0.1 racapriccio, racapriza, raccapriccia, raccapricciare, raccapriccio.
0.2 Da raccapriccio.
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Barbara Fanini 27.10.2015.
1 Provocare un brivido (di orrore, di paura).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.78, vol. 1, pag. 233: Tacendo divenimmo là 've spiccia / fuor de la selva un picciol fiumicello, / lo cui rossore ancor mi raccapriccia.
[2] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 261.16: Racapriza, idest me dà terrore in la mente.
[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 22, 25-36, pag. 570.1: capriccio significa paura, e peṛ capricciare o vuogli raccapricciare; cioè spaurire...
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 10, pag. 295.17: io medesimo che il dico tutto quanto mi raccapriccio di tanta paura...
[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.152, pag. 155: s'io m'arriccio / e racapriccio, / non alliccio, / ma spiccio / ed agraticcio / or quaci / or laci...
[u.r. 02.05.2019]