VEDOVARE v.

0.1 vedoando, vedoar, vedoare, vedoata, vedoate, vedovar, vedovata, vedovate, veduvata, viduata, viduate, viduato; f: vedovare.

0.2 Lat. tardo viduare (DEI s.v. vedovare 1).

0.3 Poes. an. urbin., XIII: 3.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); f Laude aret., a. 1367.

In testi sett.: Doc. venez., 1309 (4).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Rendere vedova o vedovo qno. 2 Estens. [Rif. alla Vergine Maria]. 3 Fig. Privare (di qsa o di qno), rendere vuoto, spoglio. 4 Rimanere nella condizione vedovile.

0.8 Maria Fortunato 14.10.2015.

1 Rendere vedova o vedovo qno.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 7, pag. 104: le mogli crudelmente si vedranno vedovare de' loro mariti?

[2] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 457.7: la morte vostra e de' vostri figliuoli piangerete, li quali nel cospetto de' padri vedrete morti e le mogli vedovate vedranno le crudeli sepulture di loro mariti?

- [Rif. anche alla perdita di un figlio].

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 16, pag. 168.10: Perché non facite pace co li Grieci, nante che siate tutti troncati a piezo, e che questa nobele citate de Troya sia abattuta e le matre vostre vedoate, de li mariti e de li figlyoli loro, plangano la lloro perpetua servetute?

2 Estens. [Rif. alla Vergine Maria].

[1] Laude aret., a. 1367, 32.6: Io so' Maria, la 'dolorata / più che mai donna che sïa nata: / del mio figliuolo io so' stata robbata / e vedovata - en grande basança.

3 Fig. Privare (di qsa o di qno), rendere vuoto, spoglio.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 6.35, pag. 547: O povera Maria, / assai volte trovata / innela prophetia / ke ssirai coronata: / trista la vita mia, / quanto so' sagurata! / çerto so' veduvata / de tucto lo mio honore.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 382.16: lla ricchissima e nobilissima città per la divisione delle parti è esuta vedovata molte volte d'onori, di cittadini, e di sue facultadi...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 276.32: nè giammai Mezenzio superbamente levandosi contra questo mio congiunto capo, averebbe date tante crudeli morti a ferro, ne averebbe viduata la città di cotanti cittadini.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 204.27: Roma fu terribilemente vedovata.

[5] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 27.74, pag. 269: «Gionto sonno ei dì vostri mai, felloni! / Donqua eravate voi quagiù descese / per vedovare el mio letto? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

4 Rimanere nella condizione vedovile.

[1] Doc. venez., 1309 (4), pag. 59.14: item lago a mia muier Chatarina, s'ella vollese vedoar, J leto choredà d'i meior che nd'è en cha' et J leto chomunal per soa fameia...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), Proemio, cap. 6.64, pag. 20: E como, poi ch' è stata vedoata / E ripreso à marito, / Sta alcun tenpo in casa / Anzi che vada a llui...