LAPIDARIO (2) s.m./agg.

0.1 lapidarii, lapidario, lapidaro.

0.2 Lat. lapidarius (DELI 2 s.v. lapidario).

0.3 Novellino, p. 1315 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Novellino, p. 1315 (fior.).

0.7 1 Chi lavora le pietre da costruzione. 2 Chi lavora e commercia pietre e gemme; chi ne è esperto. 3 Agg. Cosparso di pietre.

0.8 Matteo Luti 15.02.2016.

1 Chi lavora le pietre da costruzione.

[1] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Esd 12, vol. 4, pag. 466.29: il tempio del Signore non era anco edificato. [54] E diedero la pecunia alli lapidarii e alli maestri, e a mangiare e a bere con gaudio.

2 Chi lavora e commercia pietre e gemme; chi ne è esperto.

[1] Novellino, p. 1315 (fior.), 1, pag. 123.6: il Presto Giovanni [[...]] tolse uno suo carissimo lapidaro e mandollo celatamente nella corte dello 'mperadore [[...]] Lo lapidaro si mosse, guernito di molte pietre di gran bellezza, e cominciò, presso alla corte, a legare sue pietre.

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), Prologo, pag. 3.1: la profezia che quello lapidaro andrebe, con quelle pietre e con altri gioegli dietro, alla corte dello imperadore, e che lo imperadore comperarebe da llui certe cose e domanderebelo: «Hai tu niuna pietra da bene?».

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 515.2: insieme incominciarono a ragionare delle virtù di diverse pietre, delle quali Maso così efficacemente parlava come se stato fosse un solenne e gran lapidario.

3 Agg. Cosparso di pietre.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 3.74, pag. 191: E nota che in Liguria qui si passa / ne' Campi lapidari, ove li dii / superbia de' Giganti già fen cassa.

[u.r. 17.09.2021]