PAGANÉSIMO s.m./agg.

0.1 paganesimo, paganesmo, paghanesmo; f: paganesima.

0.2 Lat. tardo paganismus (DELI 2 s.v. pagano).

0.3 f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.): 1; Guercio da M., Rime, XIII/XIV (tosc.>trev.): 2.

0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Religione diversa da quella cristiana (in partic. con rif. alle religioni politeiste dell'antichità). Estens. Professione di una religione diversa da quella cristiana. 1.1 Estens. Antichità classica. 1.2 Agg. Che si riferisce a una religione diversa da quella cristiana. 2 Insieme di persone che professano una religione diversa dal cristianesimo (in partic. con rif. alla religione islamica). 3 Territorio in cui si professa una religione diversa da quella cristiana (di norma con rif. alle regioni musulmane).

0.8 Diego Dotto 22.06.2015.

1 Religione diversa da quella cristiana (in partic. con rif. alle religioni politeiste dell'antichità). Estens. Professione di una religione diversa da quella cristiana.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. X, cap. 5, pag. 170r.2: il qual errore non è - come voi pensate - messo i· llui per novello inganno di dimonia, ma per la ignorança del primo paganesmo, quando - secondo l'usança di quello errore - adoravano le dimonia composte in figura d'uomini... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.91, vol. 2, pag. 379: E pria ch'io conducessi i Greci a' fiumi / di Tebe poetando, ebb' io battesmo; / ma per paura chiuso cristian fu'mi, / lungamente mostrando paganesmo...

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 16, pag. 143.12: che l'idolatria e 'l paganesimo vostro, armato di sapienzia e filosofia mondana e di potenzia de' re e de' signori, viene meno ed è già annichilata...

[4] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 19, pag. 111.14: e però io giudico e ditermino, che quegli, che di stato di paganesimo si convertono a Cristo, non sieno molestati...

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 67-78, pag. 40.39: Al tempo delli Idii falsi e bugiardi; cioè al tempo del paganesimo: imperò che Roma adorava l'idoli a quel tempo.

1.1 Estens. Antichità classica.

[1] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), Prologo, pag. 12r.32: Fé [[Ovidio]] molte altre overe le quali ello le brusà, sì como lo dise ello instesso. Non se trova deli XII libri De Fastis se non li VI; et in paganesmo fi dicto ch'elli se trovà. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Agg. Che si riferisce a una religione diversa da quella cristiana.

[1] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XIV, cap. 11, pag. 181.45: bisogno fa che questo comandamento si osservi spiritualmente, cioè a dire, che non solamente si parta dall' osservanze degli idoli, ma eziamdio da ogni opera paganesima e da ogni osservanza d' indovinamenti e di sogni e de' dì e de' tempi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 Insieme di persone che professano una religione diversa dal cristianesimo (in partic. con rif. alla religione islamica).

[1] Guercio da M., Rime, XIII/XIV (tosc.>trev.), 1.2, pag. 333: Or fuss'eo el gran tartaro o soldano, / segnor de l'universo paganesmo: / e s'eo no destruzesse el cristianesmo, / ch'él me sia en ira el criator soprano.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 120, vol. 3, pag. 239.19: Nel detto anno, in calen di novembre, furono sconfitti i Saracini di Setta e dell'altro paganesimo di Barberia e di Levante ch'erano passati di qua da mmare...

3 Territorio in cui si professa una religione diversa da quella cristiana (di norma con rif. alle regioni musulmane).

[1] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 178.6: In su li loro campanili non hanno campane, e non ne trovamo niuna in tutto 'l Paganesimo, anzi stanno sui loro campanili i loro cappellani e cherici il dì e la notte, gridando quando è l'ora, come noi soniamo.

[2] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 181.29: prese il soldano e miselo in prigione con tutto suo parentado, e corse per tutto il Paganesimo e riformò a suo modo la città.