PROPÀGGINE s.f.

0.1 propaggini, propagine, propagini; a: propaggine.

0.2 Lat. propago, propaginem (DELI 2 s.v. propaggine).

0.3 Doc. cors., 1248: 1.1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. cors., 1248; Albertano volg., 1275 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Agr.] Ramo di una pianta o in partic. tralcio di una vite che viene piegato e interrato per poi essere reciso quando si è radicato. 1.1 Estens. Pianta riprodotta con la propagginazione. 2 Fig. Ciò che si diffonde o si prolunga nel tempo o nello spazio da un punto d'origine. 2.1 Insieme di persone che discendono da un capostipite comune. 3 Fig. Diffusione da un punto d'origine.

0.8 Diego Dotto 28.07.2015.

1 [Agr.] Ramo di una pianta o in partic. tralcio di una vite che viene piegato e interrato per poi essere reciso quando si è radicato.

[1] Doc. fior., 1295-1332, pag. 97.21: Anche dee mectere ongni anno cinquanta propagine, e noi dobiamo pagare la metà.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 222.9: La seconda figura si pone anco nel Genesi, in ciò che il pincerna, cioè mescitore di Faraone, vide tre propagini in una vite...

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 2, pag. 272.12: Le qua' propaggini si vorranno ricider dalla madre da ivi a tre anni.

[4] Gl ? Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 111.3: Hec propago, nis id est la propagine.

[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 12, cap. 11, vol. 3, pag. 313.26: Ancora tutto questo mese ne' luoghi caldi e secchi, si deono por le viti, e la propaggine verrà bella...

- [In contesto fig.].

[6] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXV, cap. 12, pag. 985.29: Apresso per quella medesima cagione Idio dice per Moisè: La vite loro è della vigna de' Soddomiti; e la loro propagine della vigna di Gomorra. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Deut., 32.32: «de suburbanis Gomorrae uva eorum».

1.1 Estens. Pianta riprodotta con la propagginazione.

[1] Doc. cors., 1248, pag. 153.4: la sua medietate remanere a li pastinadori fra(n)cam(en)te se(n)za nulo tenore (et) le p(ro)pagine remanere co(n) l'escito (et) postia pastinare ad uso di pastinato.

2 Fig. Ciò che si diffonde o si prolunga nel tempo o nello spazio da un punto d'origine.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 33, pag. 194.26: P(er)ciò ke la veracie gl(ori)a mette radice (e) p(ro)pagini»... || Cfr. Albertano, De amore, III, 3: «Vera enim gloria radices agit atque propagatur».

[2] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 235, pag. 25: La propagine distese, / sì che tucto 'l mondo prese, / che di terra in ciel sospese, / sì fu ben continüata.

2.1 Insieme di persone che discendono da un capostipite comune.

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XV, cap. 1, vol. 6, pag. 9.14: onde ciascuno, perché è nato della dannata propagine, conviene che sia prima da Adam carnale e reo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 12, par. 41, comp. 70b.3, pag. 170: Io vidi già donne de Thesalonica, / caste, prudente e simile ale imagine / nele lor viste; e sciender da propagine / ne l'alto poste...

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 25, vol. 6, pag. 469.3: e come lo caldo corrente sotto lo nuvolo, così farai infracidare le propagini de' forti uomini. || Cfr. Is., 25.5: «propaginem fortium marcescere facies».

[4] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXV, cap. 2, pag. 972.4: E noi perché nasciamo di tale propagine, ritegnamo quasi nel piantone l'amaritudine della radice. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3 Fig. Diffusione da un punto d'origine.

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XIII, cap. 1, vol. 5, pag. 89.13: ora già richiede l'ordine delle cose [[...]] trattare del cadimento del primo uomo, anzi delli primi uomini, e dell'origine e propagine della morte umana. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 22.07.2023]