0.1 scintilla, scintille, sentila, sentilla, sentille, sintilla, sintille.
0.2 Lat. scintilla (DELI 2 s.v. scintilla).
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 5.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.); f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
0.5 Locuz. e fras. divina scintilla 1.1.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Frammento incandescente che si stacca da materiali in combustione e si spegne rapidamente. 2 Estens. Fenomeno luminoso, vivo e intenso, di norma discontinuo. [In partic.:] corpo che emana una luce viva e intensa. 2.1 Fig. Divina scintilla: illuminazione della grazia di Dio. 3 Estens. Goccia. 4 Estens. Pupilla. 5 Fig. Ciò che dà impulso o origine (a qsa). 5.1 Estens. Quantità minima. 6 Fig. Manifestazione intensa di un sentimento (con valore neg. o pos.).
0.8 Diego Dotto 28.05.2015.
1 Frammento incandescente che si stacca da materiali in combustione e si spegne rapidamente.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 3, cap. 7, pag. 48.4: E questo se truova inello libro de la Sapiença: «Secondo ke le lute, overo scintille del fuoco, vano discurrendo per loro legiereçça, cusì li iusti sirano legieri».
2 Estens. Fenomeno luminoso, vivo e intenso, di norma discontinuo. [In partic.:] corpo che emana una luce viva e intensa.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.91, vol. 3, pag. 468: L'incendio suo seguiva ogne scintilla; / ed eran tante, che 'l numero loro / più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla.
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 70-81, pag. 673, col. 1.5: qui toca come 'li fiuri e l'acqua e quelle sintille' erano umbriferi topazii, çoè substantie intellectuai...
[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 97.6, pag. 79: no me sereber cari nì tesoro / respeto lo spyendor de le sentille / ch'escono de le toy dolçe pupille...
[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 664.14: Qui tocca de' fiori e dell' acqua, e di quelle faville quello che elle sono. Lo fiume è il lume divino e la gloria di Paradiso; le scintille, li Angioli...
[5] F Lancia, Chiose Commedia, 1341/43 (fior.), Par. 28.91-93: ogni scintilla, cioè ogni agnolo... || Azzetta, Lancia. Chiose, p. 1180.
[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 9, 109-117, pag. 296.7: quando lo raggio del Sole viene in su l'acqua chiara manda splendore e scintille a la parte opposita.
[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 28, 88-96, pag. 746.21: Lo incendio suo; cioè di ciascuno Angelo, seguiva ogni scintilla; cioè ogni favilla seguiva lo suo incendio, sicchè quante erano le faville, tanto erano l'incendi, cioè li Angeli.
2.1 Fig. Divina scintilla: illuminazione della grazia di Dio.
[1] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 41.129, pag. 225: e come tu dicesti: 'ecco l'ancilla', / così mi scalda del tuo foco ognora, / lo quale in carità tanto sfavilla, / ch'attuta e vince li furor mondani, / e tocca il cor con divina scintilla.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, pag. 706.25: 4 E il candido viso di lucenti sintille per lo caldo rigato [[...]] tale nello aspetto rimase quale nella aurora freschissima rosa si manifesta.
[2] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XVIII, cap. 8, pag. 712.25: Per queste parole non volle dare ad intendere il nostro Salvatore che in tanto ardore sia ricercata per refrigerio una sintilla d'acqua... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
- [In contesto fig.].
[3] Poes. an. tosc. or., XIV, [68].7, pag. 81: Po' che 'l bascio sento - ben vò le mamille / c'ànno odor d'unguento - pur le sue scintille / a ber non sirò lento - con le mie masille / più che volte mille - vòmi innebriare.
[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 44, pag. 261.8: Il cielo, che è sì gran cosa, s'asottiglia a venire in giù a quell'occhio, e l'occhio s'alarga al vedere in su; e così gran parte, quanto è la quarta parte del cielo, entra in sì picciola cosa come una sintilla d'un occhio.
5 Fig. Ciò che dà impulso o origine (a qsa).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 251, pag. 185: Alchun sí è de quii k'entri peccai dormïa / Perzò ke la usura, ke malament l'impïa, / A rend lo mal tollegio trop g'av ess grev sentilla, / Dond el dai soi peccai zamai no se despïa.
[2] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 4, pag. 30.20: hanno mandato messer Giliberto e me ambasciadori a procurare la pace di tanta e di tale discordia, a ciò che non si stenda più innanzi tra li cittadini e a ciò che la picciola scintilla non diventi fiamma grande.
[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 1, pag. 536.6: diligentemente pensare et occurrere cum remedij oportuni che le tyranie no abiano possa a che 'l no se leve alcuna sintilla o scandalo de rebellione...
[4] ? Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 39.5: Per quel balsamo puro che distilla / da le tuo chiare luci e vive fonti, / son sì le vene chiuse e i nervi ponti, / che 'l cor ne spasma e la mente vaccilla, / temendo, donna, che la tuo sintilla / non arda meco...
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, proemio, pag. 33.30: per la quale cosa, come appare nel testo, una piccola scintilla di speranza raccende in grazia per la predetta misericordia l' uomo.
6 Fig. Manifestazione intensa di un sentimento (con valore neg. o pos.).
[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 21.6, pag. 93: Tutte le nostre infermità più prave / E più coperte mostran lor scintille / Nel ricadere nelle prime pille, / E più acqua conven che poi le lave.
[2] f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.), 27.70: Virgo, se amor de l'umiltà t'aggrada, / quando dicesti: «Padre, ecco l'ancilla!», / fa che la voce mia giusta non cada! / Io te ne prego, e per quella sintilla / del superno splendor, la cui gran lampa / la nostra morte in croce dipartilla. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.