FORZATO agg.

0.1 forçadi, forzata, forzati, forzato; x: forzate; f: forçade.

0.2 V. forzare.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Amico di Dante, XIII ex. (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

0.6 NL'es. delle Prediche di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (4), passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Imposto o emanato da un'autorità. 2 Obbligato contro la volontà (a compiere o subire un'azione). 2.1 [Con rif. a una donna:] che ha subito una violenza sessuale. 3 Che tenta (di compiere un'azione). 3.1 Che necessita di uno sforzo. 4 Che non è naturale o spontaneo ma piuttosto il risultato di particolari accorgimenti. 5 Grande, considerevole? 6 [Tess.] Lo stesso che rinforzato (?).

0.8 Marco Maggiore 05.11.2015.

1 Imposto o emanato da un'autorità.

[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), canz. 4.15, pag. 708: Per tanto mi dovete / nel mi' dir sostenere, / che 'l forzato volere, / Amore, ha segnoria / in me, cui voi tenete / ne lo vostro podere...

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ipermestra, pag. 134.3: Allora li forzati comandamenti del mio padre scacciarono da me la tremante paura, e leva'mi suso, e con tremante mano presi il coltello. || Cfr. Zaggia, Ovidio.Heroides, p. 562: «traduce "iussa violenti parentis", ma qualche codice ha "iussa violenta parentis", lezione qui evidentemente presupposta».

2 Obbligato contro la volontà (a compiere o subire un'azione).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 14.41, pag. 30: Ahi morte, villana fai e peccato, / che sì m'hai desdegnato, / perché vedi morir opo mi fora / e perch'io piò sovente e forte mora! / Ma mal tuo grato eo pur morrò forzato, / de le mie man, se mei non posso ancora.

[2] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 15.10, pag. 45: Ch'adimandare affanna e falla il servo / e lo signore anoia e par forzato, / sì che non guaire à de mertar onore.

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 73-90, pag. 117.30: Chè volontà ; cioè imperò che la voluntà, non s'ammorza; cioè non s'afferra e non si ferma nella cosa forzata, se non vuol; cioè s'ella, cioè la voluntà non vuole...

[4] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Cor 9, vol. 10, pag. 115.1: ma se io evangelizzo come forzato, e la spesa m' è data, che mercede n' abbo? || Con valore avv. o predicativo; cfr. 1 Cor 9, 17: «si autem invitus, dispensatio mihi credita est».

2.1 [Con rif. a una donna:] che ha subito una violenza sessuale.

[1] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 679-80], pag. 49v.2: En questa particola Ovidio prova per exempi che le donne ale quali è fatta força è stade aliegre da poy et che quelli che ha facto forço ad esse è stadi a grado ale donne forçade. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3 Che tenta (di compiere un'azione).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 347.12: ora qua ora là coll'animo vacilla; o se [[...]] si vesta della punta del ferro [[...]], o se si gitti in mezzo l'onde [[...]]. Tre volte forzato all'una e l'altra via; tre volte la massima Juno il ritenne... || Cfr. Aen. X, 685: «ter conatus utramque viam».

3.1 Che necessita di uno sforzo. || (Crespi).

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 2.138, pag. 134: Forzata cosa non ha moto eterno, / Anzi, di sotto al tempo si disforma: / E ciò non cade in atto sempiterno...

4 Che non è naturale o spontaneo ma piuttosto il risultato di particolari accorgimenti.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 107.3, pag. 652: Non robato piacer pòi mai ligiadra / quella donna mostrare, in cui è racolto; / non forzata beltà mai ben se squadra, / ma sol la naturale in ciascun volto...

[2] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Molte volte si cerca l'espiazione dei peccati [[...]] per una forzata apparenza... || Crusca (4) s.v. forzato.

5 Grande, considerevole? || Cfr. fr. ant. esforcié (Godefroy, vol. III, p. 458, s.v. esforcier).

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 27, pag. 269: poiche furono entrati nella Cittade, [[i Troiani]] chiusero, e serrarono le porte con fermi serrami, e à forzate distese.

6 [Tess.] Lo stesso che rinforzato (?).

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 38.28: Vergadi forçadi braça XVIIIJ 1/2 per schena.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 39.37: Sentellarexi forçadi peçe XIIIJ per balla.

[u.r. 12.08.2022]