PREÈSSERE v.

0.1 preera, prefossero.

0.2 Lat. praeesse.

0.3 f Deca quarta, a. 1346 (fior.): 1; Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Essere a capo (di qsa); sovrintendere.

0.8 Diego Dotto 28.07.2015.

1 Essere a capo (di qsa); sovrintendere.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [I.10], vol. 5, pag. 31.14: Lucio Furio Purpureone allora a quella provincia preera... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXI, 10, 5: «provinciae praeerat».

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 29, pag. 64.22: E poi acciò che senza duchi non fossono, sei prefetti crearono, li quali solamente all' Acradina e a Nason prefossero. || Cfr. Liv., XXV, 29, 10: «Achradinae ac Nasso praeessent».

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 14, pag. 310.10: ed egli al destro corno, perciò che quivi preera, mandò uno messo a Sillano ed a Marcio... || Cfr. Liv., XXVIII, 14, 15: «ibi namque praeerat».