FUGGENTE agg./s.m./s.f.

0.1 fugente, fuggente, fuggenti, fugiente, fuiente; f: fuggentisimi.

0.2 V. fuggire.

0.3 Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Che si allontana rapidamente per evitare un pericolo, un danno. 1.1 Che si muove velocemente, rapido. 1.2 Che non si riesce a raggiungere. 1.3 [D'un corso d'acqua:] che scorre; [del mare:] impetuoso. 1.4 [Detto del fuoco, con rif. ad una colata lavica]. 2 Fig. [Detto di beni materiali:] destinato ad andare rapidamente perduto. 3 Sost. Chi si allontana rapidamente da un pericolo o da un danno.

0.8 Sara Ravani 25.05.2015.

1 Che si allontana rapidamente per evitare un pericolo, un danno.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 174.10: E pazzo, seguita la fuggente moglie come fiera salvatica... || Cfr. Ov., Met., IV, 515: «utque ferae sequitur vestigia coniugis amens».

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 746.16: 16 chiudono la via erbosa da' solchi con chiusura di canne, con loro congiunte con tegnente vinco, non in altra maniera che appaiano le 'ngannevoli reti stese a' passi de' fuggenti animali.

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 60, par. 22, vol. 1, pag. 241.5: e quegnunche troverà alcuna bestia fugente overo smarrita ad alcuno dei dicte tronbadore essa degga asegnare...

[4] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 145.3: Ecco lo Saracino fugente, nuova cagione di gran vittoria, vede già in dei suoi campi l' arme di Cesare. || Cfr. Ov., Rem. Am., 155: «Ecce, fugax Parthus, magni nova causa triumphi».

[5] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 301.4: e quando ipso se foy bene dellongato et era bene aviato de persequitare lo fugente ciervo, Phylistenes per reposarese desmontao da ccavallo e Pirro mantenente lo assaglyo et occiselo.

1.1 Che si muove velocemente, rapido.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 749.4: E all'omero le pende l'arco dell'oro e l'arme di Diana; e, s'ella alcuna volta percossa fugge, col rivolto arco dirizza le fuggenti saette.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 103.16: io ritrassi loro ch'erano rivolti col fuggente navilio. || Cfr. Ov., Met., XIII, 229: «aversos profuga de classe reduxi».

[3] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VIII [Phars., VIII, 637-662], pag. 156.32: Abbiendo così detto, e caduta tra le mani de' suoi, fue presa e portata via nella fuggente nave.

- Che se ne va.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 229.1: Così smorio lo dio, come il fanciullo; e prese gli caduti membri: e ora lo confortava, e ora rasciugava le triste ferite; e ora sostenea la fugente anima coll'aiuto dell'erbe. || Cfr. Ov., Met., X, 188: «nunc animam admotis fugientem sustinet herbis».

1.2 Che non si riesce a raggiungere.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 101.2: aiu intratu in diversi terri et in tanti mari, cum multi periculi et travagli, et a la fini pigliammu portu di la fugenti Italia... || Cfr. Aen., VI, 61: «iam tandem Italiae fugientis prendimus oras».

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 166.9: mentre che noi per lo tempestoso mare seguiamo la fuggente Italia e siamo vôlte per l'onde. || Cfr. Aen., V, 629: «Italiam sequimur fugientem».

1.3 [D'un corso d'acqua:] che scorre; [del mare:] impetuoso.

[1] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 40, pag. 106: Fel Antichristo farà li encantamenti, / sì andarano dentro al mar fuiente, / sì l'à turbar perfin al fundamento: / levarà le unde fin al seren luçent.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 221.11: Tantalo non si chinò per pigliare la fugente acqua: la ruota di Ission si maravigliò... || Cfr. Ov., Met., X, 42: «nec Tantalus undam / captavit refugam».

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 152.16: Oh come è dilettevole e quanto è grazioso con tranquillo e libero animo il priemere le ripe de' trascorrenti fiumi e sopra i nudi cespiti menare li lievi sonni, li quali il fuggente rivo con mormorevoli suoni e dolci senza paura nutrica!

1.4 [Detto del fuoco, con rif. ad una colata lavica].

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 118, S. Bartolomeo, vol. 3, pag. 1040.9: E 'l monte che a lato ha l'isola di Vulcano suole essere nocevole con li abitanti in ciò che mettea fuoco [[...]] sì che insino al die d'oggi a coloro che 'l veggiono appare quasi figura di fuggente fuoco. || Cfr. Legenda aurea, CXIX, 170: «quasi figuratio fugientis ignis».

2 Fig. [Detto di beni materiali:] destinato ad andare rapidamente perduto.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 74, pag. 184.4: la felicità medesima s'ella non si tempera, affligge; e s'ella a questi beni fuggenti s'affida, ella è tosto abbandonata...

[2] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XI, ep. 74, pag. 39, col. 2.15: E s'ella a questi beni fuggentisimi s'afida, ella è tosto abandonata... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Ep., XI, 74, 18: «Si fugacissimis bonis credidit».

3 Sost. Chi si allontana rapidamente da un pericolo o da un danno.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 7, pag. 207.5: L'altro giorno dimostrò Pompeio, colà a Durazzo, come non avesse niuna pietà sopra di voi: così uccidevano li fuggenti come li combattenti.

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 28, vol. 2, pag. 41.14: Quivi fu grande uccisione di fuggenti, sì com'egli avviene, quando l'uomo combatte più per ira, che per [valore]...

[3] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VII [Phars., VII, 250-336], pag. 127.4: Ma, o giovani, io vi priego che niuno volglia talgliare il dosso di colui che fugge, lasciategli ire, sì che i fuggenti siano cittadini.

[4] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 119.5: Del fugiente coll'avere altrui.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 62, terz. 1, vol. 3, pag. 188: Mentrechè i Fiorentini erano in volta, / Castruccio il ponte a Cappian fe pigliare / sicchè a' fuggenti fu la strada tolta.

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 32, pag. 432.14: Erano nel cospetto li fuggenti: ale di cavalieri sparte per lo lato campo, andando alcuni per le vie travolte, acciò che ad alcuni occorresse il nemico...

- S.f.

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 32.12: ed ee sopra 'l dosso della fuggente, e soffia ne' capelli spartile nel capo. || Cfr. Ov., Met., I, 541-42: «Ocior est requiemque negat tergoque fugacis / Imminet et crinem sparsum cervicibus afflat».

[u.r. 28.07.2017]