini, sì come con mente presa, con fanatica iattanza di corpo vaticinavano... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXIX, 13, 12: «Viros velut mente capta cum iactatione fanatica corporis vaticinari».