AMISTARE (2) v.

0.1 amesti; f: amestarse, amistò.

0.2 Da misto.

0.3 f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.): 1; Stat. ssep., 1364-98: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Mescolarsi, mischiarsi (anche pron.).

0.8 Giulio Vaccaro 09.03.2015.

1 Mescolarsi, mischiarsi (anche pron.).

[1] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XIV, cap. 5, pag. 620.6: Glauco stava de contra e, vedendo questo, cominciò fortemente a piangere e giurò che mai non volea amestarse né avere amistà de quella Circe, la quale avea così trasmutata Silla. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XIV, cap. 53, pag. 658.29: molti de ciascuna parte ne fuorono morti intanto che s'amistò lo sangue delli generi con quello delli suoceri, cioè quello delli romani con quello delli sabinesi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Stat. ssep., 1364-98, cap. 5, pag. 76.4: Ordenamo ch'ei consellieri se facciano en quessto modo che la decta matina che 'l priore nuovo sirà electo sieno scritti tucti gli huomini dela compania em poliçe, e quali siranno stati ella compania sei mesi e sieno messi agulupati e amesti en uno sachetto o(m)niuno per sé; e puoi el priore vecchio sia tenuto de fare trare del decto sachetto quattro poliçe e leggha li nomina en capitulo, e quali sieno consellieri del priore nuovo.

[u.r. 10.04.2019]