GOCCIARE v.

0.1 gloçava, goccia, goccianti, gocciar, gocciava, gocia, goza.

0.2 Lat. volg. *guttiare (DELI 2 s.v. goccia).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321.

N L'att. in Francesco da Buti è una cit. dantesca.

In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.

0.7 1 [Rif. a un liquido, un fluido:] scorrere o cadere in forma di goccia; colare; stillare. 1.1 Far uscire, lasciar cadere un liquido o un fluido in forma di gocce.

0.8 Zeno Verlato 11.11.2015.

1 [Rif. a un liquido, un fluido:] scorrere o cadere in forma di goccia; colare; stillare.

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 71, vol. 5, pag. 344.14: [6] Discenderà come pioggia nella lana, e come goccie goccianti sopra la terra.

1.1 Far uscire, lasciar cadere un liquido o un fluido in forma di gocce.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. IV, pt. 1, cap. 7, pag. 82.13: chome noi vedemo che 'l chorpo dell'uomo suda chosì la terra inn alchuno locho, chresciente e abundante l'umore inn essa, umenta e goccia...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.113, vol. 1, pag. 237: Ciascuna parte, fuor che l'oro, è rotta / d'una fessura che lagrime goccia...

[3] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 4, pag. 146.21: Achites è una petra la qualle viene negra. E goza sì come vena d'aqua e traçe al collor d'aqua marina.

[4] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 94-120, pag. 391.19: lo quale non era fesso, è rotta; cioè fessa, D'una fessura che lagrime goccia; cioè gitta continuamente lagrime...

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 398, pag. 362.36: Et sapié che tuta la plaça là o' qu'eli se conbateva era tuta vermegia del sangue che gloçava dale lame dele coraçe et deli peci deli scudi.