0.1 lobrica, lobriche, lorìca, lubriche, r., r.ca, roblica, robrica, robricha, robriche, rub., rubbrica, rubica, rublica, rubr., rubrica, rubricha, rubriche.
0.2 Lat. rubrica (DELI 2 s.v. rubrica).
0.3 Doc. pist., 1285: 2.2.
0.4 In testi tosc.: Doc. pist., 1285; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Stat. fior., 1294; Stat. sen., 1301-1303; Stat. sang., 1334; Stat. collig., 1345; Stat. lucch., XIV pm.; a Stat. lucch., 1376.
In testi sett.: f Frontinovolg., a. 1381 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Stat. casert., XIV pm.; a Stat. viterb., 1355; Stat. eugub., 1368-a. 1378; Destr. de Troya, XIV (napol.); Stat. castell., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 [Min.] Varietà di terra rossa. 2 In un manoscritto, ciascuno dei titoli vergati di norma con inchiostro rosso che compendiano le partizioni di un testo, riuniti in una tavola o collocati prima dell'unità testuale. Estens. Unità in cui è suddiviso un testo. 2.1 [Dir.] Ciascuno dei titoli degli articoli di un testo legislativo riuniti in una tavola o collocati prima del testo dell'articolo cui si riferiscono. 2.2 Ciascuna delle partizioni in cui è suddiviso un inventario o un registro contabile. 2.3 Estens. Breve enunciato; motto. 2.4 Estens. Opera letteraria. 2.5 Fig. Ciascuna delle unità che divide un intero. 2.6 Fig. Origine. 3 Componimento poetico (?).
0.8 Diego Dotto 28.07.2015.
1 [Min.] Varietà di terra rossa.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 13, pag. 64.14: Nella rossa rubica malagevolmente s'appigliano le viti, avvegnachè poi vi vivono. || Cfr. Palladio, Op. Agr., II, 13, 5: «In rubrica difficile conprehendunt».
[2] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 5, cap. 11, pag. 185.1: Torremo la rubrica, cioè terra rossa liquida, e messa in picciol vasellino, anderemo alla fonte, ovvero all'acqua ov' elle [[scil. le api]] s'abbeverano...
2 In un manoscritto, ciascuno dei titoli vergati di norma con inchiostro rosso che compendiano le partizioni di un testo, riuniti in una tavola o collocati prima dell'unità testuale. Estens. Unità in cui è suddiviso un testo.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 11: Et se del'ira et del'a[i]rato (et) del'iracu(n)do pió piename(n)te vorai sapere, legge i(n) del libro De forma vite lo quale io scripsi a Vincente, socto la robrica Del'amistà del'omo iracu(n)do schifare.
[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 222.15: Autore fu dunque Ovidio; la materia è amore; l'ordine è cotale chente dimosterrà la seguente rubrica...
[3] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa a [III.2.praef.], pag. 66r.15: delle quali l'una dice che sta ne la magnitudine e fortezza de lo eccelso e non vinto animo, de la quale virtù poi trattando sotto speziale rubrica. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 1, vol. 1, pag. 608.19: strignendone l'usata materia a ffare prencipio al quinto libro, la coronazione di Carlo di Luzzimborgo, e quanto di quella seguitò in brevissimo tempo, sieno in parte di quello che narrato avemo nella presente roblica.
[5] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. II, cap. 32, rubrica, vol. 2, pag. 77.1: Qui mancha la rubrica del sequente capitolo, la quale non è in su l'exemplo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[6] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. II, [cap. 2], rubrica, pag. 27r.11: De ellegere lo loco alla bathaglia. Rubrica. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 289, pag. 314.6: Alguni homini pensa che la sea una herba, la qualle li homini de Oriente chiama per lo nome scrito in la rubricha.
[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 131.22: E quisto èy quillo Cesaro de lo quale quillo imperatore Iustiniano, descendente da lluy, inde li suoy libri de lege, zoèy inde lo libro delli Autentiche inde la rubrica, azò che se deya nante ponere lo nome de lo imperatore, magnificamente nde fece mentione e dice cossì...
[9] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 87, pag. 205.24: Curale p(er) lle cur(e) et remedii d(ic)ti i(n) li p(ro)ximi rubrich(e).
- [In contesto fig.].
[10] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 1, pag. 3.2: In quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice: Incipit vita nova.
[11] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 14.12, pag. 68: Amico, i' t'aggio letta la robrica; / provedi al negro, ché ciascun tu' paro / a llei e ad Amor fatt' ha la fica. || Si intenda: «ora che ti ho mostrato la strada, agisci di tua iniziativa» (Orlando).
[12] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 105.13, pag. 178: Se ciò farai, il tuo sommo valore / Rigistrar si potrà in ampia rubrica, / E non si leggerà il tuo nome in vano.
2.1 [Dir.] Ciascuno dei titoli degli articoli di un testo legislativo riuniti in una tavola o collocati prima del testo dell'articolo cui si riferiscono.
[1] Stat. fior., 1294, pag. 650.24: Queste sono le rubriche de' capitoli de la conpagnia de la beata Vergine pura Madonna Santa Maria di Sa· Michele in Orto.
[2] Stat. sen., 1301-1303, Tavola rubr. Titolo, pag. 3.1: Questa ène la tavola de le robriche de lo Statuto de la Kabella e de' Passagi da le porte de la città di Siena.
[3] Stat. sang., 1334, 30, pag. 97.14: Infrascritte sono le rubriche delli ordinamenti de l' arte de la lana de la terra di San Gimignano. De l' alecçione, iuramento e officio del consolo de l' arte. R. c.o primo.
[4] Stat. perug., 1342, L. 1 rubr., vol. 1, pag. 3.1: Le 'nfrascricte sonno le rubriche del primo livro del volume degle statute del comuno e del popolo de Peroscia...
[5] Stat. collig., 1345, cap. 6 rubr., pag. 8.20: Della electione d'uno notaio et uno messo per la decta arte. R(ubri)ca ca(pitol)o vj.o.
[6] Stat. lucch., XIV pm., Tavola rubr., pag. 90.51: lxxxxvj Della provedentia del maestro. Finiscono le robriche.
[7] Stat. casert., XIV pm., pag. 58.24: Rubrica deli modi chi [a]pperteno ali (con)fratri.
[8] a Stat. viterb., 1355, cap. 1, pag. 37.18: Chome si devanu eleiare l'officiali dela decta fraternita. Rubrica prima.
[9] a Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 23, pag. 54.7: non obstante alcuno statuto del comune di Lucha che parlasse in contrario; et spetialmente lo statuto posto in li dicti statuti libro tertio capitulo LXXVIIIJ sub rubrica de conservando capitula mercatorum.
[10] Stat. eugub., 1368-a. 1378, pag. 281.1: Quisste sonno le robriche e i capitoli emfrascricti del brieve de l'arte dî fabbri de la cetà d'Ugubio.
[11] Stat. castell., XIV sm., pag. 138.20: Questi sono i capitoli e lle lobriche del numero dei capitoli.
2.2 Ciascuna delle partizioni in cui è suddiviso un inventario o un registro contabile.
[1] Doc. pist., 1285, pag. 125.16: Robrica dela casa. Inp(r)ima troviamo che àe l' opera predicta una casa col casamento che comperoe Allexandro Viventhi per la dicta opera dal Ventura Fermalosti...
[2] Stat. fior., 1374, pag. 76.15: tutte e ciaschune cose e beni d' esso Spedale che pervengano alle sue mani nel tempo del suo camarlingato, chiaramente e distintamente, sotto l' infrascritte descrizioni e partite e rubriche, ponendo e descrivendo li nomi e sopranomi delle persone dalle quali saranno avuti...
[3] Stat. fior., 1374, pag. 77.9: E prima, sotto una rubrica, si scrivano tutte e ciascune spese si facessino in grani e pane e qualunche altra biada...
2.3 Estens. Breve enunciato; motto.
[1] F Storia di Stefano, XIV (ven.), c. 12, ott. 13: E zonto a quela dise: Hora l'inpica, / ho savio chavaliero, sto mio marito. / E lui respoxe: Questa m'è gran faticha; / a inpicharlo per paura mi saria smarito. / La dona, udendo quela sua rubricha, / disse: A me lasa fare questo partito. || Rajna, Storia di Stefano, p. 125.
[1] f Esopo versif., XIV (tosc.), [1].30, pag. 108: Di me l'afano sia e la fatica, / di voi 'l diletto e d'Isopo l'onore / perché è tratta dalla sua robrica / e permutata di versi in gramatica / volgarizzata per rima e per pratica. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
2.5 Fig. Ciascuna delle unità che divide un intero.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 7.80, pag. 23: «O sole, / in cui non manca di mia voglia dramma, / quel che da te prima l'anima vole / si è d'aver partito per rubrica / il mondo».
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 10.69, pag. 456: Di queste due spose e d'altra amica / Ruben, Gad, Aser e Giuda uscì, / de' quali il seme suo hai per rubrica, / Nephtali, Manasse, Simeon, Levì, / Issachar, Zabulon, Iosep apresso / e Beniamin, che l'ultimo seguì.
3 Componimento poetico (?). || Branca propone dubitativamente «nei tuoi sentimenti, nelle tue manifestazioni più importanti». Att. dettata da esigenze di rima.
[1] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 37.26, pag. 203: Ma ben ch'a me sia grave tal ventura, / per non disubbidire / all'amoroso Sire / con riverenza acconterò gli onori / che ciascuna di fuori, / in disparte, ti fer le dee amiche, / sì che onoralle possa in tuo' rubriche.
[u.r. 23.01.2021]