TIMONE s.m.

0.1 temmuni, temon, temone, temoni, temuni, themoni, timon, timone, timoni, timonj, timuni, tomone, tomoni.

0.2 Lat. volg. timo, timonem in luogo del classico temo (Nocentini s.v. timone).

0.3 Doc. pis., XII pm.: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., XII pm.; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Torrigiano (ed. Catenazzi), XIII sm. (fior.); a Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1311 (6); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); F Doc. zar., 1383; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. essere al timone 1.2; mettere al timone 1.2; porre al timone 1.2.1; volgere il timone 1.2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Mar.] Organo con cui si determina la rotta di un'imbarcazione, costituito in genere da una pala di legno. 1.1 [Astr.] [Con rif. alle stelle di una costellazione]. 1.2 Fig. Ciò che regola e indirizza l'azione (di qno). Estens. Attività o facoltà di regolare o indirizzare l'azione o la condotta (di qno). 2 Stanga sporgente anteriormente dal carro, alla quale si attaccano gli animali da tiro. 2.1 [Astr.] [Con rif. alle stelle della costellazione dell'Orsa Maggiore o Minore che disegnano il timone di un carro].

0.8 Diego Dotto 29.09.2015.

1 [Mar.] Organo con cui si determina la rotta di un'imbarcazione, costituito in genere da una pala di legno.

[1] Doc. pis., XII pm., pag. 4.19: A· restaiolo lis. vi. Al marmuto sol. … timone sol. xxv.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.26, pag. 622: Ma specialminti ajai / timon ben amensurai, / zoè doj, per servar ben / e retenerla ben in fren...

[3] Doc. venez., 1311 (6), pag. 71.23: et alboro et antena et IJ timoni et ancore V...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 300.35: Non Iddio mi gittò in mare; ma il timone, il quale io governava, per forza di vento mi straboccò... || Cfr. Aen., VI, 349: «gubernaclum».

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 98.8: Et benkì Palinuru usava tali paroli non lassava mica lu timuni di la navi... || Cfr. Aen., V, 852-53: «clavumque adfixus et haerens / nusquam amittebat».

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 23.9: 6. adimandau quillu qui tenia lu timuni et guvernavasi commu avia nomu quillu hedificiu. || Cfr. Val. Max, I, 5, 6: «gubernatoremque».

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 146.14: ed esso Gias succede rettore col gubernaculo de la nave, egli quasi maestro conforta li uomini, e volle a riva il timone. || Cfr. Aen., V, 177: «clavumque».

[8] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. III [Phars., III, 509-726], pag. 54.7: l'uno nemicho gettò il riemo contra l'altro, questi gettoe lo temone con le forti braccia... || Cfr. Luc., Phars., III, 672: «totum validis aplustre lacertis» (con traduzione interpretativa di un lessema lat. prob. non compreso).

[9] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 294v, pag. 118.19: unde temo etiam dicitur gubernaculum navis, qui dicitur timuni.

[10] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 311.36: hoc gubernaculum, li et hic clavus, vi, el temone.

[11] F Doc. zar., 1383: Item una marciliana con dug timoni... || Leljak, Inventari, p. 350 (testo rivisto sul ms.).

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 110.5: rupti li temmuni, e li arbori in grande stridore sentuti...

- [In contesto fig.].

[13] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 21.4: In della navicella di san Piero prese Elli lo temone per menarla.

[14] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 1-21, pag. 636, col. 1.17: Qui vol exemplificare la obedienzia de quella gente al setentrion, çoè allo Spirito Sancto, sí come lo più minimo marinaro obedisse al so nochero, lo quale ha per offizio de girar lo timone della nave per condurla a salute o ver porto.

[15] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 7, pag. 59.4: In nulla cosa mi sento Dio tanto irato contra di me, quanto in ciò, che essendo me indegno di restare al remo, mi ha posto a governare il timone nella nave per la Chiesa.

[16] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 16, pag. 32.1: Ella [[scil. Filosofia]] siede allato al timone, siccome fa il buono marinaio, e dirizza la via a coloro, che navicano per i luoghi dubbiosi.

1.1 [Astr.] [Con rif. alle stelle di una costellazione].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 9, pag. 16.18: E trovamo una nave desegnata de stelle poco delogne dal polo del mezzodie, la quale tene le sponde e 'l castello e le vela revolte enverso la parte de settentrione, e li temoni e lo fondo tene revolto enverso la parte del mezzodie...

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 182.29: La XXXIIJ è infra li due timoni nella trave che è nel fondo della nave.

1.2 Fig. Ciò che regola e indirizza l'azione (di qno). Estens. Attività o facoltà di regolare o indirizzare l'azione o la condotta (di qno).

[1] Torrigiano (ed. Catenazzi), XIII sm. (fior.), V 487.13, pag. 268: e quest'è de l'amor la propia cosa, / che pur al suo timon l'arma si guida, / perciò ciascuno amante dio lo cosa.

[2] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), son. 51.4, pag. 769: Dicendo i' vero altrui, fallar non curo, / ch'alcuna volta il dritto si ritrova, / né nnon conven già che ccolui si mova / che fa 'l ver su' timon...

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 40.63, pag. 102: Pella qual mal ne potesse avvenire / A sè o ad altrui: e puossi questa porre / Per timon di chi vuol virtù seguire...

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 43-51, pag. 785.22: E veramente la croce è lo timone de la santa Chiesa, et in segno di ciò sempre la santa Chiesa si manda innanti sì fatto gonfalone...

- Fras. Essere al timone: determinare e disporre il corso di ciò che accade.

[5] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 660.3: Il corso del tempo ch' è in mezzo, si conduce ora con aspro movimento, ora con tranquillo, sì come la fortuna, ch' è al timone, il resse... || Cfr. Val. Max., IX, 12.praef.: «gubernaculum rexit».

- Fras. Mettere al timone: affidare la guida (a qno).

[6] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 6.18, pag. 214: Ma chi cantare vole e valer bene, / in suo legno a nochier Diritto pone / e orrato Saver mette al timone, / Dio fa sua stella...

- Fras. Volgere il timone: cambiare linea di condotta; comportarsi diversamente.

[7] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), D.7.16, pag. 226: perché quel che me fiede, / non cognossendo, a tal porto mi mena, / che se con l'ochio de discrizïone / mirasse l'ago, volzeria el timone.

1.2.1 Esercizio delle funzioni proprie del potere politico (su un territorio o una comunità).

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 6, pag. 514.24: Con queste lettere che altro gittoe fuori de le sue mani se non li timoni del suo imperio? || Cfr. Val. Max., VII, 6, 1: «imperii sui gubernacula e manibus abiecit».

- Fras. Porre al timone: porre al comando.

[2] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1119.16: essendo buoni uomini riputati dagl'ignoranti, al timone di sì gran legno, in tanta tempesta faticato, sono posti.

1.2.2 Chi governa.

[1] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 64b.15, pag. 329: Però el gran temone, / governator de terra de li dei, / sempre la campa da le man' d'i rei!

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.132, pag. 126: E dietro i passi del fervente ardore / passeggiava Concordia, Gracia, Pace / et Indulgencia con Compassione; / e dietro a tal temone / seguia Benignità mite e vivace...

2 Stanga sporgente anteriormente dal carro, alla quale si attaccano gli animali da tiro.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 755.28: Giuturnia per questa paura commossa il menatore del carro di Turno piglia e lui, lasciato il timone, alla lungi abbandona... || Cfr. Aen., XII, 470: «longe lapsum temone reliquit».

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 109-123, pag. 704, col. 2.24: Po' dixe che questo animale se organò de VIJ teste, delle quae le tre erano suso 'l timone, e le quatro suso 'l carro, in çascuno cantone una...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 57.5: Lo carro era d'oro; lo temone d'oro; la piegatura della ruota era d'oro... || Cfr. Ov., Met., II, 107: «temo aureus».

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 413.17: caccia a terra del carro Metisco, guidatore del carro de Turno, e lassalo pendente col timone... || Cfr. Aen., XII, 470: «temone».

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 2, pag. 204.20: Fassi uno edificio quadrato di tavole con denti minutissimi dinanzi, risegati a modo di spiga, e dietro da questo edificio ha due timoni a modo di giogo, ne' quali il bue legato tiene il collo, e mettesi innanzi il dificio. || Cfr. Palladio, Op. Agr., VII, 2, 3: «temones».

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 123.8: Puse l'una carretta allato a l'aitra e lli tomoni aizao deritti in airo.

- [Prov.].

[7] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 693, pag. 26: La mosca sul temon ni 'l pliga ni 'l desten / Ke 'l carr no vadha inanze per quel ni plu ni men.

[8] a Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 119.18: Mosca in timone nè leva nè pone.

2.1 [Astr.] [Con rif. alle stelle della costellazione dell'Orsa Maggiore o Minore che disegnano il timone di un carro].

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 311.25: 7. Immagini quel carro ec. Cioè la costellazione dell' Orsa minore, al qual carro l' asse del nostro Cielo, cioè quella linea che noi imaginiamo avere l'un capo nel Cielo settentrionale, l'altro ne l' australe, continua dì e notte infino al volgere del timone...

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IV [Phars., IV, 465-538], pag. 68.39: tutti con gli occhi humidi ragguardavano le stelle del cielo, e temevano, piegato il temone dell'Orsa... || Cfr. Luc., Phars., IV, 523: «Vrsae temone».

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 3.23, pag. 344: Vedi il Carro, che intorno al polo rota; / vedi Bootes, che guida il timone...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 11, 112-115, pag. 315.24: Onde è da sapere che il Carro si chiama quelle sette stelle che girano intorno alla tramontana nel polo artico, che ne vanno quattro innanzi accompagnate due e due, e tre vengono poi in filo; ma l'ultima torce un poco allato, e questa ultima sta sempre diritta al segno Leo, onde quando Leo è per tramontare, questo timone è dritto verso l'occidente e le quattro dinanzi ànno già data la volta tra l'occidente e settentrione...