VEDOVELLA s.f.

0.1 vedoella, vedovella, vedovelle.

0.2 Da vedova.

0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350; f Laude eugub., XIV.

0.7 1 Lo stesso che vedova (con connotazione affettiva). 1.1 Fig. 2 Estens. [Rif. alla Vergine Maria, privata del Figlio].

0.8 Maria Fortunato 14.10.2015.

1 Lo stesso che vedova (con connotazione affettiva).

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 35.7, pag. 810: Vedi l'axenplo de la tortorella, / quando à perduta la sua conpania [[...]] sta dementica, conmo vedovella, / de lodore e de la orlosia.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.77, vol. 2, pag. 164: i' dico di Traiano imperadore; / e una vedovella li era al freno, / di lagrime atteggiata e di dolore.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 70-96, pag. 183, col. 2.21: una vedoella si gettò denanci dal cavallo in genochie, digando al ditto Imperadore ch'el ie fesse rasone imperçò che un so figliolo gl'era stà morto...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 6.80, pag. 105: Se vuo' saper qual fu dal capo al busto, / spia, quando piangea la vedovella, / quanto vèr lei fu temperato e giusto.

[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 10, 28-45, pag. 231.1: la tersa di Traiano imperadore che s'umiliò ad arrestarsi con tutto l'esercito a far ragione a la vedovella, per mostrare che 'l superbo in tre modi usa la sua superbia...

1.1 Fig.

[1] Poes. an. perug., c. 1350, 41, pag. 16: Mira la bella sposa di Francesco, / com'è rimasta sola vedovella, / trista piangiendo nel diserto tresco.

[2] f Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s. e t.q. (tosc.-pad.), 45.15: Io son la sposa tua, Italia bella, / el tuo tesor gradito, / che tanto tempo è stata vedovella / del suo degno marito... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2 Estens. [Rif. alla Vergine Maria, privata del Figlio].

[1] f Laude eugub., XIV, 1.33: Filgliolo, almeno or me favella / Che me vide desolata, / Resguarda a questa vedovella / Ch'a te apressar non è lassata... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.