LERNČO agg./s.m.

0.1 lernea, lernei.

0.2 Lat. Lernaeus (DI s.v. Lerna).

0.3 a Lucano volg., 1330/1340 (prat.): 1.1; Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?): 2.

0.4 Att. nel corpus solo in Boccaccio.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Di Lerna, antica cittą dell'Argolide. 1.1 [Rif. alle frecce di Ercole immerse nel sangue dell'idra di Lerna]. 2 Estens. Originario della Grecia. 2.1 Sost.

0.8 Diego Dotto 05.05.2015.

1 Di Lerna, antica cittą dell'Argolide.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 56, pag. 572.11: per caso gli cadde sopra il pič una delle saette d'Ercule, le quali, come di sopra č detto, tutte erano avelenate nel sangue di quella Idra lernea la quale uccisa avea...

1.1 [Rif. alle frecce di Ercole immerse nel sangue dell'idra di Lerna].

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 381-394], pag. 107.35: Magniphole hoste d'Ercole, che sostenne per lo fiume le crudeli saette Lernee... || Cfr. Luc., Phars., VI, 392: «inprobe Lernaeas vector passure sagittas».

2 Estens. Originario della Grecia.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 10.1, pag. 299: Ma Marte, il quale i popoli lernei / con furioso corso avea commossi / sopra' Tebani...

2.1 Sost.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 55.3, pag. 516: Né gią Arcita dalli suoi Dircei / era peggio d' Ameto seguitato; / onde di parte in parte fra' Lernei / era di molto male adoperato...

[3] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 2, 10.1, pag. 300.25: Č in Grecia una padule molto famosa, la quale č chiamata Lerna, e da questa li Greci sono chiamati Lernei.