IPÀLLAGE s.f.

0.1 ipallage; f: ipalage, ypalage.

0.2 Gr. hypallage (DELI 2 s.v. ipallage).

0.3 f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.): 1; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Ret.] Figura retorica che consiste nel riferire grammaticalmente a una parola ciò che si riferisce semanticamente a un'altra parola nella stessa frase.

0.8 Diego Dotto 05.05.2015.

1 [Ret.] Figura retorica che consiste nel riferire grammaticalmente a una parola ciò che si riferisce semanticamente a un'altra parola nella stessa frase.

[1] Gl f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), Esordio, cap. 1, pag. 17.5: "le forme mutate in novi corpi". E dicono alcuni che non se dee dire cossì, perciò che le forme non se mutano nei corpi, e così li corpi non se mutano nelle forme, ma devemo dire "ei corpi mutati in le nuove forme". [[...]] Perciò dico altramente, cioè che se deve esponere per ipalage, tanto ène a dire ipalage, secundo che espone Donato, quanto che l'uno contrario per l'altro esponemo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Gl f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. II, [vv. 639-40], pag. 79v.30: et mette un verso che me par da fir lecto per ypalage, la qual è una figura quando li casi se cambia, che el dise: «li mistichi furti sì è coverti cum salda fe'», çò è che li saldi et verasi furti è coverti cum mistica et figurativa fe', che tanto vale a dir che li verasii furti se <des> covre cum ogna bosia et ogna coverta etcet.. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Ov., Ars am., II, 640: «Tectaque sunt solida mystica furta fide».

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 20, 85-96, pag. 480.25: e però à ditto le cupide vele, che si può intendere le superbe et avare volontadi, e serebbe ipallage; cioè è portato nel tempio da le superbe e cupide volontadi...