0.1 pretermessa, pretermesso, pretermeto, pretermettano, pretermettarà , pretermettaranno, pretermette, pretermettente, pretermetterà , pretermetteranno, pretermettere, pretermettesse, pretermettessero, pretermicti, pretermise, pretermissa, pretermisso, pretermittenti.
0.2 Lat. praetermittere (DEI s.v. pretermettere).
0.3 Stat. sen., c. 1303: 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., c. 1303; Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 [Dir.] Tralasciare per negligenza o intenzione (una norma o un dovere). 2 Evitare di fare qsa. 3 [Nel discorso:] omettere di trattare o menzionare.
0.8 Diego Dotto 05.05.2015.
1 [Dir.] Tralasciare per negligenza o intenzione (una norma o un dovere).
[1] Stat. sen., c. 1303, cap. 42, pag. 100.6: E se li detti rectori, o vero signori, pretermettaranno le predette cose fare, sieno tenuti di pagare per pena X soldi per ciascuno.
[2] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Esd 19, vol. 4, pag. 475.29: In queste cose Esdra avea grande considerazione, che non si pretermettesse alcuna cosa di quelle che sono scritte nella legge del Signore e comandamenti suoi...
[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 109.21: Né pretermise il nostro signore Iddio, che alla madre nel sonno non dimostrasse cui ella portasse nel ventre.
[2] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 31.23, pag. 77: Questa non duce mai cosa ad effetto; / Ma per novella impresa pretermette / Quel, che seguir dovrie sanza sospetto.
3 [Nel discorso:] omettere di trattare o menzionare.
[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), Prologo, pag. 80.4: Ma, per non fare prolixità de parole, io lo pretermeto e solo a la parte de filosofia morale io reduco questa opera...
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 1, vol. 2, pag. 136.31: Kista ystoria Matheu pretermicti; et a mi pari ki a Matheu, quandu scrissi, li occursi...
[3] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 28.1: Quello che è proprio ufficio dell'epistola, cioè che colui a cui si scrive di quelle cose dia certificato le quali per sé non sa, questo non reputo dover pretermettere.
[4] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Prol. Ger, vol. 7, pag. 6.8: E lo libro di Baruc, notaio suo, lo quale non si ha e non si legge dalli ebrei, abbiamo pretermesso...