0.1 crota, grocta, grocte, grota, grotta, grotte, grotti, grotto, gructa, gructi, grutta, grutte, grutti.
0.2 Lat. tardo crupta (DELI 2 s.v. grotta).
0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Stat. sen., 1298; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.).
In testi sett.: Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Anche s.m. (grotto).
Locuz e fras. fare grotte di leone 1.1; grotte del naso 1.
0.6 N Att. già in un doc. lat. lucch. del 963: «una petjola de terra illa cum grocta super se abentes...»: cfr. GDT, p. 324.
0.7 1 Ampia cavità nella roccia; caverna. 1.1 Fig. Fras. Fare grotte di leone: aggrottare le sopracciglia con aggressività. 2 Fig. Luogo in cui ci si ripara. 2.1 Anfratto, cunicolo entro cui un animale si rintana o nidifica. 2.2 Costruzione rozza adibita al ricovero di animali o oggetti (?). 3 Scavo praticato nella superficie del terreno; fossa, buca. 4 Roccia, rupe, o luogo roccioso e impervio. 4.1 [Rif. ad un corso d'acqua:] riva scoscesa. 4.2 [Rif. a qsa di rialzato:] bordo, ciglio. 5 Ammasso di terra compatta, sviluppato in lunghezza, che serve a delimitare un fossato o a contenere un corso d'acqua; argine, terrapieno. 5.1 [Milit.] Rialzo realizzato con materiale di scavo a scopo difensivo.
0.8 Nicola Pacor 10.10.2016.
1 Ampia cavità nella roccia; caverna.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 227.22: Silla commandao ke Mauro, k'era stato tracto de una grotta, dove era stato nascosto, ke fossi iectato in fiume, inprima li fossero talgiate le membra...
[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 8.28, pag. 512: Non trovo loco ov' e' me nasconda, / monte né plano, [né] grotta [o] foresta, / ka la veduta de Deo me çe[r]cunda, / e 'nn one loco pagura me presta.
[3] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 1, pag. 38.29: Vinendu sanctu Benedictu a chillu locu ky se clamava Sublacu, habitao ad una stricta gructa, et stecti in là trj annj...
[4] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 120.10: Poiché Edipo sape che li fioli era morti insenbre, elo insì de quela grota ch'el iera stado infina a quel'ora e fese menar al canpo là o' ch'eli era morti.
[5] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 514.43: Intorno a la greppa del colle erano molte grotte le quali parivano bocche de fornace de fabbri.
[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 27, 34-48, pag. 566, col. 2.18: Costei ave paura: partisse et ascosese doppo uno sasso in una grota...
[7] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 12, ch., pag. 244.6: Fuorono altri che dissero che l'acque de' fiumi escono de le caverne de la terra, dove si ragunano l'acque piovane, [[...]] e così no cessano d'uscire l'acque de le grotte e delle cave de la terra mentre che ve n'hae entro.
[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 45.21: in la intima parti di la sacrata grutta, da lu quali locu cussì commu da quilli qui drittamenti se consillyanu s'adimandanu li sorti...
[9] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 9, pag. 37.18: illi si partiru di killu planu et vinniru a Santu Felichi inpressu li grutti subterraney et illocu si posaru.
[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 268.21: Era allato al palagio del prenze una grotta cavata nel monte, di lunghissimi tempi davanti fatta...
[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 267.10: e quella robosta aspreze de li vienti folluni chi erano stati nascusi yà incommenzavano a respirare et insire da li lloro grutte profonde.
- [In contesto fig.].
[12] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 17, pag. 200.20: egli non è di quercia, o di grotta, o di dura pietra scoppiato, né bevve latte di tigre o di quale altro più fiero animale...
[13] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 471-80, pag. 127.24: Se' tu così pusillanimo, così scaduto, così nelle fitte rimaso, così scoppiato di cerro o di grotta, o se' così da ogni uomo del mondo discacciato che tu costei sì per unico rifugio e per tuo singular bene eletta avessi, che se ti mancasse, tu dovessi disiderar di morire?
- Fig. Luogo oscuro.
[14] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 19.234, pag. 135: Da le percosse ch'ebbe quel non potte / niente parlare, per che ognun credete / che l'alma fosse andata in altre grotte.
[15] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 214.36, pag. 252: La temperanza, che fa l'uom morale / e dà il modo al viver con costume, / ne le porcine stalle era condotta; / questa ne l'ultima ora era mortale, / e voi con chiaro e valoroso lume / l'avete tratt<a> di sì trista grotta...
- Fig. Grotte del naso: narici.
[16] Buccio d'Aldobr., XIV ui.di. (tosc./orviet.), 24, pag. 437: Piangoli li oc[c]hi e 'l capo sì li gotte, / e poi, apresso le dolenti grotte / de l' ampio naso, mostra pur le fossie / coi denti radi e lunghi...
1.1 Fig. Fras. Fare grotte di leone: aggrottare le sopracciglia con aggressività.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 81, terz. 89, vol. 4, pag. 76: Attanto il Re Giovanni fu in Vignone, / e siccom' egli a' piè del Papa giunse, / e 'l Papa gli fe grotte di leone, / ed in palese con parole il punse... || Cfr. G. Villani, Cronica, L. 11, cap. 210, vol. 2, pag. 775.12: «E venuto il re Giovanni in Vignone dinanzi al papa, il papa gli fece grande asalto di parole e minacce...».
2 Fig. Luogo in cui ci si ripara.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.9, vol. 1, pag. 583: poi per lo vento mi ristrinsi retro / al duca mio, ché non lì era altra grotta.
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 18, pag. 574.3: I nostri antichi, [[...]] sola l' acqua e la grotta di questo luogo si contentavano.
[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 34, 1-9, pag. 850.11: che non v'era altra grotta; cioè perché non v'era altra reparazione.
2.1 Anfratto, cunicolo entro cui un animale si rintana o nidifica.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 19, pag. 111.10: e' loro nidi [[dei colombi]] sono in grotte di pietre, o in fori di muro, e non in arbori. || Cfr. B. Latini, Tresor, I, 156, 1: «et font lor niz en pertuis entre pierres».
[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 48, pag. 67.13: lo serpente, quando li incantatori che lo vogliono chavare de la sua grotta ode...
- Estens. Tana, nido.
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 26.5, pag. 410: E così, nel gran verno, la formica / si ciba di quel grano, ne la grotta, / c'ha trito e acquistato con fatica.
2.2 Costruzione adibita al ricovero di animali o oggetti (?).
[1] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 135.6: Unu peçu di terra soda nela chontrada di Suchanu, e 'l luochu si chiama la Gama Lancia, chon una grotta in nela detta terra...
[2] ? Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 43, vol. 7, pag. 219.17: E disse Iddio a Ieremia in Tafnis: Piglia colla tua mano pietre grandi, e nascondile nella grotta ch' è sotto i muri de' mattoni nella porta della casa di Faraone in Tafnis... || Cfr. Ger., 43, 9: «absconde eos in crypta quae est sub muro latericio...».
3 Scavo praticato nella superficie del terreno; fossa, buca.
[1] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 15, pag. 32.15: fae una grotta sotto terra, ed in quella metti quattro falconi laneri...
4 Roccia, rupe, o luogo roccioso e impervio.
[1] Novellino, p. 1315 (fior.), 66, pag. 281.3: Questo filosafo si era un giorno bagnato in una troscia d'acqua, e stavasi in una grotta al sole asciugare...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 31.114, vol. 1, pag. 538: Noi procedemmo più avante allotta, / e venimmo ad Anteo, che ben cinque alle, / sanza la testa, uscia fuor de la grotta.
[3] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 67.4, pag. 20: tanto le dieron che fuor di quel prato / per forza la sospinson tutta rotta; / ella fuggendo cadde in un fossato, / percossa in terra d' una lunga grotta.
[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 9, pag. 87.7: poi arrivò a Sudrace, dove uomini e femine vanno ignudi, e lor case sono caverne sotto le grotte...
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 9, pag. 160.20: pervennero in un vallone molto profondo e solitario e chiuso d'alte grotte e d'alberi...
[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 21, 106-117, pag. 555.35: Andatevene su per questa grotta; cioè su per questa ripa sesta.
- Masch.
[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 13-24, pag. 118.18: pone in questa grossezza del cerchio, più in ver lo grotto, uno nobile castello...
- [Nella Commedia:] strapiombio che separa le balze del Purgatorio. Sinedd. Il monte del Purgatorio.
[8] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.48, vol. 2, pag. 8: Son le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in ciel novo consiglio, / che, dannati, venite a le mie grotte?
4.1 [Rif. ad un corso d'acqua:] riva scoscesa.
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 316.31: siccome la immobile grotta del fiume e siccome quando i sassi fremiscono e la percossa alga si rifiede da lato... || Cfr. Aen., VII, 586-87: «ille velut pelago rupes immota restitit».
[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 138.12: Veramenti lu re Latinu stava plui costanti et firmu ki non fa la gructa immobili, la quali esti appressu lu flumi...
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 22.81, pag. 247: Mezzo scornato e con le membra rotte / per la battaglia sua corre Acheleo [[scil. un fiume]], / bagnando Epirro e le sue belle grotte.
4.2 [Rif. a qsa di rialzato:] bordo, ciglio.
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 126.16: andando elli a uno tempio [[...]] una febre con grande dolore li prese ne la via, ed elli si trasse a uno arbore ne la grotta de la via.
[2] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 15, pag. 269.18: neuno sottoposto, nè altra persona, debbia scarnare neuna pelle presso a le piscine ad octo braccia. E debbiano stare dallato de la grotta de la piscina di sotto...
[3] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 333, pag. 205.8: E guârti da le siepi e dagli alberi, e da le grotte o mura o canti di vie, e da tutti altri luoghi dove uno o più, uomo o femina, grande o piccolo, si potesse nascondere e stare a udire...
5 Ammasso di terra compatta, sviluppato in lunghezza, che serve a delimitare un fossato o a contenere un corso d'acqua; argine, terrapieno.
[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 4, pag. 666.5: Sì che dal fuoco salva l'acqua e gli argini, infra li quali s' inchiude. E sono questi argini grotte fatte per forza alle rive de' fiumi, acciò che, crescendo essi, l'acqua non allaghi li campi vicini.
[2] ? Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 201.3: Allora sospettao Stefano che avessi entrata la porta. Perciò speronao e solo la porta entrao e vidde che lo sio figlio iaceva in mieso de moiti in terra li quali lo occidevano fra la grotta e llo pantano della acqua. || Porta interpreta «cavità del terreno».
[3] Doc. fior., XIV sm. (3), pag. 38.11: Uno pezo di sodo posto nel deto popolo, luogho a Chapanale, che da primo e secondo Matteo deto, da terzo grotta, da quarto fosato; è staiora uno e quarto.
5.1 [Milit.] Rialzo realizzato con materiale di scavo a scopo difensivo. || In Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.) grotta traduce i lessemi latini caespes, cumulus, vallum.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 24, pag. 32.5: L' oste [[...]] di grotta fatta di terra si dee circondare, e di questa, come di muro, si dee guernire, alta la grotta sopra terra tre braccia, sicchè rimanga fossa là, onde le gevi della terra sono levate...
[u.r. 13.11.2017]