RINOMINARE v.

0.1 rinominata, rinominati, rinominato, rinominava.

0.2 Da nominare, sul fr. renommer.

0.3 Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.); Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ricordare comunemente, in partic. per il tempo futuro (di norma al pass.).

0.8 Diego Dotto 28.07.2015.

1 Ricordare comunemente, in partic. per il tempo futuro (di norma al pass.).

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 50, pag. 84.2: E T. rispuose e disse: «Io non sono desso, quello cavaliere che tue dii, ma bene vorrei essere rinominato di tanta prodezza quanto egli».

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 20.20: E quando quelli che la menavano fossero domandati, a cui la portassero, risposero ch'egli la portavano al detto Talassio, acciò che alcuno non le facesse forza: poi appresso tornò questo motto in proverbio, sì che a tutte le nozze l'uomo rinominava Talassio.

[3] f Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), Ep. XVI (Paride a Elena), pag. 584.18: ché, pognamo che tutto il mondo combatta per te, tu pertanto ne sarai rinominata per gl'infiniti tempi che sono a venire. || DiVo; l'ed. inclusa nel corpus legge: «rinomata»: cfr. Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 149.34; cfr. Ov., Her., XVI, 376: «Nomen ab aeterna posteritate feres».