0.1 horibel, horibele, horribel, horribele, horribi, horribil, horribile, horribili, horribilissima, oribel, oribele, oribeli, oribelle, oriber, oribile, oribili, oribilli, orievele, orivole, orrebele, orrebelessema, orribel, orribele, orribeli, orribelle, orriber, orribil, orribile, orribili, orribilissimi, orribilissimo, orribilj, orribole, orriboli, orrivele.
0.2 Lat. horribilis (DELI 2 s.v. orrendo).
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.6.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Caducità , XIII (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Che suscita paura o sgomento; che turba profondamente. 1.1 Che suscita ripulsione e ribrezzo alla vista. 1.2 Che suscita disgusto a causa del cattivo odore; nauseabondo. 1.3 Che suscita una sensazione di ripulsione (con rif. a un suono assordante o sgradevole). 1.4 Che incute timore per entità e potenza distruttiva (con rif. a un fenomeno naturale). 1.5 Che suscita terrore e angoscia (per crudeltà o severità); che causa una profonda afflizione fisica o morale. 1.6 Che suscita una forte riprovazione morale; nefando.
0.8 Diego Dotto 29.09.2015.
1 Che suscita paura o sgomento; che turba profondamente.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 239.22: E poi commatteo Çeten civitas in Rodopeis montibus, ke orribile cosa ene ad odire.
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 1-16, pag. 96.2: e poi, dopo queste donne, m'apparvero certi visi diversi e orribili a vedere, li quali mi diceano: «Tu se' morto».
[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 507.4: La madre era in molto orribile luogo, e uno ramo di fuoco l'entrava di sotto nel corpo e rescivale per la bocca...
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 26, pag. 232.4: Quine era uno giardino, nel quale era sette pulzelle vergini: lo giardino si guardava per uno serpente orribile...
[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 32, pag. 161.2: e tal'otta ve ne vedresti ben quattrocento òmini tutti impiccati, quando sessanta, quando quaranta, e quando così ch'è una de le più orribili cose di questo mondo pur a vedere.
[6] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 36, pag. 121.22: poy ki ad illu avia placutu de dare le corpura loru ad una morte sì pagurusa et orribilj.
[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 455.25: E non ti dei pensare orribile cosa se 'l picciolo regnio nel quale in qua dirieto se' stata tu commuti in ampii e grandi regnami...
[8] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 619.34: Anche gli altri confessori che andorono ne' deserti, stando soli sanza ogni speranza d'umana vita, abitando con le bestie orribili...
[9] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 31, 40-45, pag. 789.2: Li orribili giganti; cioè tali che spaventavano altrui...
1.1 Che suscita ripulsione e ribrezzo alla vista.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 199, pag. 107: Apress g'è li demonij ke 'g meten grand pagura, / K'en desformai e nigri e horribi de figura...
[2] Caducità , XIII (ver.), 39, pag. 655: En un'assai desconça e vil fosina / tu fusi fabricà d'una pescina / la quale è tant orribel e meschina / ke li mei lavri a dirtel no s'enclina.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 22.55, pag. 77: con quelle rosce gegnìe, - che pago pur sanguìe, / chi rider lo vedesse - a pena che non moresse, / con quello esguardo orribele - e la faccia terribele.
[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.107, pag. 309: Oribel cossa è devegnuo: / quelo chi era sì cortiao / da ognom' è desprexiao...
[5] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 516.19: una co[m]pagnia de spirti maligni inançi gli aparve colli martelgli in mano, nudi erano laidi neri e orribele a vedere...
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 28.32: Lu quali, anti que se dirupassi da lu intuttu, fu tukatu di plusuri et di evidentissimi feruti di signali horribili. || Cfr. Val. Max., I, 6, 11: «euidentissimis ante tantam ruinam monstrorum pulsatus ictibus».
[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 568.16: e la faccia per la molta enfiatura era orribile a vedere...
[8] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 24, pag. 152.26: Se lu cavallo serrà troppo macro, serrà debue ad substine(re) fatiga, e lle m(en)mbra soe serrà dessarmate et serrà orrivele ad vederelo.
1.2 Che suscita disgusto a causa del cattivo odore; nauseabondo.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 23, pag. 348.14: mandano fuori di sotto e per la bocca puzzolente e orribile fiato...
[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 53, pag. 279.16: ma(n)dano fuori di sotto (e) p(er) la bocca puççolente (e) orribile...
[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 11: p(er) la porta di socto mecte fuore fiato pussulente (et) sono orribile...
[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 80.3: enfia tanto ch'egli se ne more, e puzza subitamente, sì ch'è orribile cosa.
[5] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 449, pag. 576: vino che ave orribele odore / per certo genera in testa dolore.
[6] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 24.25: De quisti esse una orribele pucza tanto laida et orribele ad audire che corre per lo sito da zascauna parte...
[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 29, pag. 139.30: ma 'l fango chi lo tocha anchor pù piannamente el vola for la puçça horribel...
[8] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 180, pag. 184.26: E taia via i folexegi per algun tempo e ligali, ché i no è maùri e ha odore oribelle...
1.3 Che suscita una sensazione di ripulsione (con rif. a un suono assordante o sgradevole).
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 3, cap. 1, pag. 67.7: Innella prima parte diremo unde procedono le tronora, sì orribili (et) paurosa cosa a udire ke li ucelli a le loro fogliore e le bestie a le tane e li ho(min)i a le case ritornano...
[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 6, pag. 26.12: L'asino salvatico [[...]] ave una voce molto orribele a raggiare...
[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 271.3, pag. 111: Ed èvi a motto a motto tutto quanto / dipinto come ne portaro Ettòre, / le strida e ' guai e l'orribile pianto...
[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 300.2: la fiera Lerna con orribile stridore...
[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 107.15: lo serpente trasse lo capo della profonda spilonca, e mandò fuori orribili sufili.
[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 108.5: killa fera Lerna cum orribili striduri...
[7] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 67, pag. 322.1: Questo asino salvatico [[...]] àne una boce molto orribile a gridare...
1.4 Che incute timore per entità e potenza distruttiva (con rif. a un fenomeno naturale).
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 14, pag. 104.13: e ciò fa egli nel cuore del verno quando le orribili tempestadi sogliono essere nello mare...
[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 150, pag. 266.21: e lo vento sì divenne molto orivole e lo mare incomincioe forte a ttenpestare.
[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 84, pag. 152.10: Lo mare era sì enfiato, che mai non fu veduto sì orribile...
[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 6.19: Boreas orribile assalio Sizia e 'l settentrione...
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 81.13: l'onde divennero oribili nelle tenebre.
[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 145.15: Era pento uno grannissimo mare, le onne orribile, forte turvato.
[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 56.32: faceva tronare, plovere e fyocare, e terrimoti orribile sì faceva a sua voluntate.
[8] f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.), L. II, cap. 2, pag. 60.12: e lo mar a so drito dé esser unna fiâ dellecteiver e suave e aotra fiâ oriber per vento e per tempesta. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
1.5 Che suscita terrore e angoscia (per crudeltà o severità); che causa una profonda afflizione fisica o morale.
[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 207.17: ricordo il mirabile e 'l dolze acoglimento che mi faciavate e poi rimiro l'orribile e tormentoso legame che m'à sorpreso...
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 37 parr. 1-5, pag. 147.6: propuosi di fare un sonetto, e di comprendere in ello questa orribile condizione.
[3] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 161, pag. 61: Enperçò k' igi firà metui / en lo profundo d' enferno tuti nui, / e sempro mai sarà lì soa carena / en quel' oribel e tenebrosa pena...
[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 30, vol. 1, pag. 167.19: A molti, [com'era di fatto], la sentenza d'Appio pareva orribile e fiera...
[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 91-105, pag. 280, col. 2.4: L'orribel solia, zoè la porta infernale la quale per la eternità de le pene et di martíri si è orribile ad omne intelletto.
[6] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la maynera..., pag. 574.7: E li pruviciali ànu una altra forma multu orribili di freni la quali lassu di arricurdari... || Cfr. Giordano Ruffo, De med. equor., 3: «horribiles et asperrimi sine modo».
1.6 Che suscita una forte riprovazione morale; nefando.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 184, pag. 530: lo regno d' Israel en grand error aduse, / ke le ydole d' Obel molti adorar conduse: / per quest pecad' oribele l' auto Deu la distruse.
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 139, pag. 8: Sor li soi fag orribili se vorav pur ben dir...
[3] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 14, pag. 264.10: car ben sapiai per verità que munt est grant e horribel aquesta symonia...
[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 16.34, pag. 58: L'anema ch'è viziosa, - orribel è sopr' onne cosa, / tal dà puza estermenosa...
[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 45.19: Anzi die essere da tutti giudicato più orribile che lo peccato de l'offesa maestà nostra, quello el quale è conosciuto essere attentato in ingiuria de la divina Maestà...
[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 33, 121-138, pag. 785, col. 1.26: aveano comissi li oribilli tradimenti com'è dicto de fra' Albrigo...
[7] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 2, pag. 4r.12: Et poi questo cotale per propria malitia pecca nello spirito sancto e diventa heretica d' horribili heresie.
[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 4.25: e per questo orribile pecchato mai questa bramosa voglia non s' aempie.
[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 47.7: 15. La mulyeri di Nansimenes athenisi, disavidutamenti truvandu so fillyu et sua filya qui commitianu stupru insembla, sturduta di quilla horribili et monstruusa vista, tandu si turbau... || Cfr. Val. Max., I, 8.ext., 3: «inopinati monstri perculsa conspectu».
[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 85.35: Questo peccato è sì orribile, che Dio nol chiama peccato semplicemente, ma chiamalo abominazione...
[u.r. 05.07.2022; doc. parzialm. aggiorn.]