SEVERITÀ s.f.

0.1 severità , severitade, severitate, severitati.

0.2 Lat. severitas, severitatem (DELI 2 s.v. severo).

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 L'atteggiamento, il modo di pensare o il comportamento di chi non ammette errori, peccati, debolezze né scarti dalla norma o dal dovuto, ma li riprende e li punisce con fermezza (o anche con durezza). 1.1 Estens. Il caratterizzarsi per la durezza e l'intransigenza, e per la mancanza di pietà, cedimenti, esitazioni o ripensamenti. 2 L'essere improntato a rigore, serietà, gravità o austerità.

0.8 Elisa Guadagnini 27.07.2015.

1 L'atteggiamento, il modo di pensare o il comportamento di chi non ammette errori, peccati, debolezze né scarti dalla norma o dal dovuto, ma li riprende e li punisce con fermezza (o anche con durezza).

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 43, pag. 247.4: [130] Èe «la severità crudelità una virtude ke costri(n)ge le 'ngiurie cum co(n)venevole torme(n)to», secondo ke si co(n)tiene nela Doctrina di Costumi.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: [91] Et du(n)qua dè 'l giudici co(n) severità , et no(n) familiarità né co(n) vergongna, casticare (et) (con)dannare li malifactori...

[3] Gl f Brunetto Latini, Pro rege Deiotaro, a. 1294 (fior.), pag. 72.10: in lui sono tutte virtudi [[...]] e tutte lode reali, cioè fortezza, iustizia, severitade dove si conviene - cioè istretta e rigida giustizia -, pesati costumi, animo grande, larghezza e liberalitade. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] f Bart. da San Concordio, Catilinario, a. 1313 (tosc.), Cap. 41, pag. 106.10: Catone [[...]] divenne famoso [[...]] per severità e somma giustizia. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sall., Cat., 54, 2: «...huic severitas dignitatem addiderat».

[5] Gl Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 3, gl. d, pag. 3.33: Severitade propriamente è aspreza, overo perfectione di giudicio morale, cioè di buono costume...

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 381.5, pag. 234: Vertute èe meço tra la extremitate, / che per deffetto o per excesso vene, [[...]] troppo perdono o gran severitate / disolve quel che Iustitia contene...

[7] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 408.8: Justizia, secondo alcuni, si divide in severitade e liberalitade: severità è virtù che costrigne la ingiuria con debito tormento o pena...

[8] Gl f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa a [V.8.1], pag. 144v.4: questa virtù, iustitia, si dovide in severità e liberalità. Severità è virtù la quale costrigne la ingiuria con debita pena. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[9] Gl f Chiose a Valerio Massimo (D - L. VI-IX), c. 1346 (tosc.), chiosa a [VI.3.praef.], pag. 156v.1: Rigidezza, overo severità , secondo Augustino nel libro De verbis domini, quasi seva veritas, e così è iustitia, quasi crudele. E secondo altri è così diffinita: severità è virtù che costrigne la ingiuria con debito tormento. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[10] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 1, pag. 14.5: Ma la divina pietà, benignamente guardando l' umana fragilità, mitiga la severità e 'l rigore della giustizia colla dolcezza della sua misericordia...

[11] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 20, pag. 279.12: Il che faccendo, convertiremo la severità della divina giustizia in benigna misericordia...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 3, pag. 325.23: Dico adunque che primieramente la ragione ne dimostra qui in persona di Minòs la severità della divina giustizia.

[13] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 24, 106-120, pag. 629.29: O potenzia di Dio quanto è severa; cioè questa severità è giustizia pura sanza misericordia.

- [Come personificazione].

[14] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 20, cap. 3.71, pag. 425: La terza donna ell' è Justizia [[...]] Seguitan lei Severità , la prima; / E lla siconda, Liberalitade: / La prima porta la spada al bisongnio; / E lla siconda la statera in mano, / Per operar là dove e come cade.

[15] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 38.69, pag. 132: I' son Iusticia grande, / E meno sta brigata con girlande: / Iudicio, Karitade, Correzione, / E iurato Sermone, / Severitate possa, che ben reçe, / Venia con Equitate e con la Leçe.

[16] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.28, pag. 124: et in questo convento / Severitate tenea suo sermone; / et Equitate e Leze eranno livi / seguendo ley son lor passi ioilivi.

1.1 Estens. Il caratterizzarsi per la durezza e l'intransigenza, e per la mancanza di pietà, cedimenti, esitazioni o ripensamenti.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 199.7: si conviene all'uomo, a dimostrare la sua anima nell'alegrezza moderata, moderatamente ridere, con onesta severitade e con poco movimento della sua faccia...

[2] Gl Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 5, pag. 41.31: quella inquisitione sarà orribile et somma sopra tutte le altre ke potesseno essere per tre ragioni: primo propter severitatem [[...]] Dico che in quella inquisitione sarà severità , cioè crudeltà...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 80.5: 11. In quilla medemma provincia Quintu Fabiu Maximu, disia[n]du di dibilitari li curagi di la crudilissima genti, constrinsi lu so mansuetissimu ingeniu a depuniri a tempu la clemencia et ad usari la severitati commu cosa plù secura.

[4] Gl Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 3 rubr., pag. 422.1: Della Severità o Rigidezza. || Cfr. Val. Max.: «De seueritate».

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 4, pag. 230.6: Lo quale Dio onnipotente volendo servare dallo flagello eterno, il percosse in questo mondo e flagellò duramente, e mostrogli grande severitade e grazia della sua dispensazione.

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 77, vol. 2, pag. 103.4: con sommo studio si diè a volere vincere la rocca di Cesena, [[...]] ma tant' era la severità di madonna Cia, e lla sua sollicitudine di dì e di notte alla difesa, che per cosa che ssi facesse quell'animo non si cambiava...

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 221.11: La cascione de tanta severitate fu ca questi doi senatori vivevano como tiranni.

2 L'essere improntato a rigore, serietà, gravità o austerità.

[1] Stat. fior., c. 1324, cap. 103, pag. 137.29: Ancora, acciò che coloro i quali il timore di Dio non revocano dal male, almeno li costringa la severitade de la disciplina, proveduto ed ordinato è...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 70.5: Quissa medemma citati di Marsilya fu furtissima guardiana di severitati non concedendu a li juculari lu andari a la scena, li argumenti di li quali per la mayur parti contenenu atti di puttaniju, a chò que li homini et li fimini videndu cutal cosi non se adusenu eciandeu di segutari quilla lascivia.

[3] Simone Fidati, Regola, a. 1348 (tosc.), pt. I, pag. 230.26: la vita monastica non è abito o chiostro, ma è severità e virtù di obbedienza e amore di obbedienza...

[4] Gl Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 404.10: Miscet Dominus et lenitas cum severitate, cioè: «Al prelato s'apartiene di mescolare la sua benignità colla severità e di fare alcuno temperamento dell'una e de l'altra...

[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 8, cap. 3, vol. 3, pag. 20.18: noi non semo nati a sollazzo, ma innanzi a severitade e più gravi ufficj. Vero è, che alcuna volta è lecito, cioè, quando alle necessarie e utili cose avrem soddisfatto, alcuna volta diportarsi.