NUNCUPAZIONE s.f.

0.1 noncupacion; f: nuncupazione.

0.2 Lat. nuncupatio, nuncupationem (DEI s.v. nuncupazione).

0.3 f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.): 2; Doc. padov., c. 1375: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Dir.] Atto di rendere oralmente il proprio testamento in presenza di un notaio o dei testimoni. 2 Atto di pronunciare solennemente (un voto).

0.8 Diego Dotto 28.05.2015.

1 [Dir.] Atto di rendere oralmente il proprio testamento in presenza di un notaio o dei testimoni.

[1] Doc. padov., c. 1375, pag. 44.24: Chialoga Zuane dequandrio de Martin, zagando en leto agrevò de infirmitè ma de sana mente e de bona volu(n)tè e dretamentre parlando, no se voia(n)do partir de q(ue)sto mondo sença testame(n)to, p(er) no(n)cupacion solepne sì (con)pone so cotal testam(en)to, cossì digando.

2 Atto di pronunciare solennemente (un voto).

[1] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. I, cap. 217, vol. 1, pag. 218.1: e che egli, prima fatto consolo non auspicato, rivocandolo dalla schiera stessa gli Dii e gli uomini, non avere obedito; e ora le coscienze di pretori, e 'l Campidoglio, e lla solenne nuncupazione di boti aver fugiti... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXI, 63, 7: «nuncupationem fugisse».