GNAFFE escl./s.m.

0.1 gnaffe, gnaffé.

0.2 Da mia fé (DEI s.v. gnaffe).

0.3 Ciscranna de' Piccogliuomeni, a. 1365 (sen.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ciscranna de' Piccogliuomeni, a. 1365 (sen.); Boccaccio, Decameron, c. 1370.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Formula d'apertura di un discorso diretto, in partic. di una risposta, con funzione fàtica]. 1.1 Sost. (?). 2 Sost. Signif. incerto: persona del basso popolo, birbante, canaglia?

0.8 Luca Morlino 14.04.2014.

1 [Formula d'apertura di un discorso diretto, in partic. di una risposta, con funzione fàtica]. || Cfr. Bembo, Prose, III, 77: «Gnaffe, che disse il Boccaccio nelle sue novelle, è parola del popolo, né vale per altro, che per un cominciamento di risposta e per voce che dà principio e via alle altre».

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 1, pag. 33.7: «Gnaffé,» disse ser Ciappelletto «messer sì, ma io non so chi egli si fu...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 2, pag. 510.27: A cui Bentivegna rispose: «Gnaffé, sere, in buona verità io vo infino a città per alcuna mia vicenda...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 11, pag. 28.37: Disse Alberto: - Gnaffe! non istà; però che dice che io sono paterino, e che io torni a lui domattina...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 140, pag. 311.2: Dice colui, che lo riceve alcuna volta: - Gnaffe, e' ci è dato un grosso, che a me par piccolo com' uno quattrino.

1.1 Sost. (?).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.23, pag. 151: Dico, d'un parlar rotto / con parole e con motto: / vo' contare / e narrare / quello che ricordare / potrà la mente, / che sente / primieramente / rimorchi, / rimbrocci, / gnaffe ed occi, / e non a que' ch'e' buo' tengon a socci, / che con tascocci / vanno pur aguale.

2 Sost. Signif. incerto: persona del basso popolo, birbante, canaglia? || Se non è lo stesso che 1.1.

[1] Ciscranna de' Piccogliuomeni, a. 1365 (sen.), 119a.1, pag. 112: Con gran vergogna è rimaso lo gnaffe / di Lapo di Zanobi e de la Dada, / perché serrato fu lor ogni strada, / che in Firenze metteva le paffe.

[u.r. 14.02.2021]