PRETÈRITO agg./s.m.

0.1 preterita, preterite, preteriti, preterito.

0.2 Lat. praeteritus (DEI s.v. preterito).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. sen., 1300; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).

In testi sett.: f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

N L'att. in Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.) è una cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. in preterito 1.1.1; nel preterito 1.1.1; per il preterito 1.1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Che viene prima rispetto al tempo presente. 1.1 Sost. Tempo passato. 1.2 [Gramm.] Sost. Tempo verbale che esprime un rapporto di anteriorità rispetto a un momento di riferimento. 2 Che appartiene o si riferisce al passato. 2.1 Sost. Ciò che è avvenuto nel passato. 2.2 Sost. Chi è vissuto nel passato. 3 [Nel discorso:] citato o detto in precedenza. 4 Signif. non accertato.

0.8 Diego Dotto 05.05.2015.

1 Che viene prima rispetto al tempo presente.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 59.8: Et questa quistione comprende due tempi: presente e preterito.

[2] Doc. sen., 1300, pag. 132.11: nel presente anno millesimo CCC.o da la festa de la Natività del nostro Signore Iesù Cristo preterito prossimamente incominciato...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 124, pag. 417.21: Il tempo ha tre parti, presente, preterito, e futuro.

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 9, pag. 181.24: e me veggendo per l' angoscie della notte preterita quasi semiviva ancora giacere, con parole diverse si cominciò ad ingegnare di mitigare li furiosi mali...

1.1 Sost. Tempo passato.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 33, pag. 243.14: Unde Dio ci volle ammaestrare del presente et del preterito et del futuro.

[2] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. V, cap. 6, pag. 71r.15: Dunqua quello che conprende e posede la plenitudene dela vita tuta inseme, al qualle no manchi chovele del futuro e non sia pasado chovele del preterito, quello raxonevelemente è chiamado "eterno"... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XVI, cap. 13, pag. 651.37: noi non possiamo vedere in che modo si stia questa eternitade, la quale è inanzi a tutti li seculi senza preterito, e dopo tutti li seculi senza futuro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1.1 Locuz. avv. In / nel / per il preterito: nel passato.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 93.12: Nel preterito pone Tulio l' exemplo della morte d' Aiaces, che fue cotale.

[2] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 94.17: e di questo sì era questione di fatto in preterito, cioè che già era fatto in tempo passato.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 16, pag. 84.33: e per più certezza di questo ci dierono il santo uccello per vero duca, il quale voi vedete che ha i nostri passi dirizzati in quella parte, che noi per lo preterito tanto abbiamo disiato.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 15, vol. 1, pag. 45.24: Et ancor mi pari summe necessarium et expediens, ki si Deu contra li peccata in preterito fichi severissimi iusticii...

1.2 [Gramm.] Sost. Tempo verbale che esprime un rapporto di anteriorità rispetto a un momento di riferimento.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 126, pag. 46.34: Il bello stilo, del trattato e massimamente dello Inferno, che m'ha fatto onore, cioè farà: e pon qui il preterito per lo futuro faccendo soloecismo.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 167, pag. 89.29: né si può dire qui l'autore aver qui usato il futuro per lo preterito, quasi: «e' nacque tra feltro e feltro», cioè della Vergine Maria, che era povera donna, e nacque in povero luogo.

2 Che appartiene o si riferisce al passato.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.18, pag. 310: - piagne con gran desianza / la preterita offensanza, - e nullo consol se vol dare.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 60, pag. 298.5: onde Cristo fu mistieri a tutte le genti preterite, presenti e future che ssi salvaro.

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 32, pag. 239.9: però che l'anima àe questa proprietade che puote toccare del facto absente et del preterito...

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 53r.11: La investigabile pietà di Dio si degnia di monstrare chome tutte le creature preterite, presenti e future usorono, usano e useranno ciaschuna nel suo essere...

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 209.17: acciocchè, non ricordandosi delle cose preterite, disiderino di vedere il cielo... || Cfr. Aen., VI, 750: «immemores».

[6] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. I, cap. 4, vol. 1, pag. 13.8: Quivi largamente dividendo la preda, e i preteriti soldi con fede pagando... || Cfr. Liv., XXI, 5, 5: «stipendioque praeterito cum fide exsolvendo».

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 30, pag. 494.15: Ma le cose preterite si possono più tosto riprendere, che ammendare.

2.1 Sost. Ciò che è avvenuto nel passato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 23.54, vol. 3, pag. 380: quand' io udi' questa proferta, degna / di tanto grato, che mai non si stingue / del libro che 'l preterito rassegna.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 23, 40-54, pag. 514, col. 1.19: Di tanto grato, çoè tanto valevele che la memoria se fortifica in tale modo che omne preterito po' se recorda.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 193.29: A Roma era grande pianto del preterito, e paura di quello ch' era avvenire.

2.2 Sost. Chi è vissuto nel passato.

[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 100.8: Chi più orribilmente grida di lui, quando con invezione acerbissima morde le colpe di molti viventi, e quelle de' preteriti gastiga?

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 328, pag. 251.13: I suoi studi furon grandi e in ogni spezie di filosofia: e quantunque in quegli fosse ammaestratissimo, nondimeno in eloquenzia trapassò ogni altro preterito e, per quello che insino a questo dì veder si possa, si può dire e futuro.

3 [Nel discorso:] citato o detto in precedenza.

[1] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 144, pag. 117.24: E tante braccia quadre sarae chome puoj avere chonprexo nella preterita ragione.

4 Signif. non accertato. || Cfr. Mussafia, S. Caterina, p. 411.

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1596, pag. 394, col. 1: et quilli che ricchi sonno, / che appetano per mi dono, / tu li guarda da male / e da pena eternale / e da rea operatione / e da mala congregatione / e de omne gratia preterito / et infine li dà merito.