AMBRACESE agg./s.m.

0.1 f: ambracese, ambraciensi, ambraciese, ambraciesi.

0.2 Lat. Ambraciensis.

0.3 f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Originario o proprio della città epirota di Ambracia. 1.1 Sost. Abitante o originario della città epirota di Ambracia.

0.8 Giulio Vaccaro 09.03.2015.

1 Originario o proprio della città epirota di Ambracia.

[1] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. VI, cap. 5, pag. 106r.17: Timocares Ambracese a Fabio consolo promisse d'uccidere Pirro per tossico per mano del suo figliuolo, il quale era siniscalco del beveraggio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VIII.43], vol. 6, pag. 286.4: [XXXVIII.43.7] Rammaricandosi di queste cose il legato ambraciese, Emilio Lepido criminosamente, e sì come con quello avea composto, lui domandando, quasi non con sua voglia quelle cose dicesse, lui a molte più cose dire attraeva. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Sost. Abitante o originario della città epirota di Ambracia.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VIII.43], vol. 6, pag. 287.12: [XXXVIII.43.14] Io non sosterrò che degli Ambraciensi né degli Etoli niuna cosa si giudichi o si conosca [in assenza] di M. Fulvio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VIII.6], vol. 6, pag. 210.20: [XXXVIII.6.8] Gli Ambraciesi, e gli Etoli li quali erano dentro, non solamente dalla impresa di quella notte si rimasero, ma ancora nel tempo avvenire... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.