0.1 trafago, trafeo, traffichi, trafficho, traffico, trafichi, traficho, trafico.
0.2 Da trafficare.
0.3 Lett. sen., 1294: 1 [5].
0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1294; Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); Pistole di Seneca, XIV m. (fior.); Doc. fior., 1364-65.
In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. ver., 1381.
In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Attività economica con cui si trasferisce un bene da un soggetto a un altro. 1.1 Estens. Trasferimento di un bene (anche in maniera illecita o contraria alla morale). 2 Contatto. Locuz. verb. Avere traffico (con qsa): trattare (qsa), avere attinenza con (qsa). 3 Relazione o interazione di natura sociale (anche fig.). 4 Estens. Faccenda, attività. 4.1 Movimento animato di persone che vanno e vengono.
0.8 Diego Dotto 29.09.2015.
1 Attività economica che con cui si trasferisce un bene da un soggetto a un altro.
[1] Stat. sen., 1343 (2), L. 3, pag. 139.17: se en prima dinanzi a' consoli ogni anno del mese di gennaio non prometta e dia ricolta idonia di L libr. di den. overo di più considerato el trafficho et la valuta de le cose le quali usa di vendare et di portare...
[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 14, pag. 63.21: Li Pisani, li quali su pluy atti a mircancii chi a battagli, et pluy a guadangnu chi non ad armi, per non perdiri li loru trafichi, non volciru aspittari, ma fichiru vila et andarusindi in Palermu.
[3] Doc. fior., 1364-65, pag. 68.16: la qual bottegha e trafficho del guado nel vero erano chomuni tra i detti Giovanni e Dino...
[4] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 7, pag. 7.20: Parevale vedere uno certo luogo fuori di questo mondo, nel quale ella vedea moltitudine di gente fare diverse operazioni e viluppi di svariati traffichi...
- Locuz. verb. Avere traffico (di qsa).
[5] Lett. sen., 1294, pag. 65.5: perciò che non voglio che nè io nè altri abia neuno suo trafficho propio...
[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 473 rubr., vol. 1, pag. 305.9: Che la podestà constrenga giurare a la Mercantia ciascuno che abia traffico d'alcuna mercantia.
[7] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 14, pag. 28.21: Et se alcuno delli decti officiale [[...]] avesse avuto i(n) della s(uprascrip)ta Villa alcuno traffico di merca(n)tia...
[8] Stat. ver., 1381, pag. 412.32: né trafago alguno possa né debia avero co(n) scuraori alguni e p(er)so(n)e che scuro o scurarà da mo' enançi pagni de lana...
- Locuz. verb. Fare traffico (di qsa).
[9] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, dist. 2, 1, pag. 222.4: et anco a tucti coloro che fanno alcuno traffico o lavoro di fuore da panni, che sie tassato di tucto quello che lavorano e trafficano di fuore da panni che pertegnano a la decta Arte.
[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 106, vol. 1, pag. 462.20: sanza riprensione di loro coscienza vendevano e comperavano, faccendone traffico come d'un'altra mercatantia.
- Fig.
[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 11, pag. 46.20: la povertae è tropo greve mercantia e tropo forte trafeo da menar, che a li fiae la constrençe gli homi a far molte cose desoneste e soççe per la gran penuria e fa biastemar De' e santi e assé femene fa andar a mal e far quel che no dexe né sta ben a far. || Cfr. G. Crisostomo, Neminem, 11.1: «paupertas, inquit, difficile negotium est».
1.1 Estens. Trasferimento di un bene (anche in maniera illecita o contraria alla morale).
[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 14, pag. 160.27: questa simonia è sopra tutti li traffichi de l'usure gravissima.
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 24, 79-96, pag. 625.16: E prima, furto, o vero ladroneccio, è uso e traffico della cosa altrui contra volontà del proprio signore...
2 Contatto. Locuz. verb. Avere traffico (con qsa): trattare (qsa), avere attinenza con (qsa).
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 4, 1-18, pag. 81.19: e la ragione àe due parti; cioè la inferiore e pratica che àe traffico co le cose mondane, e la superiore e teorica che traffica co le cose celesti...
3 Relazione o interazione di natura sociale (anche fig.).
[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 127.5: Dio è in noi e sono li trafichi del cielo, ché quello spirito viene da le sedie di cielo. || Cfr. Ov., Ars am., III, 549: «Est deus in nobis, et sunt commercia caeli».
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 33.3: Vedi in quante opere mettono mano, e in quante cose e in quanti traffichi...
[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 55, pag. 119.25: Ma filosofia è cosa sì onorevole, e santa, che s'alcuna cosa la somiglia, ella piace alla gente, bench'ella sia falsa, e bugiarda, perocché la gente stima l'uomo, ch'è ozioso, che sia partito da' romori, e da' traffichi del mondo, e tengasi securo, e contento di se medesimo. || Cfr. Sen., Ep., VI, 55, 4: «Otiosum enim hominem seductum existimat vulgus» e f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.): «la gente stima l'uomo che è ozioso essere strano e messo fuori di romore».
[3] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 330.21: Ancora dalla parte di fuori sono cagione de' sogni l' arte, gli ufici, i lavoríi, e ogni mistiere e traffico che si fa del continovo con istudio e con sollecitudine...
[4] Stat. fior., 1374, pag. 73.35: Ancora statuiamo et ordiniamo, che niuno della famiglia del detto Spedale [[...]] ardisca di rivelare o manifestare o far noto [[...]] a alcuno che non sia della famiglia del detto Spedale, se non forse solamente a alcuno de' padroni del detto Spedale, alcuna cosa o fatto, overo alcuno traffico, che s' appartenga allo Spedale...
4.1 Movimento animato di persone che vanno e vengono.
[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 21.33: Quando ad Aron parve tempo, levossi e (esso sapeva bene egli andamenti e traffichi de la casa), fecie sì che entrò ne la camera di Lucretia e quetamente si colchò co llei...
[u.r. 27.02.2024; doc. parzialm. aggiorn.]