0.1 trucida, truzida.
0.2 Lat. trucidare (DELI 2 s.v. trucidare).
0.3 Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.): 2.
0.4 In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Uccidere con ferocia e efferatezza. 1.1 Estens. Ridurre a nulla; annientare, distruggere. 2 Estens. Fare soffrire, tormentare (con rif. alle pene d'amore).
0.8 Diego Dotto 29.09.2015.
1 Uccidere con ferocia e efferatezza.
[1] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 48.6, pag. 27: perhò che speso achade un caso fero / che cuy de crudeltà esta truzida / viem preso e morto...
1.1 Estens. Ridurre a nulla; annientare, distruggere.
[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 154, comp. 26.13, pag. 96: Ermafrodito nobile, / nela fontana lucida / la nimpha tanto agroppola, / che, l'un e l'altro inmobile, / çaschun sua forma trucida / e l'un l'altro constroppola.
2 Estens. Fare soffrire, tormentare (con rif. alle pene d'amore).
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 291.7, pag. 189: ma per quel Dëo che d'amor me trucida, / or pur te donarò eo le belle labra».
[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 83, comp. 14.14, pag. 82: ch'io te prometto, per lo Stigio palido, / che questa may l'amor tuo più non trucida».