SCINTILLARE v.

0.1 scentillare, scintilla, scintillan, scintillando, scintillano, scintillante, scintillanti, scintillar, scintillarà , scintillare, scintillàssaro, scintillava, scintillavano, scintilli, scintillino, scintillo, sentilar, sentilla, sentille, sintilla, sintillando, sintillano, sintillanti, sintillare, sintillavano; f: sentillo.

0.2 Lat. scintillare (DELI 2 s.v. scintilla).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.); f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Emettere scintille. 1.1 [Di un vulcano:] emettere lapilli. 2 Risplendere di una luce viva e intensa, di norma discontinua. 2.1 [Rif. agli occhi:] mostrarsi vivido. 2.2 Fig. Essere ancora vivo. 3 Pron. Fig. Manifestarsi in modo improvviso e acuto. 4 Fig. Provare un sentimento vivo e intenso.

0.8 Diego Dotto 28.05.2015.

1 Emettere scintille.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 1, 49-63, pag. 21.36: lo Sole nella sua rotondità viddi gittare raggi d'intorno e scintillare, come scintilla lo ferro rovente quando è battuto dal fabro col martello...

1.1 [Di un vulcano:] emettere lapilli.

[1] f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.), 57.4: Se le Colonne, o fra Cariddi e Silla, / quando da l'Oceàn vien l'alta inchiesta, / leggesti mai, o de la gran tempesta / che fa Vulcan quando ch'al ciel sintilla... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2 Risplendere di una luce viva e intensa, di norma discontinua.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 18, pag. 28.2: e vegonse li suoi raggi quasi scintillare e guaghegiare, e è la più delettevele stella a vedere al viso umano che sia...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.113, vol. 3, pag. 150: Tu vuo' saper chi è in questa lumera / che qui appresso me così scintilla / come raggio di sole in acqua mera.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 3.22, pag. 11: E possa che nel piacere si accende, / li beg ogli se levano suave, / per confortare la sua chara ancilla; / unde quine sentilla / l'aspra saetta che percosso m'ave...

[4] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 6, pag. 1: Sì chomo te mostrasti a la Sibilla / nel zerchio d' oro chol to fio in brazo / atorno el sole quando el plu sentilla...

[5] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 4, pag. 10: Già rutilava la bella aurora / quando oriente inbiancha l'emisperio, / e 'l sol sentilla per parer di fora.

[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 9, 109-117, pag. 296.4: la quale lumera, qui appresso me; cioè in questo luogo presso a me Folco, così scintilla; cioè così sfavilla...

[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 14, 103-111, pag. 425.35: Si movean lumi; cioè beati spiriti a modo di lumi rilucenti, scintillandoforte; cioè gittando fulgori...

[8] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 31, 25-42, pag. 812.37: Scintillandoa lor vista; cioè gittando raggi, che illuminano la vista de' beati...

- [In contesto fig.].

[9] f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.), Cap. I, 19:Sonno s'intende per chi non si vede / di vizio in vizio al fondo ruinando / dove mai lume di vertù non fiede, / pur la favilla strema scintillando, / che non si spegne mai nell'omo al tutto, / sinderesis Tommaso chiamando. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- Sost.

[10] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 2.3416, pag. 328: Perché son più lontan dal nostro aspetto / Le ottave stelle, sì che gli occhi fanno / Di questo scintillar falso concetto.

[11] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 13-24, pag. 206, col. 1.3: Significava nel chiarir di fori, çoè che vide nel sentilar della chiareça de quell'anima la disposizione, ch'ella avea, ch'era atta ad omne so piasere.

2.1 [Rif. agli occhi:] mostrarsi vivido.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 25, vol. 3, pag. 303.3: chè il cuore ch'è infiammato d'ira batte fortemente, lo corpo triema, la lingua balbetta, la faccia iscalda, gli occhi scintillano sì che non puote conoscere li suoi amici.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 65.2: Io non avea dette queste parole, che i lucenti occhi della bella donna scintillando guardarono ne' miei con aguta luce...

2.1.1 Fig. Manifestarsi in modo intenso e improvviso (attraverso lo sguardo).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 141, pag. 206.2: Ma i savi non ridono a questo modo, anzi, quando odono o veggono cosa che piaccia loro, sorridono, e di questo sintilla per gli occhi una letizia piacevole...

2.2 Fig. Essere ancora vivo.

[1] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 27.9, pag. 63: Ma tu me dai casion ch'io me lamenti, / perché l'atender acrescie 'l dolore; / né già te pòy scusar soto 'l colore / de ciò che stai, perché ben no ne senti; / perché l'è da sperar fin ch'el sintilla, / come tu say, el calor naturale.

3 Pron. Fig. Manifestarsi in modo improvviso e acuto.

[1] f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.), 10.17: poi, quando un tanto segno / penso mortal, mi si sentilla un gelo / e dico: «È donna? Anzi beata in cielo!». || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

4 Fig. Provare un sentimento vivo e intenso.

[1] f Serdini, Rime, a. 1420 (sen.), 11.65: Io punto, anzi ferito, Amor ringrazio / che di benigna e mansüeta cosa / m'ha fatto degno possedere il viso; / l'alma sacrificata e glorïosa, / per cui sentillo in dolce vita e spazio, / fammi nel secol nostro un paradiso... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.