PERIPATÈTICO agg./s.m.

0.1 parepatetici, peripatetici, peripatetico, perypatetici, perypatetico; a: perypatethici; f: peripatetica. cfr. (0.6 N) ipatetica.

0.2 Lat. peripateticus (DELI 2 s.v. peripatetico).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).

0.6 N Deriva da corruttela o meno prob. da lacuna enciclopedica l'att. in Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.): «E [[Aristotele]] fu de la secta ipatetica, li quali dicono che, quando l'omo sa rendere la rexone de la cossa, allora la sa bene». Nota tuttavia che Aristotele non è presentato come il fondatore della scuola peripatetica.

Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Filos.] Che appartiene o si riferisce alla scuola filosofica di Aristotele. 1.1 Sost. Seguace della filosofia di Aristotele.

0.8 Diego Dotto 22.06.2015.

1 [Filos.] Che appartiene o si riferisce alla scuola filosofica di Aristotele.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 6, par. 8, pag. 177.5: A me è sempre piaciuto l' uso de' filosofi Peripatetici e di quegli d' Accademia, i quali usavano che d' ogni cosa disputavano in contradia parte...

[2] a Ceffi, De amicitia volg. 1325/35 (fior.), cap. 32, pag. 85.8: Et però dirictamente diffinirò quelli antichi filosofi Perypatethici, parlando del sommo bene di questa vita, quando affermarono che ciò era usare virtude e schifare viçii...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 251, pag. 233.4: egli [[scil. Aristotele]] fu il principio e 'l fondamento di quella setta di filosofi, li quali si chiamano Peripatetici.

[4] Gl f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. VIII, cap. 12, vol. 3, pag. 189.21: che con ciò sia cosa che Aristotile discepolo di Platone, eccellente d'ingegno, ma molto dissimile nel parlare a Platone, ma avanzando agevolmente molti altri avendo instituita la setta Peripatetica, li quali si chiamano così perché soleano disputare andando, congregò molti discepoli... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Sost. Seguace della filosofia di Aristotele.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 68.9: Grande contraversia fue intra' filosofi qual fosse il sovrano bene in vita: et erano molti che diceano d' onestade, e questi fuoro i parepatetici; altri erano che diceano di volontade, e questi sono epicurii.

[2] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 297.12: E però che Aristotile cominciò a disputare andando in qua e in làe, chiamati furono - lui, dico, e li suoi compagni - Peripatetici, che tanto vale quanto 'deambulatori'.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 386.4, pag. 236: Aristotile çudicha felice / l'anemo che solo adopra vertute, / poy d'una intelligentia abia salute, / e cascun perypatetico el diçe.

[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 10, pag. 48.19: È da notare in questa parte, che in tra l' altre sette de' filosofi ne furono tre, cioè: li epichurij, stoici e peripatetici.

[5] F Lancia, Chiose Commedia, 1341/43 (fior.), Inf. 10.1: Li stoyci furono quella setta de' discepoli di Plato che loro studio fecioro in Athena. Li peripatetici furono quelli che n'andarono a diversi luoghi per conoscere la veritade. || Azzetta, Lancia. Chiose, p. 230.

[6] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 53, pag. 123.11: e perciò li peripatetici sono contrarii alli stoici, dicendo che la perturbazione cade bene nella mente dell'uomo savio, ma cadevi moderata ed alla ragione sottoposta.

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 130-144, pag. 137.37: E fu Aristotile d'una città di Grecia che si chiamò Elide, e fu discepolo di Platone, trovatore, vivente Platone ancora, della setta de' peripatetici.

[u.r. 27.03.2017]