GRASSEZZA s.f.

0.1 graseça, graseçça, graseza, grasezza, grasseça, grasseçça, grasseza, grasseze, grassezza, grassieçça, grassiza, grassizza, graxeça.

0.2 Da grasso.

0.3 Esercizi padov., XIII m.: 1.2.1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.).

In testi sett.: Esercizi padov., XIII m.; Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. essere in grassezza 1.1.

0.6 A Doc. sen., 1235: Bernardo Grasso.

0.7 1 Qualità o condizione di un corpo umano o animale, o di una sua parte, dotato di adipe in abbondanza o in eccesso. 1.1 Qualità di un corpo ben nutrito; floridezza, pienezza di forme. 1.2 Parte adiposa di un corpo umano o animale. 1.3 Abbondanza di sostanze untuose o oleose. Estens. Densità, corposità (anche in contesto fig.). 1.4 Insieme delle caratteristiche che contraddistinguono i terreni argillosi. Estens. Abbondanza di nutrimenti, fertilità. 2 Abbondanza di beni, ricchezza. 2.1 Modo di vivere troppo agiato.

0.8 Zeno Verlato 12.01.2016.

1 Qualità o condizione di un corpo umano o animale, o di una sua parte, dotato di adipe in abbondanza o in eccesso.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 176.9: E collui il quale à la facia sua di mezana fighura e cho· mezane tenpie e con ghote traendo a grasezza...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 16-27, pag. 471, col. 1.1: la grasseça dei ochi che è tra le toneghe li fano parere chiari e bianchi, quando sono privi di quella parno scuri e tenebrusi. || Intende la grassezza dei tessuti periorbitali.

[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 450.8: Sì si maraviglia della colonna del collo di mostrare colore bianco, [del]lo quale la grossezza della sua grassezza mostrava una fulgore bianchissima...

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 466.4: qui dove sono anime sanza corpo, le quali non ricevono grassezza, nè magrezza, appare nella loro faccia tanta magrezza...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 14.8, pag. 711: Pasconsi quivi timidette e mite / e servan lor grassezza con tal forma / che non curan di lupo le ferite.

[6] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 137, pag. 523.32: lo re Marco [[...]] ingrassò tanto forte, che mai neuno uomo non si vidde sì grasso; e morì di grassezza.

[7] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 122, pag. 408.31: Questo medesimo avviene a coloro, che sempre stanno in riposo sanza faticarsi, diventando pigri, e gravi, ed enfia il corpo loro per la soperchievole grassezza...

[8] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia..., pag. 572.1: e, si pir avintura fatigassi troppu, purriassi guastari di multi infirmitati ki li porti ad illu la sua grassizza naturali.

[9] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 24, 13-27, pag. 573.22: e facevane fare vivande in più maniere, le quali sono tanto ingrassative che 'l ditto papa continuandole moritte di grassezza...

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 265.3: Grasso era orribilemente [[...]]. Tanta era la soa grassezza, che pareva uno esmesurato bufalo overo vacca a maciello.

[11] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 112.5: Hec pinguedo, dis id est la graseçça.

[12] Gl Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 104, pag. 219.8: et advene spealm(en)te alli c. iuvuni et g(ra)ssi p(er) la tene(r)itate loro et p(er) la grasseçça...

1.1 Qualità di un corpo ben nutrito; floridezza, pienezza di forme.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 5, pag. 221.30: La palida faccia comiciò a riprendere il perduto colore, e la partita grassezza cominciò a ritornare...

[2] Esopo ven., XIV, cap. 56, pag. 53.19: E lo lovo vezando lo can cossì bello e cossì grasso, el domandò: «Onde te vien questa graseza?»...

- Essere in grassezza: essere florido, ben nutrito.

[3] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXIX.2: pregoti, che mi dica, che cosa hanno in loro liberale questi rigittatori a digiuno, il corpo de' quali è in grassezza, e l'animo in magrezza, e in tisichezza?

1.1.1 Estens. Grossezza, grandezza della mole.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 28, pag. 172.9: E nuoce all'ape l'abbondanza troppa e la grassezza de' fiori: e però quello anno che abbonda di fiori, l'ape nulla pensano di generare...

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 6, vol. 1, pag. 145.28: se la carne del frutto non facesse pro all'abbondanza e grassezza del seme [[...]] spartirebbe il seme per tagliatura e apertura dalla carne de' frutti che caggiono...

1.2 Parte adiposa di un corpo umano o animale.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 33.13: Capitol de la carn. Capitol de graxeça.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 42.18: sì come comparte la natura in uno corpo grassezza e magrezza...

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 64, pag. 317.8: lo gallo ingrassa per lo castrare imperciò che in lui ène lo calore forte et aguto. Et perciò la materia del cibo che dee passare in grasseçça, sì la si consuma et dal fredo ène fatta la grasseçça...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 90, rubr., pag. 134.6: Lo re domanda: onde viene la grasseza del corpo? Sidrac risponde: La grassezza viene dalle flemme dolci...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 111.37: Pollidario fo multo gruosso e tanto inflato de grasseze che apena potea andare...

1.2.1 Parte polposa (di un vegetale).

[1] Esercizi padov., XIII m., B[2], pag. 43.26: De la graseça de lo forme(n)to fì fata la flor d(e) la farina, de la qual fì fate bone fugaçe. Ex adipe furme(n)ti fit polis, ex qua fiu(n)t otime libe.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 16, pag. 22.21: Un altro autore dixe che la sponga nuva, tollesta e sechada cum la soa grasseça, çoa a le piage...

1.3 Abbondanza di sostanze untuose o oleose. Estens. Densità, corposità (anche in contesto fig.).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 11, pag. 145.10: Anteo [[...]] bagnò la terra d'oglio e d'acqua, pensando che la terra, puoi ch'elli cadeva, li addoppiava la forza e la virtude, e pensò che la grassezza de la terra avesse più vertude de la secca.

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 17, pag. 152.15: avendo [[il castoro]] la coda formata di pesce, la quale con tanta grassezza permane che, stando alla riva e percotendola nell'acque, scandelle come d'olio per l'acqua rimangono...

[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 112, pag. 225.14: e l'ulivo respose; io non posso lasciare la mia grassezza, la quale è in uso delli uomini e delli dii...

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 4, pag. 8.5: le pietre strifinano l'acqua, e sottigliano la sua grassezza.

[5] Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.), Del can rabioso, pag. 38.16: Ancora dise Avicenna che alguna volta ello orina grasseçça in la quale son cose meraveiose carnose...

[6] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 173.36: empiono tutte le loro botte drento di ragia a modo d'intonico; e se cosi non facessono, per la grassezza del vino, tutto diventerebbe verminoso...

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 27, pag. 433.5: Scrive Gallieno che la ysopo humida è quella untuositè over grasseça che sè in la lana susia...

[8] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 26, pag. 163.1: qui si mangia mèle di dotrina dolcissima, oglio di consolassione di spirito, boturo di grassessa di vertù...

- [Rif. a un terreno intriso di sangue].

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 179, pag. 446.24: dove furono sconfitti i Ghibellini da' Fiorentini; son certa che 'l terreno sente ancora di quella grassezza.

1.3.1 [Rif. a un formaggio:] cremosità.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 6, cap. 9, pag. 197.13: E ivi a pochi dì, sodate ben le formelle, ripognansi sì ordinatamente nelle grati, o casciaie, che non tocchi l'uno l'altro; rimossi da vento, sicchè riserbino in loro tenerezza, e grassezza.

1.4 Insieme delle caratteristiche che contraddistinguono i terreni argillosi.Estens. Abbondanza di nutrimenti, fertilità.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 539.11: e certo ciò fue, perch' elli ricevette in sè mal seme, e però ch' egli non fue coltivato; sì che lla grassezza del terreno, ed il suo vapore operòe in ubertà di male...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 5, pag. 10.23: Fa una fossa, e poi la riempi di quella medesima terra, che ne traesti: e se la terra soperchia, è segno di grassezza...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 5, pag. 297.32: Il basilico, sì per lo lungo e continuo studio, sì per la grassezza della terra procedente dalla testa corrotta che dentro v'era, divenne bellissimo...

1.4.1 [Rif. a un terreno fangoso, a una palude:] vischiosità.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 51, pag. 549.27: nella palude di Stige, la quale cognomina «pingue» per la sua grasseza del loto e del fastidio il quale v'è dentro...

2 Abbondanza di beni, ricchezza.

[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 40, pag. 182.4: abondando il villano in molta grassezza d'ogni cosa che richiede la villa, sosteneva una brutta e sconvenevole guerra da' topi...

2.1 Modo di vivere troppo agiato.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 9, vol. 1, pag. 238.23: e ciò fu per troppa grassezza e riposo mischiato colla superbia ingratitudine...