PRETERIRE v.

0.1 preterì, preterirà , preteriranno, preterire, preterirlo, preteriro, preterirono, preterisca, preteriscano, preterisce, preteriscono, preterita, preterite, preteriti, preterito, preteritu, preteriva.

0.2 Lat. praeterire (DEI s.v. preterire).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. fior., 1333; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Tralasciare di fare qsa, in partic. di assolvere a un dovere o un compito. 2 [Dir.] Tralasciare per negligenza o intenzione (una norma). 3 [Nel discorso:] passare oltre, omettere di trattare o menzionare. Anche assol. 4 Passare invano. [In partic.:] rimanere privo di compimento. 4.1 Mancare di verificarsi.

0.8 Diego Dotto 05.05.2015.

1 Tralasciare di fare qsa, in partic. di assolvere a un dovere o un compito.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 87.20, pag. 347: La Iustizia sì è presa - da lo Senno del sapire; / una rascion gli è commesa, - che non dega preterire...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 18, vol. 2, pag. 297.12: Imprendi, o uomo, a rendere grazie a Dio di ciascun suo beneficio, e diligentemente considera li suoi beneficj verso di te, e fa, che nullo ne preterisca, che Egli non ne sia lodato.

[3] f Stoppa de' Bostichi, Apri le labbra, XIV pm. (fior.), 4: Apri le labbra mie, dolce Signore, / Ch'i' possa annunziar la tua gran laude; / Li qual mal conosciuta dà dolore / A chi la preterisce o le fa fraude. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 52, pag. 117.25: Secondo la sposizione di santo Gregorio temea Dio con quello timore, lo quale non lassa preterire niuna cosa buona, che l'uomo dé fare.

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 77, col. 2.6: E queste cose mai non preteriscano se non fosse o per carità del prossimo, o per necessità o per obbedienzia del maggiore.

2 [Dir.] Tralasciare per negligenza o intenzione (una norma).

[1] Stat. fior., 1333, cap. 8, pag. 21.32: E a ciascuno di loro ricordi e faccia ricordare pe' decti messi quello c' avranno a fare, sì che non si preterisca.

[2] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Esd 20, vol. 4, pag. 478.7: acciò che tutti quelli, che avranno preterito la legge, siano diligentemente puniti, ovver per morte, ovver per cruciati...

3 [Nel discorso:] passare oltre, omettere di trattare o menzionare. Anche assol.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 594.7: ma però che sono compiuti li capitoli, o 'l numero che dal principio elli dispuose in ordine, e però che questo capitolo ha sua ragione, sì preterirà ; e fa fine a questa seconda Cantica.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 8, vol. 2, pag. 140.11: Ancora Pompeyu Regitanu, homu di la regiuni di Ultramonti, con zò sia cosa que issu fussi statu preteritu a lu testamentu di so frati... || Cfr. Val. Max., VII, 8, 4: «cum testamento fratris praeteritus esset».

[3] Gl f Chiose a Accursu di Cremona, XIV m. (mess.), chiosa 326, vol. 2, pag. 140.2: [preteritu] Zò: non nominatu. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

4 Passare invano. [In partic.:] rimanere privo di compimento. || Cfr. Luc., 21.33: «caelum et terra transibunt verba autem mea non transient».

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 144.18: È tanta la verità de la Scrittura Santa che, come detto è, una parola non potrebbe preterire che non si adempiesse: prima transirebbe il cielo e la terra, però che cciò che Idio ne 'mpromette sarà fermamente, e ciò che disse è pura verità.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 7, vol. 3, pag. 49.19: ma la parola di Dio non puote preterire, cioè: «Io ucciderò il nimico mio col nimico mio».

[3] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 147, pag. 326.2: Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non preteriranno.

[4] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XII, allegoria A, pag. 543.8: Cioè devemo intendere che le cose, le quali sono promesse da Dio, in nisuno modo possono preterire... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

4.1 Mancare di verificarsi.

[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 340, pag. 49: et questo degiate sapere, / ke non poria preterire / k'eo non sia morto e aflicto, / sì comme sta de mee scripto...

[2] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 161, pag. 344.25: Padre mio, se questa passione non può preterire che io non la riceva, sia la volontà tua.

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 19, pag. 274.7: Grandissima è adunque per certo la nostra ignoranza, sappiendo che al tutto dobiamo morire, né può preterire...

[4] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 79, pag. 150.18: M. Deo à stabilito a çascauna persona quanto dé vivero in questo mortal segolo, e oltra quelo non pò vivero alcuno uno solo momento, ch'el è scrito che sì à stabilito lo termeno dela vita che non pò preteriro.