MODERAZIONE s.f.

0.1 moderassione, moderatione, moderazione, muderaciuni.

0.2 Lat. moderatio, moderationem (DEI s.v. moderare).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante, Convivio, 1304-7.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. moderazione della non colpata tutela 1.1; senza niuna moderazione 2.

0.7 1 Atto di regolare nel modo opportuno, entro i giusti limiti. 1.1 [Dir.] [Nel diritto canonico:] moderazione della non colpata tutela: diritto di difendersi da un'offesa subita secondo una giusta proporzione. 2 Capacità di darsi una norma di condotta entro i giusti limiti; senso della misura. 3 Guida, direzione.

0.8 Diego Dotto 28.06.2016.

1 Atto di regolare nel modo opportuno, entro i giusti limiti.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 5: In pronu[n]tiare primame(n)te si dè operare moderatione di voce, (et) di spirito, (et) movime(n)to in corpo...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 33, 1-15, pag. 810.20: la pronunziazione, secondo che dice Tullio, è moderazione con bellessa de la voce, del volto e dell'atto.

1.1 [Dir.] [Nel diritto canonico:] moderazione della non colpata tutela: diritto di difendersi da un'offesa subita secondo una giusta proporzione. || Sul lat. moderamen inculpatae tutelae.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 41: Quello che dicesti che le legge co(n)[s]en[t]eno la forsa co(n) forsa cacciare et fraude (con) fraude exclud(er)e, vero è se difentione vi è co· moderassione dela no(n) colpata tutela, (et) no(n) a vendecta.

2 Capacità di darsi una norma di condotta entro i giusti limiti; senso della misura.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 202.2: e questi vizii si fuggono e si vincono per buona consuetudine, e fassi l'uomo per essa virtuoso sanza fatica avere nella sua moderazione...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, proemio, pag. 467.33: Della quale moderazione è detto in quattro modi: in prima, è ristrignimento del disordinato appetito nella potenza concupiscibile, ch'è inchinevole a desiderare temporale delettazione...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 205.26: Ma Gayu Figulu, mansuetissimu per la sciencia di rasun civili, jssi li stimuli di la iracundia lu ficiru tostamenti adiminticari la prudentia e la muderaciuni.

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 5, par. 3, pag. 26.1: E però convien'elli considerare e intendere che acciò che uomo possa vivere e ben vivere, e' conviene di neciessità che queste azzioni e passioni sieno fatte e ben fatte; bene dich'io, cioè a intendere e ddire in moderazione, misura e attemperamento convenevole. || Cfr. Defensor pacis, I, 5, 3: «id est in temperamento convenienti».

- Locuz. avv. Senza niuna moderazione.

[5] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VIII.32], vol. 6, pag. 263.5: Questa podestà dalli Romani conceduta agli Achei usarono gli Achei senza niuna moderazione e superbamente. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXVIII, 32,10: «immodice».

3 Guida, direzione.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, proemio, pag. 112.4: Ella [[scil. la prudenza]] è distinzione non solamente virtù, quasi una moderazione di virtù, e carettiera ordinat[r]ice delli spiriti, e de' costumi ammaestratrice.

[2] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 17, par. 5, pag. 316.25: noi mostrerremo primieramente diterminatamente le instituzioni delli appostoli a cciertani popoli e provincie chause fattive più convenevole sanza moiano essere stato la rivelazione di Giesù Cristo o ddi loro insiememente d'un acordo moderazione, (cioè mensurazione o ordinanza)... || Cfr. Defensor pacis, II, 17, 5: «ipsorum invicem concordem ordinacionem», cioè 'la deliberazione concorde degli apostoli'.