FESTINO (1) agg.

0.1 festina, festini, festino.

0.2 Lat. festinus (DEI s.v. festino 2).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

N Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Pronto o sollecito in un'azione. 1.1 Rapido, impetuoso.

0.8 Rossella Mosti 27.04.2016.

1 Pronto o sollecito in un'azione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 3.61, vol. 3, pag. 43: «Ne' mirabili aspetti / vostri risplende non so che divino / che vi trasmuta da' primi concetti: / però non fui a rimembrar festino; / ma or m'aiuta ciò che tu mi dici, / sì che raffigurar m'è più latino.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.23, vol. 3, pag. 122: Di fredda nube non disceser venti, / o visibili o no, tanto festini, / che non paressero impediti e lenti / a chi avesse quei lumi divini / veduti a noi venir, lasciando il giro / pria cominciato in li alti Serafini...

[3] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 3, 58-69, pag. 73, col. 1.1: Festino, çoè presto.

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 11, pag. 86.25: dee avere lo peccatore una vergogna svergognata, cioè che molto si vergogni della colpa commessa, ma non lasci però d'accusarla, e di farne penitenzia. La nona condizione si è, che dee essere festina, e sanza indugio, sicchè nel peccato non si dimori.

[5] ? Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 120, pag. 13: O singnor, io so bem ch'el tuo destino / à proveduto a me d'aspra vendecta; / cierta ne so, ma nol veggio festino. / E se licito m'è de poner frecta / pregoten, singnor mio, ché m'è mestieri / e non conosco scusabel desdecta / però ch'en oriente veggio arcieri / desposti acerbamente a conculcarmi / rabiosamente e mortalmente fieri.

[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 3, 58-69, pag. 87.35: Però non fui; cioè io Dante, festino; cioè avaccevile, a rimembrar...

[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 8, 13-30, pag. 257.24: alcuna volta, nell'aire un poco grosso e turbo, et allora sono visibili, tanto festini; cioè tanto solliciti e tostani, Che non paressono...

[8] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 274.11, pag. 327: e sempre il seguo con lo cor festino / fugendo l'ozio...

[9] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.280, pag. 184: «Se questa francha e gagliarda compagna / non può drizzar in Puglia suo camino, / verso la Marcha e verso la Romagna / revolgierà lo suo gresso festino / e forse invernaranno sul paese / che segnoreggia il popol bolognese».

1.1 Rapido, impetuoso.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 6, par. 38, comp. 60.3, pag. 147: Cossì per molte volte quel matino / li Rutuli e li Tusci se chaçaro / con grande ardor e cum furor festino, / essendo alguna volta im poder paro...