MANSUETÙDINE s.f.

0.1 mansuetude, mansuetudem, mansuetudene, mansuetudin, mansuetudine, mansüetudine, mansuetudini, masuetudine.

0.2 Lat. mansuetudo, mansuetudinem (DELI 2 s.v. mansueto).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. volt., 1348-53; Stat. lucch., XIV m.

In testi sett.: Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Condizione di pace interiore, assenza di turbamenti ed eccessi. 1.1 Atteggiamento di misura e moderazione. 1.2 Mitezza. 2 [Rif. a un animale:] l'essere docile. 3 Bontà d'animo, generosità. 3.1 Clemenza (nel giudizio). 3.2 Indulgenza. 4 Lo stesso che umiltà.

0.8 Vittoria Brancato 21.03.2016.

1 Condizione di pace interiore, assenza di turbamenti ed eccessi.

[1] Gl Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 76, pag. 369.7: mansuetudine è non solamente portare in pace le tribulazioni di fuori, ma dentro, che non si ne rammarichi, non si ne conturbi, non voglia altrui male, ma sia pacifico dentro e di fuori: questa è mansuetudine...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 43-57, pag. 615, col. 1.10: Lo terço [[dono]] si è de mansuetudine, lo quale opone a l'ira.

[3] Gl Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 42, pag. 196.1: Onde mansuetudine non è altro se non una tranquillità e modestia di mente, la quale non si turba per niuno accidente che avvenga.

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 13, pag. 637.11: Viene anche quiete e pace da una naturale simplicità e mansuetudine nell'anima...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 8.4: E que diroiu eu di Quinciu Crispinu, la mansuetudini di lu quali li putentissimi affecti, chò esti la ira e la gloria, non la pottiru vinciri?

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 34.6: [13] le richeçe no pòn far l'omo pù savio né de pù tenperança [[...]] e no stramuon zamai l'omo furioso da l'ira a mansuetudin...

- [Come personificazione].

[7] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.166, pag. 357: e l'Ira, ciò sentenno, sì se occide, / la Mansuetude sì l'ha strangulata...

1.1 Atteggiamento di misura e moderazione.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 185.11: «Tu nella vittoria, la quale naturalmente adduce superbia, ritenesti mansuetudine».

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 21, vol. 3, pag. 79.3: e hanno proprii nomi gli estremi; e chiamasi lo mezzo mansuetudine, e l'uomo che tiene lo mezzo si chiama mansueto...

[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 14, pag. 16.16: Ad usar dretamente de li soi beni temporali fa mester primeramente aver alguna vertude, [[...]]. E questa vertude po esser appelada mansuetudene...

[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 42, pag. 200.5: Tutto dunque il merito nostro sta in mal patire, e con mansuetudine portare le tribolazioni e le ingiurie...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 48, pag. 457.17: la quale vertù, cioè sapere usare questa specie d'ira, Aristotile nel IIII dell'Etica chiama «mansuetudine», e quelli cotali, che questa virtù hanno, dice che s'adirano per quelle cose e contro a quelle persone, contro alle quali è convenevole d'adirarsi, e ancora come si conviene e quando e quanto tempo...

1.2 Mitezza.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 168.19: Poscia mandò Jove Mercurio suo figliuolo, acciò ch'egli convertisse in mansuetudine li crudeli animi delli Africani...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 60.20: ma rade volte tra' Catalani in fatti d'arme si truova mansuetudine...

2 [Rif. a un animale:] l'essere docile.

[1] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 190.1: E così quando tu vi se' su a cammino sopra la soma, o senza, dandogli in sul collo, e' s'inginocchia e tu ne puoi scendere: e quando vi vogli risalire, fa' il simile; e pare che questo costume proceda da loro natura per loro mansuetudine.

[2] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 186.28: li dicti draguni, inclinati li loro capi verso la terra, con grandissima mansuetudine de quel loco se partero et annarosenne alli lochi diserti.

- [In contesto fig.].

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 44.17: Questi [[scil. li eretici]] sono li lupi rapaci de la parte dentro, dimostranti di fuore mansuetudine di pecore...

3 Bontà d'animo, generosità.

[1] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De li dom Spirito Santo, vol. 1, pag. 163.21: ne nasse um alboro: sì è apellao in gramayga mansuetudem, benignitae. Questo dozor de lo cor si fa l'omo doce e de bom ayre...

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 28, pag. 133.18: Poy [[scil. lu conti Rugeri]] si chamava tutti li soy cavaleri, li quali foru cum sì ad aquistari quistu honuri, et referiuli a tutti gracia cum grandi mansuetudini.

3.1 Clemenza (nel giudizio).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 15.21: 21. Da poy que eu aiu fatta menciuni di quillu furtissimu inimicu di Ruma, aricurdandu li operi di mansuetudini la quali issu prestau a lu nomu rumanu, eu schu[m]pirò quistu capitulu.

[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 60, par. 1, vol. 2, pag. 95.17: Ma s'alcuno en le predicte cose overo alcuna de le predicte cose contrafarà, mansuetudene en quisto principio per la multetudene deglie delinquente usare volente, doie solde de denare per ciascuna fiada al comuno de Peroscia...

[3] Lett. volt., 1348-53, pag. 186.36: siamo apparechiati la loro ragione udire e amectere con ogni paterna benignità e mansuetudine, secondo che dovemo e siamo tenuti.

[4] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 16.16: [21] Debbasi eziandio aggiungere una agevolezza in dare audienza, mansuetudine nel giudicare, nel soddisfare e conferire diligenza.

3.2 Indulgenza.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 10, pag. 79.14: nella cura spirituale molti infermi peggiorano, e nel male vanno aggravando, chi per troppa mansuetudine, facilità , e dolcezza; e chi per troppa crudeltà del medico...

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 291-300, pag. 89.25: ella di colomba subitamente divenne un serpente; di che io m'avvidi la mia mansuetudine, troppo rimessamente usata, essere d'ogni mio male certissima cagione.

4 Lo stesso che umiltà. || Spesso in dittol. con umiltà .

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 9: in verità lo ingengno diventa infermo se elli non è aitato (et) riparato co(n) cotidiano legere, co(n) umilità (et) ma(n)suetudine...

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 559, pag. 346: poy davanti Deo yesse / et, como era, per ordine lu loro adsediamentu / tuctu li desponesse, / cum gran mansüetudine e cum pietusu plantu / loro statu I dicesse...

[3] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 2, pag. 11.1: Lo abbate, audendo tanta humilitate et mansuetudine de chisto sancto patre...

[4] Stat. lucch., XIV m., pag. 214.6: nessuna vi de parlare sença licença della badessa se non accusando la sua colpa o l'atrui cum mansuetudine ed umilitade.

[5] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1367/74] lett. 1, pag. 12.1: A quella dolcissima inamorata Magdalena dimandaremo quello dispiacimento che ella ebbe di sé; ad Agnesa, che è agnella, mansuetudine e umilità ...

[u.r. 21.11.2019]