PANIGLIO s.m.

0.1 a: paniglio.

0.2 Sardo paniliu (cfr. DES s.v. paniliu, paniiu). || Cfr. Ravani, Voci di Sardegna, p. 195.

0.3 a Stat. pis./sard., 1355 (?): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.5 Locuz. e fras. libero di paniglio 1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Dir.] Collettivitą di servi appartenenti ad uno stesso proprietario. Libero di paniglio.

0.8 Sara Ravani 30.03.2015.

1 [Dir.] Collettivitą di servi appartenenti ad uno stesso proprietario. Libero di paniglio.

[1] a Stat. pis./sard., 1355 (?), cap. 30, pag. 228.20: XXX. [O]rdiniamo e stantiamo che si alcuno livero magiorale, o livero di paniglio, o livero di vestare, o livero mungiargio, o libertato, al quale fusse provato per lo magiore et tre giurati di li miglior di la villa, cun loro iuramento, ch'elli fottesse alcuna moglie d'altrui, e facesseno figliuoli, li dicti figliuoli del dicto marito siano servi...

[2] a Stat. pis./sard., 1355 (?), cap. 32, pag. 228.32: Del servo che avesse affare co la moglie d'alcuno livero di vestare, o di mungiargio, o di paniglio, o di liberato, o d'alcuno servo.

[3] a Stat. pis./sard., 1355 (?), cap. 32, pag. 229.3: Ordiniamo e statuimo che se alcuno servo fottesse alcuna moglie d'alcuno livero di vestare, o di mungiargio, o di paniglio, o di liberato, o d'alcuno servo suo pari, sia ciottato e acercellato, e li figliuoli che facesse si perda e rimagniano al dicto marito.