GIOSTRA s.f.

0.1 çostra, çostre, giostr', giostra, giostre, giostro, giottra, giustra, iosta, iostra, iostre, iustra, iustri, jostra, zostra, zostre.

0.2 Fr. ant. joste (cfr. DELI 2 s.v. giostra).

0.3 Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.); Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.); Siribuono giudice (ed. Contini), XIII sm. (pist.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Anche s.m. (giostro).

Locuz. e fras. appellare alla giostra 1; appellare di giostra 1; chiedere giostra 1; dare giostra 2, 2.1; domandare giostra 1; fare giostra 1; richiedere giostra 1; tirare ad altra giostra 3.2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Duello fra due cavalieri con lo scopo di dimostrare la superiorità nell'arte del combattimento. Estens. Esercizio cavalleresco, torneo. 1.1 [Rif. allo scontro fra due schiere di dannati nell'Inferno dantesco]. 1.2 Scontro militare, battaglia; duello fra combattenti. 2 Fig. Prova del proprio valore, gara, sfida in gen. 2.1 Fig. Gara di abilità verbale; prova letteraria, tenzone. 2.2 Fig. Schermaglia amorosa. 3 Fig. Contrasto interiore di sentimenti e di passioni (amorose).

0.8 Barbara Fanini 10.10.2015.

1 Duello fra due cavalieri con lo scopo di dimostrare la superiorità nell'arte del combattimento. Estens. Esercizio cavalleresco, torneo.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 50, vol. 4, pag. 170.12: Egli non è maraviglia, se questo cavaliere vinse la giostra, però che gli è meglio a cavallo che l'altro...

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 288.3, pag. 118: E sonvi tutt' i begli accontamenti che faceva· le donne e ' cavalieri, / battagli' e giostr' e be' torneamenti...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.6, vol. 1, pag. 364: corridor vidi per la terra vostra, / o Aretini, e vidi gir gualdane, / fedir torneamenti e correr giostra...

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 1-12, pag. 530, col. 2.38: Con campane, in convocare povolo et instrumire quando se roba, e tamburi in torniamenti e zostre...

[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 12, pag. 407.7: si era apparecchiato a giostra tenere uno Saracino a due Cristiani.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 12, vol. 2, pag. 176.19: unu pingituri di excellentissima arti avia comprisu unu cavallu vinenti da iustri...

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 95, pag. 672.23: Alcuni [[giovani]] apparecchiano le forti armi per mostrare in pacifiche giostre quant' elli sotto quelle sia poderoso.

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 181, vol. 2, pag. 373.2: Di questa mutazione di Milano ebbe in Firenze grande allegrezza, e fecesene grande festa e belle giostre...

[9] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 2.3, pag. 695: io con Tristan ne prendiria la giostra, / sol per veder gli occhiucce ner' co' more / di quel furel che m'ha 'nvolato el core...

[10] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 314.7: hec palestra, stre, la giostra.

[11] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 3.77, pag. 97: Giovani bagordare a le quintani / e gran tornei e una e altra giostra / far si vedea con giochi novi e strani.

[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 35.10: Vedese tributi venire, muli com some scaricare, iostre e tornii e bello armiare, cantare, danzare, saitare, onne bello e doice deletto fare.

- Masch.

[13] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 161.5, pag. 164: Però teme di perder non a giostro / colei che v'ama...

- Locuz. verb. Fare giostra.

[14] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 13.4, pag. 433: par che lo leon prender vogliate / per Firenze entro, quando fate giostra.

[15] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 98 v.1218, pag. 211: Uno mese non se attese altro che ad festa fare, / Quando de fare giustra et quando de danzare...

- [In contesto fig.].

[16] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.159, pag. 356: s' è mosta, / l' una contro l'altra a preliare; / le Vizia sì fugono la iosta, / lassan lo campo e brigan de mucciare.

[17] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), D. 117.14, pag. 239: Ma faccia come que', che sta coperto / fin ch'altri ha rotto e franto suo bigordo: / poi mostri ben ch'e' sia di giostra sperto.

- Fras. Appellare alla/di giostra (qno); (ri)chiedere, domandare, giostra: sfidare a duello un altro o altri cavalieri (anche in contesto fig.).

[18] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 52, pag. 89.6: marina; ed allora sì cavalcarono in quella parte e ffurono presso ali padiglioni e domandarono giostra a guisa di cavalieri erranti. E a ttanto disse quello cavaliere ch'iera usato ner reame di Longres: «T., quegli cavalieri domandano giostra».

[19] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 3, pag. 71.4: [[scil. Benedetto]] non volle essere rinchiuso pur in una terra, ma uscì fuora come a campo a richiedere giostra. || Greg., Dial., II, 3: «Fortis etenim praeliator Dei teneri intra claustra noluit, certaminis campum quaesivit».

[20] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 24, pag. 89.2: Tristano essendo allo castello, sìe domandòe giostra, sì come era usanza a quello tempo di fare.

[21] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 58, pag. 218.9: e sì lo appelleremo di giostra.

[22] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 3, pag. 118.28: [[scil. Benedetto]] non vose star reçuso pur in una terra, ma insì fora como a campo a requirì' iustra.

[23] Ultime imprese di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 19.7, pag. 31: al cammino si caccia / dietro a messer Astore, giostrachiedendo.

[24] Tristano di Todi, XIV s.q. (tosc. occ.), pag. 564.15: «Ora vi guardate da me in[...]na mente che io v'apello a la giostra».

[25] Tristano Veneto, XIV, cap. 281, pag. 255.19: di' da parte mia alo re Marcho chomo nui ssemo do cavalieri li qual domandemo çostra...

1.1 [Rif. allo scontro fra due schiere di dannati nell'Inferno dantesco].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.35, vol. 1, pag. 113: poi si volgea ciascun, quand' era giunto, / per lo suo mezzo cerchio a l'altra giostra.

[2] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 28, pag. 387.11: all'altra giostra, cioè percossa: e chiamala «giostra», per ciò che a similitudine de' giostratori s' andavano a ferire e a percuotere insieme.

1.2 Scontro militare, battaglia; duello fra combattenti.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 13, pag. 215.2: Cesare andava d'intorno confortando li suoi di bene fare. In questo assalto ebbe molti colpi e molto belle giostre e assalti...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 196, pag. 252.4: Quando la battaglia era così intrameschiata com'io v'ò detto, Troylus e Dyomedes assembraro insieme a giostra.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 24, terz. 78 v.233, vol. 2, pag. 9: E guastando d' intorno la Riviera, / i Genovesi chiamaro alla giostra...

[4] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), IV, ott. 15.6, pag. 226: Vitiperata gente, uscite fuori / a vendicare i morti della giostra.

2 Fig. Prova del proprio valore, gara, sfida in gen.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 212.11, pag. 253: E tu vai predicando 'n ogni canto / a fanciulli, a villani e a catono, / che giostre molte hai vente e pro' se' manto.

[2] Siribuono giudice (ed. Contini), XIII sm. (pist.), 9, pag. 333: Dëo, come 'l tu don a me piac'egli, / che for dimando me 'l desti 'n insegna / piena d'amor e sens'alcuna giostra!

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 7.29, pag. 23: «Questa posta / tu la pòi fare occulta, d'onne gente nascosta; / passata questa iosta, - nullo pensar facciamo; / si più lo enduciamo, - tosto porrìe 'mpascire».

- Fras. Dare giostra: mettere a dura prova, travagliare.

[4] Poes. an. pis., XIII sm., 19b.4, pag. 106: Quando valore e senno d'om si mostra? Istando in chiostra [[...]] di gran piaceri e del contrar devizo? / Non m'è avizo, - ma quando i dan giostra.

2.1 Fig. Gara di abilità verbale; prova letteraria, tenzone.

[1] Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.), 11.30, pag. 130: ma di tal omo e tanto, / com'è 'l bon Guidaloste, / non voi' romper le coste / a le gran iostre - e valorose suoe, / ché tanto, com'el dice, hane già rotti.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 55.11, pag. 185: A voi lasciar mi piace questa giostra: / vincitor siate, d'ongni mala parte!

- Fras. Dare giostra (a qno): sfidare (qno) in una gara verbale o in uno scontro poetico.

[3] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 19a.4, pag. 105: son mosso faccendo voi alcun verso, / responsïon volendo vi dia giostra, / acciò che la vertù che 'n voi enchiostra / mi dia consigl[i]o...

2.2 Fig. Schermaglia amorosa.

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 55.13, pag. 556: e dice [[scil. Amore]], spesso che di voi ragiono: / «Poi ch'ella vinse li occhi tuo' di giostra, / convien tegni da lei la vita 'n dono».

- Corteggiamento.

[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 61.1, pag. 606: Io non so se la giostra è comenciata, ma ben se dice che n' è dato el guanto, / e recevuto e fermato n' è tanto, che porria non de leve esser turbata.

2.2.1 Fig. Congiungimento carnale.

[1] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), I, st. 24.8, pag. 117: s'egli è vero come i· libro dimostra, / più e più volte d'amor feciono giostra.

- Fras. Tirare ad altra giostra (qno): attrarre qno in un incontro carnale, sedurre.

[2] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 24.7, pag. 57: Forse scieti nel studio tanto atento, / che oblïate la compagnia nostra; / et forsi alcun ve tira ad altra giostra...

3 Fig. Contrasto interiore di sentimenti e di passioni (amorose).

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 151.5, pag. 816: quel novo [[disio]] nel qual venni in giostra, ch'i' tenni gli occhi ver' quel lume alti...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 30.40, pag. 769: drizza altrui al ben ch 'l ciel ne mostra, / [[...]] al qual, se ben ci portian nella giostra / data nel cuore ognor, sanza ristare, / da' vizii opposti alla salute nostra, / seco ne mena in quello ad abitare.

[3] Paolo Giantoschi, XIV m. (perug.), 12, pag. 165: e 'l cor che sente la nascosa giostra, / stando lontan, di fuor non può far segno / che 'l faria forse de pietà benegno.

[u.r. 01.12.2016]