ZANBOR s.m.

0.1 çanbor. cfr. (0.6 N) zabu.

0.2 Lat. mediev. açambor (att. solo in Serapione, p. 194), dall'ar. zunbur o pers. zambur 'vespa'.

0.3 Serapiom volg., p. 1390 (padov.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Potrebbe essere in relazione con il componente -zabu del nome «Belzabù», secondo l'interpretazione in Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 19, pag. 180.6: «Essendo tra' Iudei uno di questi idoli, e vedendo sùvi molte mosche il chiamorono Belzabù. 'Bel', dio; 'zabu', di mosche».

0.7 1 [Zool.] Insetto dotato di pungiglione, caratterizzato da un corpo segmentato o colorato ad anelli.

0.8 Speranza Cerullo 11.11.2015.

1 [Zool.] Insetto dotato di pungiglione, caratterizzato da un corpo segmentato o colorato ad anelli.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 283, pag. 303.23: Etiandio se ne fa empiastro suxo la puntura de le ave e de uno altro anemale vollatille anulloxo che punçe cum fa le vespe, e chiamase çanbor - creço che el sea el tavan e el galavrom -.