SPETTÀCOLO s.m.

0.1 ispettacolo, spectacol, spectaculi, spectaculo, spectaculu, spetacol, spetaculo, spettacoli, spettacolo, spettaculi, spettaculo.

0.2 Lat. spectaculum (DELI 2 s.v. spettacolo).

0.3 Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); f Frontino volg., a. 1381 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. fare spettacolo 1, 2; farsi spettacolo 1; spettacolo dei gladiatori 2; spettacolo gladiatorio 2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Ciò che si presenta alla vista (in partic. come fenomeno notevole per singolarità, con valore pos. o neg.). 1.1 Fig. Oggetto di attenzione. 2 Nell'antica Roma, manifestazione destinata a un ampio concorso di pubblico (con rif. al teatro o ai ludi). 2.1 Estens. Luogo in cui si svolge una manifestazione destinata a un ampio concorso di pubblico (con rif. al circo o al teatro). 2.2 Trofeo. 3 Atto di vedere; vista.

0.8 Diego Dotto 28.05.2015.

1 Ciò che si presenta alla vista (in partic. come fenomeno notevole per singolarità, con valore pos. o neg.).

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Malco, cap. 1, pag. 191.32: anzi se ne vedesseno alcuna [[formica]] per troppo peso essere caduta, l'altre là correvano ad aiutare e rilevavanla. E in questo spettacolo tutto il giorno istetti con gran diletto.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 5, pag. 181.1: La qual cosa parrae alquanto maggiore se alcuno conoscerà, la fronte di quella bara essere stata adornata con li trionfi di Macedonia. [[...]] Lo quale spettacolo, al mortorio giunse bellezza di secondo trionfo... || Cfr. Val. Max., II, 10, 3: «quod spectaculum funeri speciem alterius triumphi adiecit»; att. da un ms. tardo per prob. recupero del latinismo: cfr. f Valerio Massimo (red. V1, ed. Lippi Bigazzi), a. 1336 (fior.), L. II, cap. 5, pag. 15v.59: «La quale veduta, o Paulo, t'agiunse bellezza di secondo triunfo a la tua sepoltura».

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 180.21: E ogni cosa avrebbero ragguardato; se già il premisso Achate non fusse issuto presente, e insieme co lui la sacerdotessa di Febo e di Trivia, e Deifobe di Glauco, parla cotali cose a Re: questo tempo a sè non dimanda questi spectaculi. || Cfr. Aen., VI, 37: «non hoc ista sibi tempus spectacula poscit».

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 37.18: e çaschun gli guarda, e corran a bauchar-ghe sovre chomo ad un novo spetacol o a stracitaor, e dan da rier a tuti... || Cfr. G. Crisostomo, Neminem, 8.5: «risus et spectaculum omnibus etiam ipsis famulis suis fiunt».

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 520.11: Quelli impliciti en li laçi l'uno e l'altro çase; quello convoca li domenedie; li presi si donà spettaculi. || Cfr. Ov., Ars am., II, 581: «praebent spectacula capti».

[6] f Tratt. provvidenza di Seneca, XIV s.q. (fior.), pag. 423.42: A noi alcuna volta è diletto, se garzone con animo costante, fiera con furore vegnente allo spiedo riceve, se riscontro del leone sanza paura sostiene. E questo è spettacolo tanto e più grazioso, quanto uomo più onesto l'ha fatto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen., Prov., 2, 8: «tantoque hoc spectaculum est gratius».

[7] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XXII, cap. 24, vol. 9, pag. 230.10: in sì grande spettacolo del mare quando si muta di sì diversi colori... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[8] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. VIII: E era al postutto brutto e miserabile spettaculo che allora Grecia, donna del mondo per possanza e per degnità e sempre vincitrice dei re e delle genti e ancora donna di molte cittadi, vegghiare all'altrui sedia... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 37, pag. 213.16: La quar cosa vegando, tuti queli Lungibardi chi eram a questo spetaculo monto se maraveiàm...

[10] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 178.16: la quale cità XVII dì arse continuamente et remase la dicta cità miserabele spectaculo ad tucti quilli che lla vedeano.

- Fare, farsi spettacolo: far diventare oggetto di derisione o disprezzo.

[11] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. I, [cap. 5], pag. 13r.6: e li Numidi industriosamente lassavano li loro cavalli andare sença ritegno e desideravano de essere derisi e farsi spetaculo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Fr., Strat., I, 5, 16: «barbari in spectaculum usque resoluti sunt».

[12] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. XV: e per quello avendoli fatto tagliare crudelmente tutte le membra, le orecchie, naso e labbri, avevalo fatto miserabile spettaculo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[13] f Neminem laedi volg., XIV (tosc.), Cap. 6, pag. 106, col. 1.6: Sono fatti riso, e spettacolo di scherne a tutti, eziandio a essi suoi famigli... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. G. Crisostomo, Neminem, 8.5: «risus et spectaculum omnibus etiam ipsis famulis suis fiunt».

1.1 Fig. Oggetto di attenzione. || (Dalla Riva).

[1] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 32, pag. 195.11: La siconda compagna ch'io meno è la purissima castità, colla quale mi diletto, perché ella è [[...]] carro de' confessori, spettaculo delle vergine, refugio delle vedove...

2 Nell'antica Roma, manifestazione destinata a un ampio concorso di pubblico (con rif. al teatro o ai ludi).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 192.10: essendu tutta Grecia assemblata a lu spectaculu aristonicu, T. Quintu Flaminiu, cummandatu c'appi lu bandituri que ogni homu tacissi, cumandau que quisti paroli fussiru ricitati... || Cfr. Val. Max., IV, 8, 5: «ad Isthmicum spectaculum».

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 7, pag. 56.24: E così s. Agostino, biasimando la letizia del mondo, dice; Che è la letizia del Secolo, se non una impunita nequizia, cioè lussuriare, inebriare, cantare, e giucare, e stare a vedere li vani spettacoli?

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 16, 19-27, pag. 429.23: e questo si chiamava lo spettaculo della gladiatura...

[4] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 20.6: Com'è grande il tuo beneficio d'aver liberata l'Asia dall'iniquo e grave tributo o vettigale degli edili [che facevano grandi spettacoli e giuochi fare per sollazzo del popolo]!

- [In contesto fig.].

[5] Gl f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. I, cap. 6, pag. 21.34: Pertanto adunque, che 'l nostro campione dovea intrare alla battaglia contro al demonio, quasi come dinanzi a uno spettaculo, cioè una mostra di pruova, però lo scrittore della sacra istoria raccontando in lui speziali virtudi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Fare spettacolo: far diventare oggetto di pubblico divertimento.

[6] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XIV, cap. 9, vol. 5, pag. 195.16: questo dico, vero cavaliere di Cristo, ammaestrato da lui, unto da lui, crocifisso con lui, glorioso in lui, fatto in lui spettacolo nel teatro di questo mondo alli angioli ed alli uomini... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Cor 4, vol. 10, pag. 95.9: Pensomi e credomi, che Dio dimostrò noi apostoli, sì come destinati alla morte; imperò che siamo fatti in questo mondo spettacolo alli angeli e alli uomini. || Cfr. 1 Cor., 4.9: «quia spectaculum facti sumus mundo et angelis et hominibus».

- Spettacolo dei gladiatori, gladiatorio: combattimento dei gladiatori.

[8] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IX.42], vol. 6, pag. 413.21: Questo garzone lascivamente colui consolo motteggiando, era spesso usato di dire, che sotto esso spettacolo gladiatorio lui da Roma avea menato, acciò che a lui amatore d'esso servisse. || Cfr. Liv., XXXIX, 42, 9: «spectaculum gladiatorium».

[9] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, sommario, pag. 282.37: Come Scipione fece lo spettacologladiatorio, nel quale, tra gli altri, due regoli cugini combatterono, e appresso fece fare i giuochi funerali.

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 21, pag. 322.26: A questo spettacolode' gladiatori furono aggiunti i giuochi funebri secondo la copia del provinciale e castrense apparecchiamento.

2.1 Estens. Luogo in cui si svolge una manifestazione destinata a un ampio concorso di pubblico (con rif. al circo o al teatro).

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 536.23: Le fante maistre delo lado fi amade ali spettacoli della [scena], tanto de belleça ha quella mobilitade. || Cfr. Ov., Ars am., III, 351: «Artifices lateris, scenae spectacula, amantur».

[2] Gl f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 349-52], pag. 102r.16: Et açonçe Ovidio una cason et dise che quelle, le quali è amaistrade delo lado, fi amade ali spettacoli dela scena (çò è a quelli luoghi ove fieva antigamente recitadi li libri deli poeti)... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] f Deca terza (B), L. III-IV, XIV m. (tosc.), L. IV, cap. 58, pag. 108, col. 1.19: e grandissima parte n'andò sopra il teatro e intorno, come erano usati, e davanti allo spectaculo stettero nel parlamento. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXIV, 39, 1: «ante spectaculo contionum».

[4] ? Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 34-42, pag. 176.5: Questi fece guerra coi Latini e vinseli, ordinò li luoghi da sedere ai Padri nello spettaculo...

2.2 Trofeo.

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 15, vol. 8, pag. 648.4: Onde Nicanore, elevato di somma superbia, avea imaginato di ordinare uno comune spettacolo di Giuda. || Cfr. 2 Mc., 15.6: «commune tropeum statuere de Iuda».

3 Atto di vedere; vista.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 132.20: Queste corpora ne iessiro nude de campo a Parisci alla sepoitura. L'aitra iente non fu coita allora, anche demorao dìe quattro in piana terra, in spettaculo de onne iente.