0.1 infelicemente, infelicimente, infelicimenti; f: infelicissimamente.
0.2 Da infelice.
0.3 Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 2.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Nella condizione di chi è infelice. 2 Con esito negativo, non favorevole o propizio. 2.1 Con sciagura. 2.2 Incorrendo in errore.
0.8 Diego Dotto 28.07.2015.
1 Nella condizione di chi è infelice.
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XII, cap. 13, vol. 5, pag. 43.5: Or come è vera la beatitudine, della cui eternità mai non si confida, quando l'anima ovvero ignorantissimamente non conosce la futura veramente miseria, ovvero infelicissimamente sempre teme nella beatitudine? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Contemptu mundi (III), XIV sm. (tosc.), cap. 11, pag. 206.27: Non si aumilieranno e' cattivi già disperati del perdono, ma la malignità dell' odio tanto crescerà in quegli, che meglio vorrebbono. Quello al tutto non essere pel quale sanno sé essere tanto infelicemente.
2 Con esito negativo, non favorevole o propizio.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 106.2: deffendendu la partita di Pompeyu sou generu in Africa infelicimenti... || Cfr. Val. Max., III, 2, 13: «infeliciter Cn. Pompei generi sui defensis in Africa partibus».
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 197.17: Non lasciando però Fabio, con li nimici s' aboccoe, ma altrettanto infelicemente quanto mattamente, però che senza dubio il nemico il vincea. || Cfr. Val. Max., III, 2, 9: «tam infeliciter quam temere conseruit».
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 5, pag. 207.25: avea lungo tempo amata e vagheggiata infelicemente la donna di messer Francesco...
[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 94, pag. 581.17: Nella quale essendo stato vinto e avendo infelicemente un'altra volta tentata la fortuna della battaglia...
[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 13, pag. 215.19: essa orazione dello adirato duca fu loro più dolorosa, che la battaglia per tutto il dì infelicemente sostenuta. || Cfr. Liv., XXVII, 13, 1: «ut proelio per diem totum infeliciter tolerato tristior iis irati ducis oratio esset».
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XVIII, cap. 46, vol. 7, pag. 231.14: E li Giudei, che l'uccisono, e non vollono credere in lui, il quale convenia che morisse e risuscitasse, distrutti infelicissimamente dalli Romani, e diradicati fondamentalmente dal regno loro... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 37, pag. 312.11: gictandose a ly pedi de Ulixe con multe lacrime et solluczy, dixe ch'era Thelagone tristo figliolo de Circe; «lo quale tu, Ulixe, patre mio, infelicimente suscepisti de epsa...
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XVII, cap. 17, vol. 7, pag. 82.1: Ma quello che seguita: la verga della virtù tua fuori manderà Dio da Sion a signoreggiare nel mezzo delli nimici tuoi, è sì chiaro, che non solamente infedele ed infelicemente, ma eziandio svergognatamente si nieghi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.