GINOCCHIO s.m.

0.1 çenochi, çenochie, çenochio, çenoge, çenogli, çenoglo, cinochi, çinocl, çinocli, cinogi, çinogi, çinogy, çonogli, genocchi, genocchia, genocchio, genochi, genochie, genochio, genogio, genucchio, ginocchi, ginocchia, ginocchie, ginocchio, ginocchu, ginocha, ginochi, ginochia, ginochie, ginochio, ginochu, ginociu, ginocla, ginocli, ginogli, ginoie, ginoki, ginuchi, gnenocchiu, ienocchia, ienocchiu, ienucchia, iernocchio, inocchio, inuocchi, inuocchio, zenochi, zenochia, zenochie, zinochi, zinochia.

0.2 Lat. genuculum (DELI 2 s.v. ginocchio).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a ginocchia ignude 1.3; calare i ginocchi a terra 1.6; calare le ginocchia 1.5; calare le ginocchia a terra 1.6; calare le ginocchia in terra 1.6; chinare le ginocchia 1.5; dare delle ginocchia in terra 1.8; essere a ginocchia 1.7; flettere le ginocchia 1.5; gettarsi in ginocchia 1.5; in ginocchi 1.2; levarsi in ginocchi 1.4; mettere le ginocchia a terra 1.6; mettere le ginocchia in terra 1.6; mettere sotto le ginocchia 1.9; mettersi a ginocchi 1.5; mettersi in ginocchia 1.5; nodo del ginocchio 1; piegare i ginocchi 1.5; porre giù i ginocchi 1.5; porre le ginocchia a terra 1.6; porre le ginocchia in terra 1.6; porsi con le ginocchia 1.5; rompere di ginocchia 2; tenere sopra le ginocchia 1.

0.7 1 Articolazione dell'arto inferiore dell'uomo posta tra il femore e la tibia; analoga articolazione nella zampa degli animali. 1.1 [In contesti concernenti atti di sottomissione e preghiera (anche fig.)]. 1.2 Locuz. avv. In ginocchi: appoggiato sulle ginocchia a terra (in atteggiamento di preghiera). 1.3 Locuz. agg. A ginocchia ignude: inginocchiato a terra a gambe nude, per maggiore penitenza. 1.4 Levarsi in ginocchi: rizzarsi sostenendosi sulle ginocchia. 1.5 Fras. Gettarsi in ginocchia, mettersi a ginocchi, mettersi in ginocchia; calare, chinare, flettere le ginocchia, piegare i ginocchi; porsi con le ginocchia (davanti a qno); porre giù i ginocchi: inginocchiarsi (per soggezione). 1.6 Calare i ginocchi a terra, calare, chinare, mettere, porre le ginocchia a, in terra: piegare le gambe sino a toccare il suolo con uno o entrambi i ginocchi (partic. in segno di devozione o sottomissione). 1.7 Essere a ginocchia a qno: mostrare sottomissione a qno, essere alla mercé di qno. 1.7 Dare delle ginocchia in terra: inginocchiarsi. 1.8 Dare delle ginocchia in terra: inginocchiarsi. 1.9 Fras. Mettere sotto le ginocchia qno: assoggettare, dominare. 2 Locuz. nom. Rompere di ginocchia: atti esagerati ed esteriori di devozione.

0.8 Zeno Verlato 11.11.2015.

1 Articolazione dell'arto inferiore dell'uomo posta tra il femore e la tibia; analoga articolazione nella zampa degli animali. || In quanto sede della forza vitale, la flessione delle ginocchia è ritualmente rif. ad atti di sottomissione e preghiera; si abbracciano le ginocchia di qno per ottenerne pietà.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 3, pag. 156.8: E ponono che lo segno d'ariete abia a significare la faccia e 'l capo [[...]], e lo sagittario le cosce, [e] lo capricorno le ginochia...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 6, pag. 79.8: e iurò che il fiume [[...]] a sì piccola cosa il recherebbe, che il guaderebbero le femmine non toccando l' acqua il ginocchio.

[3] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 94, pag. 30: A lu pede n' ày studiu, com' ày studïu all' ociu: / Con altru l' ociu mediki, con altru lo ginociu...

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 54, pag. 174.12: E dicono molti che quando [[scil.: gli elefanti]] giacciono non si possono mai levare per loro podere, perchè non hanno ginocchi...

[5] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 763, pag. 43: Per li cavigi en terra lo tira, / Cum li çinocli ie cor sovra, / Misege 'l pe sovra la gola...

[6] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 55, pag. 24.1: ai reumatici nel ginocchio overo con ferro fatto con dolore e con enfiamento disecca...

[7] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 15, pag. 59.32: L'omo [[...]] avea li capelli lunghi in fine a la cintura [[...]], e lla barba li venia in fine presso a le ginocchia.

[8] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 32.42: Capitol del çinocl.

[9] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 18, pag. 116.5: E se lla donna è grassa, sì ssi corichi bocconi e tragha le ginochia di verso la testa...

[10] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 38, pag. 215.3: uno cane li si attraversò tra' piè e fecelo cadere, per modo si ruppe il ginocchio...

[11] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 130-139, pag. 190, col. 2.8: si depinge simelmente figure umane, che parno sustignire tuto 'l lavorero, e stano sí chini che 'l mento se çunge cum le genochie...

[12] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 69-105], pag. 100.18: Lo destrieri da combattere [[...]] cade morto, e rompe gli meçi giri col tremante ginocchio.

[13] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 20.17: una parte de' buoi avea inchinate le ginocchia nelle spesse arene...

[14] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 323.6: quando il disaventurato Feton riguardòe le terre, impalidìe, e subitamente li tremarono le ginocchia; e intenebrilli la veduta...

[15] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 17, pag. 143.17: truvaruli a li guvita et a li ginoki ki nch'era crischutu lu callu comu a li gamillj...

[16] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 81, par. 1, vol. 2, pag. 137.29: Se alcuno percoterà alcuno con la mano [[...]], calce overo ginocchio overo goveto en la faccia...

[17] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 119v, pag. 68.16: Genu nu, indeclinabile, idest lu ginochu; unde per hoc genua dicuntur flexiones oracionum.

[18] Scienza fisiognomia, XIV pm. (tosc.), pag. 12.4: Molto avere carnose le ginocchia, segno è d' avere quel cutale omo fraile lo suo corpo di vertude e di forza.

[19] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 483.28: Ancora guarda qualunca sederà da drio da vui, ch'ello non prema lo molle dorso de la donna con contrario çenochio.

[20] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 34, pag. 295.25: tutti li falconi che ànno più grosse le ginocchie et nodorose...

[21] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 286.24: hoc genu, nu indeclinabile, el genocchio.

[22] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 15, pag. 20.36: E ha proprietà de purgare el flemma grosso, el quale fosse in le çonture e in le anche e in li çinogi.

[23] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 6, pag. 25.12: Sopra la gonnella portavano uno tabarretto de biado corto fino allo inuocchio.

[24] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 16, pag. 239.20: E seando nuo lo so corpo per lavar segundo la usança, fu trovao in le çenoge e in le gomee li calli a modo de gameo...

[25] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 31, comp. 5.10, pag. 73: E cossì andando pervenne ad un laco / dove per ber ela piegò i zinochi.

[26] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 96.6: Hic poples id est lo genocchio.

[27] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 120.18: Genu indeclinabile id est lo genocchio.

[28] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 127.23: el ditto re Ciro [[...]] fece voto ad Deo che quel fiume [[...]] farelo tanto legio ad passare, che quando le femene vollessero passare l'acqua non li salese ad le loro genocchia.

[29] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 23, pag. 151.5: de nocte gli facta sia una lictera bene de paglia, usq(ue) alli ginocchia p(er) llo reposu...

- Locuz. nom. Nodo del ginocchio: rotula.

[30] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 168.32: li lunghi panni avea alzati infino al nodo del ginocchio.

- Tenere sopra le ginocchia: tenere qno (gen. un bambino) seduto in grembo.

[31] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 66, vol. 6, pag. 632.6: [12] [...] voi sarete portati alle mammelle, e sarete tenuti sopra le ginocchia, e sarannovi fatte lusinghe.

1.1 [In contesti concernenti atti di sottomissione e preghiera (anche fig.)].

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 212.20: o tu, vinta io ti priego, e distendo li bracci a le tuo ginocchia.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 10, pag. 88.7: «Io vi(n)ta ti priego diste(n)dendo le mie braccia regali ale tue ginocchia...

[3] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 203.14: 'sé humilemente co· le mani agiunte e co· le ginocchia in terra e co· la bocca dinanzi da li sancti piedi'...

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 3: la redina Freda disse a Ipolito suo figliastro: io vinta ti prego distendendo le miei bracia reale ale tuoi ginochia...

[5] Stat. sen., c. 1318, cap. 41, pag. 53.1: E quello che serà ricevuto, [[...]] degga fare al rectore del detto Ospitale colle mani giónte e colle ginocchia piegate in terra obedienzia e reverenzia.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 8, vol. 2, pag. 92.14: issa tremandu se suttamitissi a li genochi di Pindaru per tal que issu Cassiu [non] patissi quilla pena la quali issu avia ameritata...

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 98.28: e abbracciando noi alle gambe e invollendosi alle nostre ginocchia stava fermo.

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 20, vol. 2, pag. 324.10: come dice s. Paolo, nel nome di Gesù si dee inginocchiare ogni ginocchio in Cielo, e in Terra, e in Inferno...

[9] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 5, 48, pag. 81.2: 'Lora la vergene se gità ali çonogli del fiol, pregando e digando...

[10] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 366.63, pag. 457: Con le ginocchia de la mente inchine, / prego che sia mia scorta, / et la mia tòrta - via drizzi a buon fine.

[11] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 52, Resurrez. G. Cristo, vol. 2, pag. 477.10: e gl'infiniti popoli de' santi gittaronsi a le ginocchia sue e con lamentevole boce dicevano...

1.2 Locuz. avv. In ginocchi: appoggiato sulle ginocchia a terra (in atteggiamento di preghiera).

[1] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 28.24, pag. 72: Quando al monte Calvaro li Zudei lo menava, / Cristo in zenochi nudo lu so pare adorava...

1.3 Locuz. agg. A ginocchia ignude: inginocchiato a terra a gambe nude, per maggiore penitenza.

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 98.6: El cavaliere, a gionte mani, li chiese mercede a ginocchia inude...

[2] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 500.2: Dinanzi a l'imagine di santa Maria si pose a ginocchie innude, come femina tutta sperduta, e spesse volte adoroe piangendo...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 53, pag. 61.7: e ciascuno dì farai aflizione a ginocchi ignudi dinazi l'arca e direte vostre orazione...

[4] Off. Flagell. S. M. di Pom., a. 1329 (tosc. occ.), pag. 215.27: El martedì s(an)c(t)o inançi che tu mangi o bea inginocchiati a ppiè della croce a ginocchia ignude colla bocha in sulla piana terra...

[5] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 44.25: E vòlsi dire prima tre paternostri e tre avemarie, a l'onore di Dio e della vergine Maria e della sancta Trinitade; e vòlsi istare a ginochie ingnude, in terra.

1.4 Levarsi in ginocchi: rizzarsi sostenendosi sulle ginocchia.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 10.54, vol. 1, pag. 165: Allor surse a la vista scoperchiata / un' ombra, lungo questa, infino al mento: / credo che s'era in ginocchie levata.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. X, par. 67, pag. 527.24: poi che l'autore ha mostrato come quello spirito, il quale s'era in ginocchie levato, era nella sepoltura ricaduto...

1.5 Fras. Gettarsi in ginocchia, mettersi a ginocchi,mettersi in ginocchia; calare, chinare, flettere le ginocchia, piegare i ginocchi; porsi con le ginocchia (davanti a qno); porre giù i ginocchi: inginocchiarsi (per soggezione).

[1] Poes. an. urbin., XIII, 21.73, pag. 584: O dolçe cibo, k'è 'l devoto orare, / le sante parole per bocca menare, / flectar ginocla e la mente levare, / e stare innanti al suo Salvatore!

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 215.13, pag. 432: Quella sì tosto in ginoc[c]hie s'è messa, / E dolzemente l'eb[b]e a salutare.

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 120, pag. 116.17: E Giosepo si mise incontanente a ginocchi e battesi il petto...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.28, vol. 2, pag. 23: «Fa, fa che le ginocchia cali. / Ecco l'angel di Dio: piega le mani...

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 70-96, pag. 183, col. 2.22: una vedoella si gettò denanci dal cavallo in genochie...

[6] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 401.16: «Settemilia uomeni m'ho rriserbati, i quali non piegaron mai gli loro ginochi agl'idoli»...

[7] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 39.26, pag. 267: Et, giuxo posti gli genochi, orava / il Padre suo...

[8] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1383] 6.11: SEnza più dir, che le zinochia chino / NAscosto a l'ombra de misser Ghedino...

1.6 Calare i ginocchi a terra, calare, chinare, mettere, porre le ginocchia a, in terra: piegare le gambe sino a toccare il suolo con uno o entrambi i ginocchi (partic. in segno di devozione o sottomissione).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 49, pag. 166.4: siemo apparecchiati ad tutti commandamenti vostri d'obbedire [[...]] chinando le ginocchia in terra e spargiendo le mani [e] lagrime...

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 18, pag. 43.7: E subitamente del letto levatami, e poste con umile cuore le ginocchia in terra, così temorosa incominciai...

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 18, par. 3, vol. 2, pag. 45.6: in oracioni stava, livava li manu et l' ochi in chelu et calava li ginochi in terra...

[4] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), pag. 145.6: metude le zenochie en terra enzionechiosse e disse orando...

[5] Leggenda s. Galgano, XIV (tosc.), pag. 110.12: levate le mani in cielo e le ginocchia poste in terra, con boce piena di lagrime dixe così...

[6] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 101.8: e mise le çenochie in terra e çunçendo le brace cum voxe queta piançendo disse a loro...

1.7 Essere a ginocchia a qno: mostrare sottomissione a qno, essere alla mercé di qno.

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 184.1: Or ti sono i fratelli a ginocchia, e prieganti della salute di loro frate.

1.8 Dare delle ginocchia in terra: inginocchiarsi.

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 22, pag. 299.1: [7] E levosi e diè dele ginocchia in terra, e levó suoi mane verso cielo, e a grande pianto cherea l'aiuto di Dio

1.9 Fras. Mettere sotto le ginocchia qno: assoggettare, dominare.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 261.1: Questa medesima gente latina che ti persegue con crudele guerra, se caccino noi, nulla cosa credono che lo' possa ovviare, che al tutto non mettano Italia sotto ai ginocchi loro...

2 Locuz. nom. Rompere di ginocchia: atti esagerati ed esteriori di devozione.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 2, cap. 8.24, pag. 62: Dio non va ciercando / Pur ronper di ginocchia, / Ma ben save' che va ciercando i chuori.