ENTRACE s.i.

0.1 entrace.

0.2 Etimo non accertato.

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.

0.4 Att. solo in Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.).

0.6 N Partini-Nestler, Cecco d'Ascoli, p. 125 suggeriscono la coincidenza dell'entrace (non altrimenti nota) con una pietra così descritta nel De principiis astrologiae (il commento di Cecco d'Ascoli a Alcabizio): «Vi è una certa pietra che sempre emette acqua, si trovi essa nel fuoco, in terra o nell'aria».

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Min.] Pietra non identificata, dotata della virtù di attrarre l'acqua.

0.8 Elisa Guadagnini 24.11.2016.

1 [Min.] Pietra non identificata, dotata della virtù di attrarre l'acqua.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 9.696, pag. 169: Come l'entrace l'acqua sempre tira / Per la virtù che dentro lei nutrica, / Così fa Capricorno che pur spira.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 18.3273, pag. 319: L'entrace l'acqua per virtute tira / Dall'aria, e sopra sé così condensa / Che par che dentro nasca, chi la mira.